Cronaca
Sulmona (AQ) | Bambino senza pasto in asilo per debito di 9 euro, i compagni condividono il loro cibo
A Sulmona, in provincia dell’Aquila, un bambino di quattro anni si è ritrovato senza pranzo alla mensa dell’asilo a causa di un mancato pagamento da parte dei genitori per una cifra di poco meno di 9 euro. I compagni del piccolo, notando la situazione, hanno condiviso con lui il loro pasto, offrendo alcune forchettate di cibo per cercare di alleviare il disagio del momento.
L’amministrazione comunale ha dichiarato che l’accaduto è responsabilità della famiglia, sottolineando che erano stati avvisati in anticipo della necessità di regolarizzare il pagamento. Tuttavia, il padre del bambino, visibilmente turbato, ha espresso rabbia e delusione, definendo l’episodio come “umiliante” e “diseducativo.” Ha raccontato di essere stato contattato dalla scuola con la richiesta di andare a prendere il figlio perché non gli sarebbe stato servito alcun pasto. Ha inoltre evidenziato come, da quest’anno, sia stato rimosso un sistema di allerta che avvisava le famiglie dei debiti per la mensa, provocando difficoltà soprattutto ai genitori con orari di lavoro rigidi. Il padre si è chiesto cosa sarebbe successo se fosse stato impossibilitato a intervenire con rapidità, evidenziando l’impatto che una simile politica può avere sulle famiglie che non hanno la possibilità di rispondere prontamente.
L’accaduto ha suscitato una forte reazione nell’opinione pubblica, aprendo un dibattito sulla gestione della mensa scolastica e sulla rigidità delle regole che impediscono ai bambini di ricevere il pasto in caso di mancato pagamento. Sulmona non è l’unico comune a dover affrontare questo genere di problema: con l’aumento dei crediti insoluti, diverse amministrazioni stanno adottando soluzioni più rigide per garantire il pagamento delle rette mensili. Questo episodio, tuttavia, ha rinnovato il dibattito sul bilanciamento tra la necessità di rigore amministrativo e l’importanza di garantire un diritto fondamentale, come il pasto, a tutti i bambini.
Cronaca
Latina | Scontri durante incontro, emesso D.A.Spo nei confronti di un giovane calciatore
La Polizia di Stato di Latina ha applicato un provvedimento di D.A.Spo (Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive) a un giovane calciatore del campionato giovanile, dopo un episodio di violenza verificatosi ad Aprilia il 10 novembre scorso. Durante una partita tra le squadre “Aprilia CSP” e “Anzio Calcio” presso il “Primavera Campus Aprilia”, il ragazzo, nato nel 2008, avrebbe avuto una discussione con un avversario. La tensione è sfociata in un’aggressione negli spogliatoi, dove il giovane ha colpito il rivale al volto utilizzando un oggetto improvvisato, probabilmente un pezzo di rubinetto.
L’episodio è stato ricostruito grazie alle testimonianze dei presenti e al lavoro dei Carabinieri, che hanno identificato il ragazzo attraverso il numero di maglia indossato durante la partita. Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Latina hanno quindi verificato i dettagli dell’aggressione, permettendo l’emissione tempestiva della misura di D.A.Spo da parte del Questore.
Il provvedimento vieta al giovane calciatore di partecipare a eventi sportivi per un anno, sia come giocatore che come spettatore, una misura preventiva motivata dall’intento di arginare eventuali rischi di recidiva e garantire la sicurezza negli ambienti sportivi giovanili.
Cronaca
Solarolo (RA) | Arrestato 22enne con precedenti, cocaina nascosta nel suo alloggio
Nel tardo pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato un giovane di 22 anni nel comune di Solarolo, a seguito del ritrovamento di oltre due chilogrammi di cocaina nascosti nel suo alloggio. L’operazione, portata avanti dalla Squadra Mobile della Questura di Ravenna, è stata avviata in risposta a diverse segnalazioni di attività sospette in un’area della cittadina caratterizzata dalla presenza di strutture ricettive.
Dopo alcune indagini preliminari, gli agenti hanno identificato il domicilio temporaneo del giovane, noto per precedenti di polizia. Durante il controllo, il suo evidente nervosismo ha spinto gli agenti a effettuare una perquisizione approfondita dell’abitazione. La ricerca ha dato esito positivo: all’interno di una tasca creata appositamente nel materasso sono stati trovati due panetti di cocaina, pronti per essere immessi nel mercato illegale.
L’uomo, in regola con i documenti sul territorio italiano, è stato immediatamente arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale di Ravenna. La Procura della Repubblica ha assunto il coordinamento delle indagini, confermando il ruolo della Polizia di Stato nel contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti e nella tutela della sicurezza pubblica.
Cronaca
Parma | Contrasto alla diffusione della Peste Suina
Nell’ambito delle operazioni di monitoraggio per contrastare la diffusione della Peste Suina Africana, i Carabinieri del NAS di Parma, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Forestali, hanno condotto un’ispezione igienico-sanitaria presso un albergo-ristorante situato nell’Appennino Reggiano. Durante il controllo, i militari hanno sequestrato 37 chilogrammi di carne di cinghiale, del valore commerciale di circa 1.000 euro, poiché questa non era correttamente etichettata con le informazioni obbligatorie sulla rintracciabilità, in violazione delle normative sanitarie.
Su indicazione dei Carabinieri, il Servizio Veterinario dell’AUSL ha provveduto a prelevare campioni della carne sequestrata per sottoporla a analisi di laboratorio, finalizzate a verificare la possibile presenza del virus della Peste Suina Africana, una malattia virale che colpisce i suini, ma che non ha alcun impatto sulla salute umana. I prodotti sono stati destinati allo smaltimento secondo le normative vigenti, e al titolare dell’albergo-ristorante è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.
L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nella tutela della sicurezza alimentare e nella protezione della filiera agroalimentare nazionale. La Peste Suina Africana rappresenta una seria minaccia per l’industria zootecnica, e il lavoro dei Carabinieri è fondamentale per prevenire la sua diffusione, garantendo la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari sul mercato.
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