Cronaca
Grosseto | Due cittadini stranieri rimpatriati nel Paese di origine
Negli ultimi giorni, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Grosseto ha portato a termine due importanti provvedimenti di espulsione, con accompagnamento diretto alla frontiera, nei confronti di cittadini extracomunitari che risultavano irregolari sul territorio nazionale.
Il primo dei due provvedimenti ha riguardato un uomo a cui era stato negato il permesso di soggiorno a causa di gravi precedenti penali, tra cui reati contro il patrimonio e contro la persona. Dopo la convalida del Giudice di Pace, l’uomo è stato scortato fino all’aeroporto di Roma Fiumicino, dove è stato rimpatriato nel suo Paese d’origine, con l’accompagnamento di agenti della Questura.
Il secondo provvedimento ha riguardato un uomo che, prima di essere espulso, aveva scontato una condanna di due anni di reclusione presso la casa circondariale di Massa Marittima per reati gravi in ambito familiare. Al momento della sua scarcerazione, dopo il rilascio del documento di rimpatrio da parte dell’ambasciata del suo Paese, è stato scortato all’aeroporto di Pisa e, a bordo di un volo diretto, è stato rimpatriato in sicurezza.
Questi due interventi rientrano in un’operazione più ampia di intensificazione dei controlli contro l’immigrazione clandestina, che ha portato, nell’ultimo mese, all’esecuzione di 20 espulsioni. Oltre alle due citate, sono stati effettuati anche altri rimpatri, tra cui uno con accompagnamento a un Centro di Identificazione ed Espulsione per ulteriori verifiche e successivo rimpatrio.
Le operazioni di espulsione sono parte di un’azione mirata della Questura di Grosseto, che continua a monitorare e gestire la presenza di cittadini extracomunitari irregolari nel rispetto delle normative nazionali e internazionali, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.
Cronaca
Siena | Truffe agli anziani, arrestato 34enne
La Polizia di Siena ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un 34enne napoletano, ritenuto responsabile di furto ed estorsione aggravata ai danni di una donna di 91 anni. L’episodio, avvenuto lo scorso 19 giugno, ha visto la signora senese vittima di una truffa ai danni degli anziani, una pratica purtroppo sempre più diffusa.
Tutto è cominciato quando l’anziana ricevette una telefonata da un sedicente maresciallo dei carabinieri, che le raccontò di un grave incidente stradale causato da suo nipote, mettendo in scena una falsa emergenza per spaventarla. Secondo il presunto ufficiale, l’unico modo per evitare il carcere al nipote sarebbe stato consegnare immediatamente tutto il denaro e i gioielli che la signora possedeva.
Poco dopo, un uomo si presentò presso l’abitazione della donna e, guadagnandosi la sua fiducia, riuscì a entrare in casa. Sotto minaccia, l’anziana gli consegnò 700 euro in contante, alcuni gioielli d’oro e un carnet di assegni. Dopo aver preso il bottino, l’uomo fuggì senza lasciare traccia.
Le indagini, coordinate dalla Squadra Mobile della Questura di Siena, hanno consentito di identificare rapidamente il truffatore. Grazie all’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza cittadino e alla localizzazione del suo cellulare nella zona di Siena il giorno del reato, gli investigatori hanno rintracciato l’uomo, residente a Napoli. La collaborazione con la Questura di Napoli ha portato all’arresto dell’individuo, che ora si trova agli arresti domiciliari.
Questo episodio segna il sesto caso di truffa agli anziani risolto positivamente dalla Squadra Mobile di Siena in meno di un mese, dimostrando l’efficacia delle indagini e l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare tale tipo di reato.
Cronaca
Varese | Divulgato messaggio su chat universitaria con intenti terroristici, denunce per procurato allarme
Giovedì 14 novembre, la Polizia di Stato di Varese ha identificato e denunciato tre studenti coinvolti in un episodio di allarme ingiustificato presso l’Università degli Studi dell’Insubria. La vicenda è emersa dopo che un messaggio minatorio, con contenuti apparentemente terroristici, è stato condiviso su una chat WhatsApp di un gruppo di studenti del primo anno di Informatica. Il testo, scritto in arabo, esprimeva l’intenzione di compiere un attentato nell’ateneo, motivato da una presunta indifferenza della comunità universitaria riguardo alla situazione in Palestina.
Immediatamente allertata, la Polizia ha avviato un’indagine attraverso la Digos di Varese, che ha portato all’identificazione dei responsabili: due studenti dell’Università di Varese e uno iscritto a un altro ateneo, residenti nelle province di Como e Varese. Dopo una rapida analisi, è emerso che il messaggio era solo uno scherzo di cattivo gusto e non rappresentava una reale minaccia.
Nonostante la natura infondata del messaggio, l’episodio ha causato preoccupazione tra gli studenti e il personale accademico, facendo scattare l’intervento delle autorità. I tre giovani sono stati denunciati per procurato allarme, un reato che prevede sanzioni per chi diffonde notizie false con il fine di allertare inutilmente le forze dell’ordine e creare panico.
Cronaca
Ancona | Arrestato uomo per furto in abitazione
Un uomo di 45 anni, originario di Ancona, è stato arrestato ieri pomeriggio dopo essere stato sorpreso in flagrante mentre tentava di commettere un furto in un’abitazione nella frazione Passo Varano. I proprietari della casa hanno trovato il ladro mentre rovistava tra i loro effetti personali e, non appena scoperto, l’uomo ha cercato di fuggire, portando via un paio di orecchini. Salito su un autobus di linea, ha tentato di allontanarsi, ma le forze dell’ordine, grazie alla descrizione fornita dai proprietari, sono riuscite a intercettarlo lungo il percorso dell’autobus.
Gli agenti della Polizia di Stato, dopo aver fermato l’uomo nei pressi di Tavernelle, lo hanno sottoposto a controllo e trovato in suo possesso sia la refurtiva che alcuni attrezzi utilizzati per lo scasso. Portato in Questura, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di furto e denunciato per il possesso di strumenti atti a compiere reati. Al termine degli accertamenti, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Durante l’udienza, l’arresto è stato convalidato e per l’uomo è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Ancona.
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