Cronaca
Vicenza | Arresti per estorsione, sequestrate auto di lusso, pietre preziose e armi
Un’operazione condotta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza ha portato all’arresto di un padre e un figlio, entrambi piccoli imprenditori edili di Malo, accusati di estorsione con minaccia nei confronti di un architetto vicentino. L’intervento, che ha avuto luogo nel tardo pomeriggio di un weekend, è stato realizzato dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza, sotto la direzione della Procura locale.
I due arrestati, un uomo di 81 anni e suo figlio di 53, avevano minacciato la vittima di “spezzargli le gambe” se non avesse estinto un debito contratto con loro. Il pagamento di 500 euro è stato concordato come parte dell’estorsione e si stava materializzando quando i finanzieri sono intervenuti in flagranza. Durante la perquisizione dell’auto degli arrestati, sono stati rinvenuti due bastoni lasciati in vista, utilizzati per intimidire la vittima. Le indagini hanno rivelato che le minacce, alcune delle quali avvenute anche con l’uso di pistole e bastoni, erano continuative nel tempo.
La successiva perquisizione dell’abitazione del padre ha portato al ritrovamento di oltre 80.000 euro in contanti nascosti in vari luoghi della villa e di pietre preziose di valore ancora in fase di valutazione. Tra gli altri reperti, sono state scoperte armi e munizioni non correttamente custodite, e una pistola detenuta illegalmente. La Guardia di Finanza ha anche sequestrato due auto di lusso, tra cui una Ferrari Testarossa e una Mercedes Coupe 500 SL, rinvenute nel garage dell’immobile.
L’operazione ha avuto successo grazie all’impiego delle forze specializzate nella polizia economico-finanziaria e alle indagini mirate sulla criminalità legata ai patrimoni illeciti. I due imprenditori sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari, mentre le indagini continuano per identificare eventuali altri reati legati alle attività illecite svolte dai due soggetti.
L’operazione evidenzia l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto alla criminalità economica e nel tutelare il benessere della comunità, salvaguardando i valori di legalità e onestà.
Cronaca
Contrabbando internazionale di sigarette: maxi operazione in Europa, numerosi arresti
Un vasto gruppo criminale dedito al contrabbando di sigarette è stato smantellato grazie a un’operazione internazionale che ha coinvolto le autorità di numerosi Paesi europei. L’indagine, coordinata da Eurojust e supportata da Europol, ha portato a una serie di arresti, perquisizioni e sequestri effettuati simultaneamente in diversi Stati.
L’organizzazione era composta da cittadini provenienti dall’Europa dell’Est, tra cui ucraini, moldavi e rumeni, ed era specializzata nella produzione e nel traffico illegale di sigarette. La rete operava su larga scala, con ramificazioni in numerosi Paesi per massimizzare i profitti derivanti da attività illecite.
La complessa operazione è stata possibile grazie alla creazione di una Squadra Investigativa Comune, formata dalle autorità giudiziarie di Francia, Italia e Polonia e coordinata da Eurojust. Un contributo fondamentale è stato fornito dall’Operational Task Force di Europol, che ha unito le forze di polizia di 11 Paesi: Italia, Francia, Polonia, Belgio, Bulgaria, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania e Paesi Bassi.
In Italia, le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Bergamo, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale locale. Attraverso un lavoro investigativo durato oltre un anno, le autorità italiane hanno ricostruito i canali economici e logistici utilizzati per il trasporto e la distribuzione del tabacco di contrabbando.
Il tabacco destinato al mercato illecito veniva introdotto in Europa e trasferito in stabilimenti clandestini situati in vari Paesi. Qui veniva lavorato e confezionato prima di essere immesso sul mercato nero attraverso una rete di distribuzione ben organizzata. I principali indagati, in continuo movimento tra diverse nazioni, sono stati oggetto di mandati di arresto europeo emessi dalle autorità francesi e polacche.
Le indagini si sono avvalse di numerose riunioni operative presso le sedi di Eurojust ed Europol a L’Aja, che hanno facilitato il coordinamento tra i vari Paesi coinvolti. Questa sinergia ha permesso di colpire un’organizzazione che, fino a oggi, aveva operato indisturbata su scala internazionale.
Cronaca
Reggio Calabria: sgominata banda di ladri tra auto e appartamenti, sei arresti
A Reggio Calabria è stata inflitta una pesante battuta d’arresto alla criminalità locale grazie a un’operazione dei Carabinieri che ha portato all’arresto di sei persone accusate di furti seriali di auto e appartamenti. L’indagine, condotta con meticolosità, ha rivelato l’esistenza di un gruppo ben organizzato, specializzato in crimini contro il patrimonio.
L’inchiesta ha messo in evidenza il modus operandi della banda, composta da individui di età compresa tra i 18 e i 54 anni, molti dei quali già noti alle autorità. Il gruppo agiva con estrema precisione e adottava strategie per eludere le forze dell’ordine, tra cui l’uso di auto “apripista” per verificare l’eventuale presenza di pattuglie.
I furti d’auto avvenivano soprattutto nel centro cittadino. I veicoli rubati venivano utilizzati per il cosiddetto “cavallo di ritorno”, una pratica estorsiva che obbliga i proprietari a pagare per riavere i propri mezzi. In altri casi, le auto venivano smontate in officine illegali e i pezzi rivenduti sul mercato nero. Parallelamente, la banda si dedicava a furti in appartamenti, portando via oggetti di valore come gioielli, contanti e orologi di lusso, oltre a diverse armi.
Le armi e parte della refurtiva sono state recuperate in nascondigli situati nella zona di Arghillà, un’area spesso utilizzata come deposito sicuro per beni illeciti. L’operazione ha permesso di interrompere una serie di reati che aveva generato grande preoccupazione tra i cittadini.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal G.I.P. su richiesta della Procura di Reggio Calabria, guidata dal dottor Giuseppe Lombardo. Gli arrestati, tutti con precedenti legati a reati contro il patrimonio, sono stati trasferiti in carcere.
Questa operazione sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità e nel proteggere la sicurezza della comunità. Attraverso indagini approfondite e l’ascolto delle segnalazioni dei cittadini, i Carabinieri confermano il loro ruolo di pilastro per la legalità e il tessuto sociale.
Va ricordato che l’indagine si trova ancora nella fase preliminare e, come previsto dalla legge, tutti gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a un’eventuale condanna definitiva.
Cronaca
Teramo | Controlli amministrativi e antidroga nel centro storico
Proseguono senza sosta i controlli della Polizia di Stato di Teramo nei luoghi di ritrovo giovanili, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e prevenire il consumo di sostanze stupefacenti e alcoliche, in particolare tra i minorenni. Dopo le verifiche effettuate nei giorni scorsi, che avevano portato alla chiusura di un bar per il mancato rispetto delle normative sulla somministrazione di alcolici ai minori, le attività di monitoraggio sono state intensificate anche durante il fine settimana.
Nella serata di sabato 16 novembre, le forze dell’ordine hanno ispezionato numerosi esercizi commerciali nel centro di Teramo e un locale di pubblico spettacolo nella zona periferica della città. Durante i controlli, è stato impiegato il cane “Ayrton”, un animale addestrato nella ricerca di droghe, che ha contribuito al rinvenimento di un giovane in possesso di hashish, per il quale è stata applicata una sanzione amministrativa per l’uso di sostanze stupefacenti, ai sensi della normativa vigente.
In aggiunta, le verifiche hanno portato alla scoperta di irregolarità nella gestione di un esercizio commerciale, con il conseguente avvio di una procedura per l’applicazione di una sanzione amministrativa. La Polizia di Stato ha inoltre collaborato con l’Ispettorato del Lavoro, che ha ispezionato il rispetto delle normative sul lavoro e la sicurezza dei dipendenti, verificando la regolarità dei contratti e l’applicazione dei protocolli sanitari.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica, prevenire il consumo di droghe e alcol tra i giovani e garantire il rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro.
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