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Cronaca

Teramo | Falso cieco beccato in bicicletta, truffa da oltre 98.000 euro

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La Guardia di Finanza di Giulianova ha eseguito un sequestro preventivo di beni nei confronti di un sessantenne di origini foggiane, domiciliato a Martinsicuro (TE), accusato di aver percepito indebitamente pensioni di invalidità civile e indennità di accompagnamento, per un totale superiore ai 98.000 euro. Il soggetto, che si era dichiarato cieco assoluto, avrebbe ricevuto i benefici statali dal 2017 su un conto bancario a San Benedetto del Tronto, ma le indagini hanno rivelato che non soffriva di alcun deficit visivo che giustificasse il riconoscimento dello status di disabilità.

A far scattare le indagini è stata una segnalazione anonima al numero “117” della Guardia di Finanza. Gli accertamenti, anche supportati da filmati, hanno dimostrato che l’indagato era perfettamente in grado di svolgere attività quotidiane, come camminare autonomamente senza ausili, attraversare strade trafficate, fare la spesa da solo e addirittura guidare la bicicletta per diversi chilometri, condotte incompatibili con la condizione di cecità assoluta.

La truffa ai danni dello Stato è stata quindi confermata, con il risultato di un deferimento alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche. Oltre al sequestro preventivo dei beni, il caso è stato segnalato alla Corte dei Conti per il danno erariale causato.

Questa operazione evidenzia il continuo impegno della Guardia di Finanza nella tutela delle risorse pubbliche e nella lotta contro gli abusi ai danni delle fasce più vulnerabili della società, per garantire che i fondi siano utilizzati esclusivamente per i fini previsti dalla legge.

Cronaca

Treviso | Sotto casa dell’ex nonostante divieto di avvicinamento, arrestato

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Nella notte tra mercoledì e giovedì, la Polizia di Stato di Treviso ha arrestato un uomo di 42 anni, residente in città, per aver violato un provvedimento di divieto di avvicinamento emesso nei suoi confronti nell’ambito di un procedimento per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, già denunciato per episodi di violenza e minacce nei confronti dell’ex compagna, è stato arrestato in flagranza di reato dopo essersi presentato presso la casa della donna, nonostante il divieto imposto dall’Autorità Giudiziaria.

L’intervento delle Volanti della Questura è stato richiesto dal padre della vittima, che ha avvertito le forze dell’ordine dopo che l’ex compagno della figlia si era presentato ubriaco alla sua porta, chiedendo di incontrarla. La donna, che aveva già denunciato gli abusi subiti, si era trasferita a casa del genitore per motivi di sicurezza, e l’uomo, nonostante il provvedimento restrittivo in atto, non ha desistito dal suo comportamento violento.

Gli agenti si sono immediatamente recati sul posto, arrestando l’uomo per la violazione della misura cautelare e aggravando la sua situazione legale, disponendo anche l’applicazione di un braccialetto elettronico.

Il Questore di Treviso, Alessandra Simone, ha commentato l’arresto, sottolineando l’importanza di denunciare ogni forma di violenza. “La Polizia di Stato è in prima linea nella prevenzione e contrasto alla violenza di genere, e supporta con determinazione tutte le donne che trovano il coraggio di denunciare”, ha dichiarato, ribadendo l’impegno continuo delle forze dell’ordine per la tutela delle vittime di violenza domestica.

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Cronaca

Latina | Occupazione abusiva di immobili, conclusa operazione al “Colosseo”

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Prosegue l’attività di contrasto all’occupazione abusiva di immobili di proprietà pubblica a Latina. Nei giorni scorsi, è stata portata a termine una significativa operazione di messa in sicurezza di 11 appartamenti nel complesso residenziale noto come “Colosseo”. L’intervento è stato pianificato dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Latina, dott.ssa Vittoria Ciaramella, e ha visto il coordinamento operativo della Questura di Latina con la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale.

Le operazioni hanno riguardato in particolare 8 appartamenti di proprietà dell’I.N.P.S. e 3 già oggetto di sequestro preventivo, per i quali era necessaria l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria. L’obiettivo principale delle operazioni era quello di impedire nuove occupazioni abusive, garantendo la sicurezza dello stabile. Gli accessi esterni sono stati infatti chiusi con grate di sicurezza, che renderanno più difficili eventuali tentativi di intrusione.

Durante l’attività, sono stati rintracciati alcuni occupanti irregolari. In uno degli appartamenti, la Polizia ha trovato un cittadino marocchino, risultato privo di documenti e destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio italiano. In un altro appartamento, gli agenti hanno scoperto una donna di nazionalità rumena che cercava di nascondersi sotto un materasso. Entrambi gli appartamenti erano stati occupati illegalmente dopo che le porte d’ingresso erano state saldate, e l’accesso era avvenuto attraverso i balconi.

L’operazione fa parte di un più ampio piano di controllo straordinario del territorio, che recentemente ha visto anche l’intervento in altre aree di Latina, come il “Palazzo di Vetro” in Via Pier Luigi Nervi. Questi interventi sono mirati a contrastare il degrado urbano e a migliorare la sicurezza nei quartieri più sensibili, come il “Nicolosi”, il Villaggio Trieste e la zona di Via Bruxelles.

Le forze dell’ordine continueranno a intensificare i controlli nei prossimi giorni, con l’obiettivo di prevenire attività illecite e garantire maggiore tranquillità e sicurezza ai cittadini.

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Cronaca

Venezia | Sospesa licenza ad esercizio pubblico a Chirignago

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Un’attività di pubblico esercizio situata a Chirignago, frazione di Venezia, dovrà chiudere i battenti per una settimana. La decisione, adottata dal Questore di Venezia sulla base dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), nasce da episodi gravi e reiterati verificatisi all’interno del locale, come segnalato dal Comando Stazione dei Carabinieri di Spinea.

Negli ultimi mesi, il bar era stato teatro di accese liti tra frequentatori, che avevano richiesto l’intervento congiunto dei Carabinieri e della Squadra Volanti della Questura di Venezia. Nonostante la gravità degli eventi, il titolare e i dipendenti del locale non avevano mai richiesto l’intervento delle autorità, dimostrando una mancata collaborazione che ha destato preoccupazione.

In aggiunta, le verifiche condotte nel tempo hanno rivelato che il bar rappresentava un punto di ritrovo per persone con precedenti penali, spesso dedite ad attività illecite. La frequentazione del locale da parte di tali individui ha portato le forze dell’ordine a intensificare i controlli, fino a culminare nel provvedimento di sospensione.

La misura, notificata dai Carabinieri di Spinea, è di carattere cautelare e mira a tutelare la sicurezza pubblica, prevenendo ulteriori episodi che possano minare la tranquillità della comunità locale. L’art. 100 T.U.L.P.S., infatti, consente di sospendere le licenze di esercizi pubblici quando si ravvisa che il loro funzionamento costituisce un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Questo intervento sottolinea l’importanza della responsabilità dei gestori di attività commerciali, chiamati non solo a garantire il rispetto delle regole all’interno dei propri locali, ma anche a collaborare con le forze dell’ordine per prevenire situazioni potenzialmente pericolose.

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