Cronaca
Pisa | Due denunce per pubblicità ingannevole
I Carabinieri del Comando Provinciale di Pisa, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un’importante operazione di sequestro preventivo nei confronti di un imprenditore della zona e della sua compagna, coinvolti in un sistema di truffa che ha ingannato numerosi acquirenti in tutta Italia. L’operazione ha portato al sequestro di beni mobili e immobili, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
Il caso è stato avviato dopo una serie di esposti che hanno segnalato l’imprenditore, socio e amministratore di sei società attive in settori diversi, tra cui la ricerca scientifica e l’agricoltura. L’uomo aveva lanciato una campagna pubblicitaria, sia su siti internet che attraverso canali televisivi, per promuovere un micro-generatore (o caldaia) che, secondo le sue dichiarazioni, sarebbe stato in grado di produrre autonomamente l’idrogeno necessario per il suo funzionamento, garantendo un risparmio completo sulle utenze domestiche.
Tuttavia, le indagini hanno rivelato che le affermazioni fatte dall’imprenditore erano completamente false: la caldaia non era mai stata né progettata né realizzata. Non solo, i test promessi, che dovevano comprovare l’efficacia del prodotto, erano del tutto inesistenti e le prove citate come a supporto erano state inventate, attribuendo falsamente i risultati positivi a docenti universitari ignari. Inoltre, l’imprenditore aveva predisposto risposte standard via email per calmare le lamentele dei clienti, che subivano ritardi nelle consegne e non ricevevano mai il prodotto acquistato.
Il sistema di vendita ingannevole ha permesso all’imprenditore di incassare ingenti somme, provenienti da acconti per l’acquisto della caldaia e dalla vendita di quote societarie. In seguito, i Carabinieri hanno denunciato l’imprenditore e la sua compagna per truffa, riciclaggio e autoriciclaggio. In aggiunta al sequestro dei beni, sono stati confiscati cinque fabbricati, quindici terreni, sette veicoli e una motocicletta.
Le indagini sono ancora in corso, e la responsabilità degli indagati sarà accertata solo al termine del procedimento penale. Questa operazione delle Fiamme Gialle sottolinea l’importanza della lotta contro i reati economici, in particolare quelli che danneggiano i consumatori e alterano la concorrenza nel mercato, con un’attenzione particolare al monitoraggio dei flussi finanziari per contrastare il riciclaggio e proteggere l’economia legale.
Cronaca
Bolzano | Si aggira in un B&B per rubare, colpisce e ferisce al volto un poliziotto
Un giovane di 18 anni, cittadino tunisino, è stato arrestato ieri a Bolzano dopo aver tentato di compiere un furto in una struttura ricettiva della città. L’incidente si è verificato in due fasi. La prima segnalazione è arrivata intorno alle 7 del mattino, quando un uomo, poi identificato come H. Y., aveva cercato di entrare nella struttura con l’intento di rubare, ma si era dato alla fuga prima dell’arrivo della polizia. Nonostante ciò, il giovane ha tentato nuovamente poche ore dopo, riuscendo a entrare nell’edificio, dove è stato prontamente arrestato dagli agenti della Squadra Volanti.
H. Y., che era già noto alle forze dell’ordine per una lunga serie di reati, tra cui furti, lesioni, spaccio di droga e violenze contro i pubblici ufficiali, si trovava in Italia senza permesso di soggiorno. Nel momento dell’arresto, ha reagito violentemente, aggredendo uno degli agenti con un pugno in faccia, causando al poliziotto lesioni all’occhio, per le quali è stato giudicato guaribile in 7 giorni, salvo complicazioni. L’arresto è stato eseguito per violenza, resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale, mentre il tentato furto è stato oggetto di denuncia.
In seguito alla convalida dell’arresto, il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha emesso un Decreto di Espulsione nei confronti del giovane, ordinando il suo allontanamento immediato dal territorio nazionale. H. Y. è stato trasferito presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo (Gorizia), da dove verrà successivamente rimpatriato in Tunisia.
Il Questore Sartori ha espresso disappunto per l’aggressione subita dai poliziotti, sottolineando che non è accettabile che chi svolge il proprio dovere di garantire la sicurezza e far rispettare la legge venga ripetutamente aggredito. L’incidente si inserisce in un contesto di crescente violenza contro le forze dell’ordine, un fenomeno che ha preoccupato le autorità locali e che ha portato a una maggiore attenzione nei confronti dei soggetti con numerosi precedenti penali.
Cronaca
Siena | Abbandono illecito di rifiuti, 3 denunce
Un’operazione della Guardia di Finanza di Siena ha portato al sequestro di un furgone e del suo carico, nonché alla denuncia di due cittadini cinesi e di un imprenditore del settore tessile, accusati di smaltimento illecito di rifiuti e impiego di manodopera clandestina.
L’episodio è emerso durante un controllo mirato per individuare irregolarità nell’impiego di lavoratori extracomunitari. Gli agenti hanno notato un furgone sospetto, che si è fermato nella località Acquacalda, nel comune di Siena, dove i due uomini scaricavano grandi sacchi nei cassonetti della raccolta differenziata. I primi accertamenti hanno rivelato che i sacchi contenevano scarti di lavorazioni tessili, un materiale non idoneo per il conferimento nei contenitori per rifiuti urbani. Inoltre, uno dei due soggetti è risultato essere clandestino sul territorio.
L’indagine ha portato al sequestro del furgone e del suo carico, che comprendeva 50 colli per un peso totale di circa 4.360 kg. I due trasportatori sono stati denunciati per abbandono non autorizzato di rifiuti, mentre l’imprenditore titolare dell’azienda di confezioni tessili è stato accusato di aver impiegato manodopera clandestina.
L’operazione ha anche beneficiato della collaborazione di SEI Toscana, il gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani, che ha rilevato un aumento anomalo nell’abbandono di rifiuti nelle stesse aree. Attraverso il monitoraggio con videosorveglianza, è stato accertato che negli ultimi mesi i medesimi soggetti avevano abbandonato altri 12 carichi di rifiuti, per un totale stimato di oltre 52.000 kg. Questo comportamento illecito ha comportato costi aggiuntivi per lo smaltimento, che hanno inciso significativamente sulle spese sostenute dal gestore, per un ammontare di circa 15.000 euro.
L’intervento delle forze dell’ordine ha un valore deterrente importante, poiché l’abbandono indiscriminato dei rifiuti aumenta i costi di smaltimento, danneggia l’efficacia della raccolta differenziata e, in ultima analisi, grava sulle tariffe dei cittadini virtuosi.
Attualmente, il procedimento penale è nelle fasi preliminari, e la responsabilità delle persone coinvolte dovrà essere confermata o meno in base all’esito delle indagini e di un eventuale processo. Questo intervento conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare non solo i reati economici, ma anche quelli di natura ambientale, che hanno un impatto diretto sulla gestione dei servizi pubblici e sul benessere collettivo.
Cronaca
Grosseto | Due cittadini stranieri rimpatriati nel Paese di origine
Negli ultimi giorni, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Grosseto ha portato a termine due importanti provvedimenti di espulsione, con accompagnamento diretto alla frontiera, nei confronti di cittadini extracomunitari che risultavano irregolari sul territorio nazionale.
Il primo dei due provvedimenti ha riguardato un uomo a cui era stato negato il permesso di soggiorno a causa di gravi precedenti penali, tra cui reati contro il patrimonio e contro la persona. Dopo la convalida del Giudice di Pace, l’uomo è stato scortato fino all’aeroporto di Roma Fiumicino, dove è stato rimpatriato nel suo Paese d’origine, con l’accompagnamento di agenti della Questura.
Il secondo provvedimento ha riguardato un uomo che, prima di essere espulso, aveva scontato una condanna di due anni di reclusione presso la casa circondariale di Massa Marittima per reati gravi in ambito familiare. Al momento della sua scarcerazione, dopo il rilascio del documento di rimpatrio da parte dell’ambasciata del suo Paese, è stato scortato all’aeroporto di Pisa e, a bordo di un volo diretto, è stato rimpatriato in sicurezza.
Questi due interventi rientrano in un’operazione più ampia di intensificazione dei controlli contro l’immigrazione clandestina, che ha portato, nell’ultimo mese, all’esecuzione di 20 espulsioni. Oltre alle due citate, sono stati effettuati anche altri rimpatri, tra cui uno con accompagnamento a un Centro di Identificazione ed Espulsione per ulteriori verifiche e successivo rimpatrio.
Le operazioni di espulsione sono parte di un’azione mirata della Questura di Grosseto, che continua a monitorare e gestire la presenza di cittadini extracomunitari irregolari nel rispetto delle normative nazionali e internazionali, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.
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