Attualità
Parte da Torino il tour della Nuova Lancia Ypsilon
TORINO (ITALPRESS) – Si è conclusa ieri a Torino la prima tappa del nuovo roadshow della Nuova Lancia Ypsilon che ogni fine settimana, fino alle feste natalizie, la vedrà protagonista nelle principali città italiane sfilando, con grazia e personalità, nei quartieri più raffinati e in quelli più moderni, tra le suggestive vie dei centri storici o le strade più vivaci della movida serale. Nel primo appuntamento, che si è svolto dal venerdì 14 a domenica 17, dieci esemplari del nuovo modello hanno percorso i viali eleganti del capoluogo piemontese, accolti da un pubblico affascinato dalle linee della prima vettura della nuova era del marchio italiano.
“Sono orgoglioso dell’accoglienza che il pubblico torinese ha riservato alla Nuova Lancia Ypsilon in questa prima tappa del nuovo tour italiano – ha detto Luca Napolitano, CEO del marchio Lancia -. Straordinario anche l’entusiasmo mostrato dai tantissimi stranieri che in quei giorni hanno invaso Torino per assistere alle ATP Finals. E la vittoria di Jannik Sinner è stata il culmine di una settimana di gioia e gloria nazionale, a conferma della capacità del capoluogo piemontese di eccellere in qualunque campo. Ed è profondo il nostro legame con la città che diede i natali a Lancia nel lontano 1906, la stessa città che ancora oggi ospita il quartier generale e Centro Sile del marchio e dove è stata progettata, sviluppata e disegnata la Nuova Lancia Ypsilon. Ecco perchè il nuovo tour italiano non poteva che partire da Torino, crocevia fatto di eleganza, storia e innovazione, valori che riflettono l’essenza di Lancia e che trovano la loro massima espressione nella Nuova Ypsilon”.
In particolare, le dieci vetture Lancia hanno attraversato alcuni dei luoghi più iconici della città, come la storica via Po, che collega Piazza Castello a Piazza Vittorio Veneto, regalando una vista mozzafiato sulla collina torinese e sul fiume Po. Tra le tappe non poteva mancare Piazza San Carlo, conosciuta come il “salotto di Torino”, dove la Ypsilon si è trovata perfettamente a suo agio immersa nello stile raffinato della città sabauda. Le vetture sono passate anche tra le vie del Quadrilatero e Piazza Vittorio Veneto, dove ogni sera va in scena la movida torinese.
La Nuova Lancia Ypsilon è pronta a scendere in campo nel 2025, quando il marchio farà il suo atteso ritorno nel motorsport, con l’obiettivo di riaffermare la sua presenza nelle competizioni automobilistiche contemporanee. Protagonista di questa rinascita la nuova Ypsilon Rally4 HF, che rende omaggio alla gloriosa storia rallystica del brand più vincente di sempre.
Il nuovo modello è già pronto a far vivere un altro week-end di grande coinvolgimento: il 21-24 novembre sarà infatti Milano, capitale mondiale della moda e del design, ad ospitare la seconda tappa del roadshow della nuova Lancia Ypsilon. Successivamente il tour toccherà Roma (28 novembre – 1° dicembre) e Napoli (5 – 8 dicembre), assicurando una brand experience unica, fatta di stile, innovazione e orgoglio italiano, che rende ogni tappa un evento imperdibile per tutti gli appassionati del marchio Lancia.
– foto ufficio stampa Stellantis –
(ITALPRESS).
Attualità
Regionali, riaperti i seggi elettorali in Emilia-Romagna e Umbria
ROMA (ITALPRESS) – Riaperte dalle 7 le urne in Emilia-Romagna e Umbria dove si rinnovano i consigli regionali e si elegge il nuovo presidente. Dopo la chiusura delle operazioni di voto inizierà lo scrutinio. Il risultato è atteso nel tardo pomeriggio.
Alle ore 23 di ieri l’affluenza in Emilia-Romagna è stata del 35,76%. Nello specifico l’affluenza è così suddivisa per provincia: Piacenza 31,56%, Parma 32,21%, Reggio Emilia 35,25%, Modena 36,60%, Bologna 40,56%, Ferrara 32,90%, Ravenna 38,52%, Forlì-Cesena 34,64%, Rimini 30,17%. Nella scorsa tornata elettorale le elezioni regionali si svolsero in una sola giornata.
Nei 1000 seggi allestiti in Umbria per l’elezione del presidente della Regione e dei 20 consiglieri dell’Assemblea legislativa, ha votato il 37,79 per cento degli aventi diritto. In provincia di Perugia, il 38,41 per cento; in provincia di Terni il 35,97 per cento. In Umbria sono chiamati al voto 701.367 elettori, 523.343 in provincia di Perugia e 178.024 in quella di Terni.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Attualità
Buoni pasto, ANSEB “Con tetto commissioni rischio aumento costi welfare”
ROMA (ITALPRESS) – “L’introduzione anche nel settore privato di un tetto del 5% alle commissioni pagate dai commercianti agli emittenti di buoni pasto, la cui discussione si apre domani, potrebbe avere conseguenze drammatiche sulla concorrenza, sul settore e anche per i lavoratori”. Lo dichiara Matteo Orlandini presidente di ANSEB (Associazione Nazionale Società Emettitrici Buoni Pasto), in merito al ddl Concorrenza che il 19 novembre va in discussione alla Camera.
“La stessa misura introdotta nel 2022 per i contratti nel settore pubblico ha portato a un aumento dei costi dei buoni pasto per la pubblica amministrazione pari a circa 100 milioni di euro – spiega ANSEB -. La stessa cosa potrebbe succedere nel settore privato dove le aziende riscontrerebbero maggiori costi per almeno un 6% (differenziale tra l’attuale media commissionale dell’11%, calcolata da Fipe, e le future medie), per un importo stimabile in 180 milioni annui, pari a 153 euro l’anno per lavoratore”.
“Questa misura indebolirebbe uno strumento prezioso di welfare per i lavoratori e minerebbe un mercato da 4 miliardi di euro, cresciuto negli ultimi anni sia in termini di digitalizzazione, sia di quantità di operatori attivi nell’offerta di prodotti di welfare a prezzi di mercato – prosegue Orlandini -. Vogliamo continuare ad operare in un mercato libero, per questo diciamo no a misure protezionistiche. Apriamo a una nuova stagione di contrattazione tra privati anche, e soprattutto, a difesa degli interessi dei piccoli esercizi pubblici. Se questa non fosse l’intenzione, almeno si rivedano i tempi di introduzione della misura senza far saltare gli accordi con 150 mila aziende e 170 mila esercenti, obbligando a mettere mano a oltre 300 mila contratti con immediate conseguenze sulla fruibilità dei buoni pasto”, conclude il Presidente di ANSEB.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Attualità
Nordio “Non ci sono magistrati sgraditi, ma l’imparzialità è un dovere”
ROMA (ITALPRESS) – La separazione delle carriere “esiste in tutti i Paesi democratici che hanno introdotto, come noi, il codice accusatorio. Inglesi e americani ci ridono dietro quando diciamo che è un attentato all’indipendenza del giudice”. Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il presidente Mattarella si è più volte espresso sui limiti del cosiddetto protagonismo dei giudici. La partecipazione deve essere contenuta in quei limiti. Io mi riconosco in pieno nelle sue sagge parole”, sottolinea Nordio, per il quale il magistrato è libero di manifestare “ma vincolato dall’imparzialità che deve manifestare al cittadino. Se un giudice definisce pericoloso il presidente del Consiglio, la credibilità sua, e di chi lo difende, cade a zero”.
“Io continuo a predicare e ad auspicare un dialogo franco e fruttuoso con la magistratura di cui mi sento ancora di fare parte – prosegue il Guardasigilli -. Non esistono magistrati sgraditi. Come spero non esistano, per i magistrati, politici sgraditi”.
Riguardo all’autonomia differenziata, Nordio risponde così a chi ritiene che sia stata un’ingerenza sui giudici dire che il referendum non si farà, dopo la pronuncia della Consulta: “Il contrario. Io ho detto, e lo ripeto, che prima di tutto occorre leggere la motivazione della sentenza, e che a spanne, leggendo il riassunto del dispositivo, è presumibile che i quesiti siano in gran parte superati. E comunque l’ultima parola spetterà alla Cassazione e alla stessa Corte costituzionale”.
Quanto a Elon Musk che ha parlato di «autocrazia dei giudici», il ministro della Giustizia afferma: “Per il momento è un privato cittadino che si è espresso come gli è sembrato. Anche molti nostri politici si espressero in modo severo contro la Corte Suprema americana. Se e quando avrà incarichi istituzionali, deciderà se sia più utile adeguare il linguaggio al suo nuovo ruolo”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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