Cronaca
Caltanissetta | Evasione fiscale, provvedimenti di confisca a due imprenditori
Nelle scorse settimane, la Guardia di Finanza di Caltanissetta ha portato a termine un’importante operazione su disposizione dell’Autorità Giudiziaria locale, eseguendo due provvedimenti di confisca nei confronti di imprenditori nisseni coinvolti in vicende giudiziarie legate a frodi fiscali e appropriazione indebita. L’intervento, frutto di approfondite indagini, evidenzia il crescente impegno delle forze dell’ordine nel contrasto ai reati economici.
Uno dei casi riguarda una società attiva nel settore del commercio di bestiame. Gli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle hanno fatto emergere numerose irregolarità, tra cui il mancato versamento di imposte per un ammontare complessivo di circa 190.000 euro. Questa condotta, come sancito da una sentenza definitiva della Corte d’Appello di Caltanissetta, ha portato alla confisca di beni, disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie per garantire il recupero delle somme dovute.
L’altro episodio coinvolge un imprenditore agricolo che, in Germania, si era impossessato indebitamente di due macchinari senza corrispondere il pagamento pattuito. Dopo averli trasferiti in Italia, il valore dei beni non pagati è stato stimato intorno ai 130.000 euro. L’intervento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra le autorità italiane e tedesche, con l’esecuzione della confisca di beni equivalenti al danno accertato.
Questi provvedimenti confermano l’efficacia delle strategie investigative del Corpo, basate sull’analisi di dati e sull’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati. L’operazione rappresenta un passo significativo nel rafforzare la legalità economica, dimostrando che i responsabili di reati patrimoniali non solo vengono perseguiti penalmente, ma sono anche privati dei beni ottenuti in modo illecito.
Le attività della Guardia di Finanza, coordinate con la Procura della Repubblica, sottolineano il valore di un’azione sinergica contro l’evasione fiscale e l’appropriazione indebita, garantendo che i fondi recuperati possano essere destinati alla collettività. L’obiettivo rimane quello di tutelare l’economia legale e prevenire nuove condotte illecite.
Cronaca
Teramo | Falso cieco beccato in bicicletta, truffa da oltre 98.000 euro
La Guardia di Finanza di Giulianova ha eseguito un sequestro preventivo di beni nei confronti di un sessantenne di origini foggiane, domiciliato a Martinsicuro (TE), accusato di aver percepito indebitamente pensioni di invalidità civile e indennità di accompagnamento, per un totale superiore ai 98.000 euro. Il soggetto, che si era dichiarato cieco assoluto, avrebbe ricevuto i benefici statali dal 2017 su un conto bancario a San Benedetto del Tronto, ma le indagini hanno rivelato che non soffriva di alcun deficit visivo che giustificasse il riconoscimento dello status di disabilità.
A far scattare le indagini è stata una segnalazione anonima al numero “117” della Guardia di Finanza. Gli accertamenti, anche supportati da filmati, hanno dimostrato che l’indagato era perfettamente in grado di svolgere attività quotidiane, come camminare autonomamente senza ausili, attraversare strade trafficate, fare la spesa da solo e addirittura guidare la bicicletta per diversi chilometri, condotte incompatibili con la condizione di cecità assoluta.
La truffa ai danni dello Stato è stata quindi confermata, con il risultato di un deferimento alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche. Oltre al sequestro preventivo dei beni, il caso è stato segnalato alla Corte dei Conti per il danno erariale causato.
Questa operazione evidenzia il continuo impegno della Guardia di Finanza nella tutela delle risorse pubbliche e nella lotta contro gli abusi ai danni delle fasce più vulnerabili della società, per garantire che i fondi siano utilizzati esclusivamente per i fini previsti dalla legge.
Cronaca
Roma | Abbattimento di manufatti abusivi
Questa mattina, un imponente dispositivo di sicurezza è stato attuato dalla Questura di Roma per eseguire l’abbattimento di alcuni manufatti abusivi situati in via di Costamagna. L’operazione, pianificata in dettaglio con un’ordinanza di servizio del Questore di Roma, ha visto l’impiego coordinato di diverse forze di polizia, con l’obiettivo di garantire l’esecuzione dei provvedimenti di demolizione in piena sicurezza.
L’area interessata è stata immediatamente cinturata, per prevenire eventuali azioni di disturbo da parte di soggetti che potrebbero aver voluto ostacolare l’operazione o sostenere gli occupanti degli edifici abusivi. La gestione dell’intera operazione è stata affidata al dirigente del commissariato di zona, che ha coordinato le forze sul campo per assicurare una cornice di sicurezza adeguata.
Il lavoro di demolizione è stato svolto da tecnici specializzati, incaricati dal municipio di eseguire le operazioni in conformità alle normative. L’obiettivo di questa azione è quello di restituire l’area alla legalità, intervenendo in modo deciso per migliorare sia la sicurezza pubblica che quella urbana. L’iniziativa rappresenta un esempio di coordinamento efficiente tra le forze di polizia e le autorità locali, che operano congiuntamente per garantire l’ordine e la legalità nelle zone urbane della capitale.
Cronaca
Rovigo | Prodotto ittico illegalmente pescato, sequestro di 431 kg
Il 12 novembre, le forze di polizia del Comando Provinciale di Rovigo, durante una serie di controlli mirati sul territorio, hanno intercettato quattro veicoli che trasportavano prodotti ittici pescati illegalmente nel Fiume Po. L’operazione, condotta dalla Tenenza di Loreo e dalla Sezione Operativa Navale di Porto Levante, ha visto la collaborazione con il Servizio Veterinario dell’ULSS 5 Polesana per verificare la sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti, e si è svolta alle prime luci dell’alba nel comune di Porto Viro, località Donada.
I controlli hanno rivelato che i veicoli erano destinati al trasporto di oltre 400 chilogrammi di pesce d’acqua dolce, che, pur risultando idoneo al consumo umano, non rispettava le normative di tracciabilità e sicurezza alimentare. I pesci sono stati quindi sottoposti a ispezione sanitaria, e successivamente inviati al Mercato Ittico di Porto Viro per essere messi in vendita, con l’obbligo che i ricavi derivanti dalla vendita venissero versati all’Erario.
Oltre alla violazione in ambito sanitario e di tracciabilità, sono state riscontrate irregolarità anche sul piano del trasporto: una delle autovetture utilizzate per il trasporto risultava priva di revisione biennale, motivo per cui tutti e quattro i mezzi sono stati sottoposti a fermo amministrativo. A carico dei conducenti sono state elevate sanzioni per un totale di oltre 5.500 euro, con l’accusa di utilizzo improprio dei veicoli.
L’operazione ha avuto l’obiettivo di tutelare l’ambiente e garantire la sicurezza del commercio ittico, intervenendo contro attività illegali che potrebbero danneggiare l’ecosistema del Delta del Po e mettere a rischio la salute pubblica. Le forze di polizia hanno sottolineato come l’azione dimostri il continuo impegno nel contrastare il commercio illecito e garantire che le pratiche commerciali siano svolte nel rispetto delle normative ambientali e sanitarie.
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