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Cronaca

Bari | Contestato danno erariale di 81.000 euro a due dipendenti pubblici

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Un’inchiesta della Guardia di Finanza di Bari ha portato all’emissione di un invito a dedurre nei confronti di un dirigente e di un funzionario della Regione Puglia, accusati di aver causato un danno erariale di circa 81.000 euro. Il caso riguarda lavori di messa in sicurezza delle aree esterne della sede regionale, in particolare la realizzazione di un parcheggio. L’appalto per i lavori, aggiudicato nel 2017 per un importo di oltre 727.000 euro, ha visto l’emissione di una perizia di variante che ha incrementato la spesa di circa 200.000 euro. Tuttavia, questa perizia non è stata rinvenuta nella documentazione ufficiale, sollevando dubbi sulla corretta gestione delle procedure.

Secondo le normative previste dal Codice dei contratti pubblici, la documentazione relativa agli appalti deve essere custodita e giustificare tutte le decisioni prese in ogni fase della procedura. In questo caso, però, sono emerse gravi lacune, come la mancanza di motivazioni e la carenza di documentazione giustificativa riguardante l’urgenza dei lavori aggiuntivi e l’assenza di relazioni preliminari che potessero supportare l’incremento dei costi.

I lavori extra, che dovevano essere complementari al progetto iniziale, sono stati affidati alla stessa impresa già incaricata dell’appalto principale, ma una revisione della documentazione tecnica ha rivelato discrepanze importanti tra quanto previsto e quanto effettivamente eseguito, con importi superiori e lavorazioni non giustificate.

In particolare, l’indagine ha portato alla configurazione di un danno erariale che ha comportato un incremento non giustificato dei costi, pari a quasi 200.000 euro. Tuttavia, alcuni pagamenti effettuati nel 2019 sono stati considerati prescritti dalla Procura Regionale, che ha escluso la possibilità di recupero del danno derivante da questi.

I responsabili del danno erariale hanno ora l’opportunità di esaminare le prove a carico e presentare le proprie deduzioni o richiedere di essere ascoltati dall’Autorità Giudiziaria contabile. L’inchiesta dimostra un monitoraggio continuo e un impegno a garantire che i fondi pubblici vengano gestiti in modo corretto e trasparente.

Cronaca

Verona | Tentato furto e aggressione, arrestati due stranieri

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Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito dei controlli di sicurezza nella zona di Veronetta, la Polizia di Stato ha arrestato due giovani cittadini tunisini, di 26 e 21 anni, accusati di tentato furto e aggressione ai danni del personale di un supermercato. L’incidente è avvenuto intorno alle 12:00 presso il supermercato “iN’s Mercato” di via XX Settembre, quando i due, dopo aver tentato di sottrarre alcuni prodotti senza pagarli, sono stati fermati dal responsabile del negozio e da un addetto alla sicurezza.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, i due uomini avevano nascosto vari prodotti all’interno di zaini e borselli, e, una volta giunti alla cassa, avevano pagato solo per una bottiglietta d’acqua, lasciando non saldata la restante merce. I dipendenti, notato l’inganno, hanno fermato i ladri e li hanno condotti all’interno degli uffici del supermercato. Quando hanno tentato di allontanarsi, i due hanno reagito con violenza, aggredendo il responsabile e la guardia giurata.

All’arrivo degli agenti delle Volanti, i due sono stati arrestati e, durante la perquisizione, sono stati trovati con bottiglie di superalcolici e prodotti alimentari rubati, per un valore totale di 40 euro. Entrambi i malviventi, già noti alle forze dell’ordine per reati simili, sono stati arrestati per tentata rapina impropria.

Oggi, il Giudice ha convalidato gli arresti, e per il più giovane dei due, il 21enne, è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Verona. L’indagine è ancora in corso, e la responsabilità penale dei due arrestati sarà accertata solo al termine del processo.

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Cronaca

Treviso | Sotto casa dell’ex nonostante divieto di avvicinamento, arrestato

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Nella notte tra mercoledì e giovedì, la Polizia di Stato di Treviso ha arrestato un uomo di 42 anni, residente in città, per aver violato un provvedimento di divieto di avvicinamento emesso nei suoi confronti nell’ambito di un procedimento per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, già denunciato per episodi di violenza e minacce nei confronti dell’ex compagna, è stato arrestato in flagranza di reato dopo essersi presentato presso la casa della donna, nonostante il divieto imposto dall’Autorità Giudiziaria.

L’intervento delle Volanti della Questura è stato richiesto dal padre della vittima, che ha avvertito le forze dell’ordine dopo che l’ex compagno della figlia si era presentato ubriaco alla sua porta, chiedendo di incontrarla. La donna, che aveva già denunciato gli abusi subiti, si era trasferita a casa del genitore per motivi di sicurezza, e l’uomo, nonostante il provvedimento restrittivo in atto, non ha desistito dal suo comportamento violento.

Gli agenti si sono immediatamente recati sul posto, arrestando l’uomo per la violazione della misura cautelare e aggravando la sua situazione legale, disponendo anche l’applicazione di un braccialetto elettronico.

Il Questore di Treviso, Alessandra Simone, ha commentato l’arresto, sottolineando l’importanza di denunciare ogni forma di violenza. “La Polizia di Stato è in prima linea nella prevenzione e contrasto alla violenza di genere, e supporta con determinazione tutte le donne che trovano il coraggio di denunciare”, ha dichiarato, ribadendo l’impegno continuo delle forze dell’ordine per la tutela delle vittime di violenza domestica.

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Cronaca

Latina | Occupazione abusiva di immobili, conclusa operazione al “Colosseo”

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Prosegue l’attività di contrasto all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica a Latina. Nei giorni scorsi, è stata portata a termine una significativa operazione di messa in sicurezza di 11 appartamenti nel complesso residenziale noto come “Colosseo”. L’intervento è stato pianificato dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Latina, dott.ssa Vittoria Ciaramella, e ha visto il coordinamento operativo della Questura di Latina con la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale.

Le operazioni hanno riguardato in particolare 8 appartamenti di proprietà dell’I.N.P.S. e 3 già oggetto di sequestro preventivo, per i quali era necessaria l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria. L’obiettivo principale delle operazioni era quello di impedire nuove occupazioni abusive, garantendo la sicurezza dello stabile. Gli accessi esterni sono stati infatti chiusi con grate di sicurezza, che renderanno più difficili eventuali tentativi di intrusione.

Durante l’attività, sono stati rintracciati alcuni occupanti irregolari. In uno degli appartamenti, la Polizia ha trovato un cittadino marocchino, risultato privo di documenti e destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio italiano. In un altro appartamento, gli agenti hanno scoperto una donna di nazionalità rumena che cercava di nascondersi sotto un materasso. Entrambi gli appartamenti erano stati occupati illegalmente dopo che le porte d’ingresso erano state saldate, e l’accesso era avvenuto attraverso i balconi.

L’operazione fa parte di un più ampio piano di controllo straordinario del territorio, che recentemente ha visto anche l’intervento in altre aree di Latina, come il “Palazzo di Vetro” in Via Pier Luigi Nervi. Questi interventi sono mirati a contrastare il degrado urbano e a migliorare la sicurezza nei quartieri più sensibili, come il “Nicolosi”, il Villaggio Trieste e la zona di Via Bruxelles.

Le forze dell’ordine continueranno a intensificare i controlli nei prossimi giorni, con l’obiettivo di prevenire attività illecite e garantire maggiore tranquillità e sicurezza ai cittadini.

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