Il cricket tornerà nel programma olimpico nel 2028, ma non necessariamente a Los Angeles, la città che ospiterà i Giochi. Durante una conferenza stampa, Casey Wasserman, presidente del comitato organizzatore di LA28, ha confermato che, sebbene il cricket sia stato incluso nel programma olimpico più di un secolo dopo la sua unica partecipazione nel 1900, gli organizzatori stanno ancora cercando la sede adatta per ospitare la disciplina. La difficoltà principale risiede nell’assenza di strutture adeguate a Los Angeles per ospitare il cricket.

Wasserman ha spiegato che, qualora non si riuscisse a trovare una sede adatta nella città californiana, gli organizzatori esploreranno altre opzioni, tra cui la possibilità di ospitare il torneo a New York. Recenti indiscrezioni confermano che gli organizzatori stanno considerando seriamente l’ipotesi di trasferire il torneo Twenty20 nella Grande Mela. La città ha già ospitato con successo partite della T20 Cricket World Cup nel 2024, con un grande riscontro di pubblico e attenzione mediatica. In particolare, il Nassau County Stadium a Long Island è stato apprezzato come potenziale sede per le Olimpiadi.

La decisione di prendere in considerazione una sede fuori da Los Angeles non è un caso isolato. Già altre discipline, come il softball e lo slalom in canoa, sono stati spostati in altre località degli Stati Uniti, come l’Oklahoma, a 1.300 miglia di distanza dalla città californiana. Il torneo di cricket potrebbe essere un altro esempio di come la logistica e le infrastrutture stiano influenzando la pianificazione degli eventi olimpici.

L’eventuale spostamento del cricket a New York potrebbe inoltre favorire la diffusione dello sport a livello globale, soprattutto in Asia, con partite programmate in orari favorevoli per i mercati di India, Pakistan, Sri Lanka e Bangladesh, aumentando l’appeal commerciale e la visibilità dello sport. La ricerca di una sede adeguata e strategica per il cricket ai Giochi del 2028 segna una fase cruciale nella preparazione di un evento olimpico che si promette di essere ancora più inclusivo e globale.

La Nazionale italiana, guidata dal tecnico Luciano Spalletti, ha dato prova di grande maturità e dinamismo nella sfida contro il Belgio a Bruxelles, imponendosi con un meritato 1-0 e assicurandosi un posto nei quarti di finale della Nations League. Questa squadra, giovane e determinata, ha lasciato intravedere un nuovo spirito rispetto alle incertezze mostrate nel recente passato.

La partita, giocata nello stadio Re Baldovino, ha visto l’Italia partire con autorità, dimostrando sin dai primi minuti un controllo solido del campo. A sbloccare il risultato ci ha pensato Tonali, finalizzando al meglio un’azione costruita con precisione: un passaggio illuminante di Barella ha permesso a Di Lorenzo di servire un assist decisivo per il centrocampista azzurro, che non ha sbagliato davanti alla porta.

Da quel momento, l’Italia ha mostrato una gestione ordinata del gioco, rallentando i ritmi e lasciando pochi spazi a un Belgio in difficoltà. La difesa azzurra, ben orchestrata, ha reso inefficaci le iniziative di Trossard e Lukaku, mentre Donnarumma, nonostante il poco lavoro nei primi 45 minuti, si è fatto trovare pronto nella ripresa con interventi cruciali su conclusioni pericolose di Trossard e Openda.

Anche l’attacco azzurro si è messo in evidenza con azioni incisive, ma alcune occasioni non sono state concretizzate: Retegui e Di Lorenzo hanno sfiorato il raddoppio, trovando l’opposizione della difesa belga. Tuttavia, la squadra di Spalletti ha mantenuto alta l’attenzione, resistendo agli assalti finali degli avversari, tra cui un colpo di testa di Faes finito sul palo e un’occasione mancata da Lukaku su cross di Trossard.

Con questa vittoria, l’Italia non solo rafforza il suo percorso nella Nations League, ma dimostra una ritrovata solidità e uno stile di gioco che fa ben sperare per il futuro. Domenica, a San Siro, affronterà la Francia con la possibilità di vincere il girone: un pareggio basterebbe per centrare l’obiettivo.

L’entusiasmo dei tifosi italiani, accorsi numerosi anche a Bruxelles, è il simbolo di una rinnovata fiducia in una Nazionale che, dopo aver mancato due qualificazioni consecutive ai Mondiali, sembra finalmente aver ritrovato il suo spirito vincente. Luciano Spalletti e i suoi uomini ne sono consapevoli: il futuro dell’Italia passa anche da prestazioni come questa.