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Cronaca

Udine | Recupero di un cane bloccato sui monti: intervento dei vigili del fuoco

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Oggi, una complessa operazione di salvataggio ha visto il coinvolgimento dei tecnici SAF (Speleo Alpino Fluviali) dei Vigili del fuoco di Tolmezzo e della centrale di Udine, che hanno recuperato un cane da caccia di razza “spinone”, chiamato Kira. Il salvataggio è avvenuto a Sutrio, in provincia di Udine, dopo che il cane era rimasto intrappolato per tre giorni in un’area impervia sopra la frazione di Noiaris.

La mattina presto, alle 8:00, una squadra di tecnici è stata inviata nella zona montuosa dove Kira, inseguita da un animale selvatico, si era ritrovata su uno sperone di roccia friabile, bloccata tra due profondi canaloni. L’animale era senza cibo e acqua e non riusciva a scendere né risalire, costringendo i soccorritori ad intervenire in un ambiente estremamente difficile e pericoloso.

Dopo aver individuato il punto esatto in cui il cane si trovava, i Vigili del fuoco hanno dovuto affrontare un ripido canale per circa 250 metri di dislivello. Una volta raggiunta la base di un bosco scosceso, i soccorritori hanno attrezzato una trentina di metri di corde fisse per consentire l’accesso sicuro a Kira. Il recupero è stato molto delicato, considerando la pendenza del terreno e la necessità di garantire la sicurezza sia del cane che dei tecnici.

L’intervento ha richiesto circa tre ore di lavoro intensivo: dopo aver raggiunto il punto dove il cane era rimasto bloccato, uno degli operatori è salito verticalmente per circa trenta metri, fissando un’ulteriore corda per permettere il passaggio sicuro dell’intera squadra. Una volta posizionata l’imbragatura sul cane, è iniziata la fase finale del salvataggio, che ha visto il cane calato in sicurezza per circa 200 metri fino a un torrente sottostante.

Alle 16:00, dopo un intervento che ha messo alla prova le capacità e la resistenza dei soccorritori, Kira è stata finalmente riportata a casa, tra la gioia dei suoi proprietari, che hanno potuto riabbracciarla sana e salva grazie al tempestivo intervento dei Vigili del fuoco.

Cronaca

Bassano del Grappa (VI) | Tentativo di truffa ai danni di un 85enne: due arresti

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ADN24

Un tentativo di truffa ai danni di un 85enne residente a Bassano del Grappa è stato sventato grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. L’anziano, nella giornata di ieri, ha ricevuto una telefonata da un sedicente carabiniere che lo informava di un grave incidente stradale coinvolgente il figlio, residente in Francia. L’interlocutore, con tono urgente e minaccioso, gli ha richiesto una somma di 15.000 euro per risarcire la controparte, sostenendo che la cifra, eventualmente, potesse essere versata anche in gioielli d’oro.

Confuso e preoccupato dalla notizia, il pensionato ha inizialmente riferito di non disporre della somma richiesta, ma il truffatore lo ha esortato a recarsi in banca per prelevare il denaro, insistere sulla necessità di effettuare la transazione e, nel frattempo, ha fornito il suo numero di cellulare, chiedendo di mantenere il contatto diretto.

Realizzando che qualcosa non andava e sospettando il tentativo di truffa, l’anziano ha agito con molta cautela. Prima di lasciare la propria abitazione, ha chiamato il 112 e raccontato rapidamente la situazione all’operatore della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa. Mantenendo sempre la linea con il truffatore, è riuscito a uscire di casa senza destare sospetti e a informare i carabinieri del suo spostamento verso la banca.

In pochi minuti, i militari hanno avviato un dispositivo di osservazione che ha portato all’identificazione e al fermo dei due truffatori, un 20enne e un 39enne residenti a Napoli, che si trovavano pronti a fuggire a bordo di un’auto. Durante il controllo, i due uomini sono stati trovati in possesso di telefoni cellulari, probabilmente utilizzati per il coordinamento con il complice, e un coltello a scatto del tipo proibito, sequestrato durante la perquisizione.

I due malviventi sono stati arrestati con l’accusa di tentata truffa aggravata. L’autista del veicolo, il 39enne, dovrà rispondere anche del reato di porto abusivo di arma, mentre entrambi sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Vicenza, in attesa di ulteriori sviluppi.

Il tempestivo intervento del cittadino, che ha agito con grande lucidità, e la rapida reazione delle forze dell’ordine hanno evitato che il truffatore portasse a termine il suo piano, sottolineando l’importanza della collaborazione tra la cittadinanza e le forze di polizia nella lotta contro le truffe.

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Cronaca

Padova | Arrestato uomo con precedenti per spaccio: trovati stupefacenti e materiale esplosivo

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ADN24

Il 20 novembre, nell’ambito di un’operazione volta al rintraccio di persone destinatarie di condanne definitive, la Squadra Mobile di Padova ha arrestato un cittadino italiano di 40 anni, condannato a scontare una pena di 4 anni di reclusione per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti. L’uomo, con diversi precedenti per spaccio di droga risalenti al 2009, 2013 e 2023, è stato trovato presso la sua abitazione, dove la polizia ha effettuato una perquisizione che ha portato al rinvenimento di significativi quantitativi di droga e materiale pericoloso.

Durante il controllo, gli agenti hanno scoperto circa 120 grammi di marijuana, abilmente nascosti all’interno della cuccia del cane, insieme a tre ovuli di hashish per un peso complessivo di 30 grammi. Inoltre, sono stati trovati diversi strumenti per il confezionamento della sostanza. Ma l’operazione non si è fermata alla droga: in un altro angolo della casa, nascosti in un cartone, sono stati rinvenuti 28 petardi esplosivi, privi di etichetta e quindi senza indicazioni sulla loro provenienza. L’uomo non ha fornito spiegazioni plausibili sull’acquisto di tale materiale.

I petardi, altamente pericolosi, sono stati prontamente messi in sicurezza dagli specialisti del Nucleo artificieri della Polizia di Stato, che ne hanno confermato il rischio e li hanno fatti brillare in un’area sicura.

Oltre all’arresto per detenzione ai fini di spaccio, l’uomo è stato anche indagato per il possesso ingiustificato di materiale esplosivo. Al termine delle operazioni, è stato portato presso la Casa Circondariale di Padova.

L’arresto rientra in una serie di attività di ricerca che la Squadra Mobile di Padova sta portando avanti da inizio anno. Finora sono stati eseguiti circa 30 ordini di cattura nella provincia, a testimonianza dell’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità e nella sicurezza del territorio.

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Terracina (LT) | Sequestro di 100 bulbi di papavero da oppio, intervento contro lo spaccio di droga

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ADN24

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina hanno recentemente intensificato i controlli sul territorio, dando esito positivo a un’operazione mirata contro la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Nell’ambito di questi sforzi, i Finanzieri della Compagnia di Terracina hanno rinvenuto e sequestrato circa 100 bulbi di papavero da oppio, un ritrovamento che si inserisce in un più ampio piano di prevenzione e repressione del traffico illecito di droghe.

L’operazione è scaturita da un’attenta attività info-investigativa, che ha portato alla perquisizione di un soggetto di nazionalità indiana, sospettato di essere coinvolto nel traffico di stupefacenti. Gli agenti delle Fiamme Gialle avevano notato un comportamento particolarmente nervoso e preoccupato da parte dell’individuo durante un controllo di routine in una strada periferica di Terracina, un atteggiamento che ha destato il loro interesse e ha motivato un approfondimento delle indagini.

La perquisizione domiciliare successiva ha confermato i sospetti, portando al rinvenimento dei bulbi di papavero, sostanza di origine vegetale utilizzata per la produzione di oppio, che può essere impiegata per vari tipi di consumo. I bulbi possono essere masticati, sminuzzati e fumati, o utilizzati per preparare infusi. Questi prodotti sono noti per le loro proprietà sedative e narcotiche, e vengono talvolta utilizzati per alleviare la fatica derivante da condizioni di lavoro particolarmente stressanti, come nel caso dei braccianti agricoli, che potrebbero riceverli dai “caporali” come mezzo per sfruttare la loro forza lavoro.

L’indagato è attualmente sotto inchiesta e la sua posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, con la presunzione di innocenza fino a prova contraria. L’intervento delle Fiamme Gialle di Latina sottolinea l’importanza del costante impegno del Corpo nella lotta contro il traffico di stupefacenti, un fenomeno che minaccia la sicurezza e la salute dei cittadini, ma che in questo caso ha anche implicazioni dirette sulle condizioni di vita e lavoro dei più vulnerabili. Con questo sequestro, la Guardia di Finanza ha contribuito alla tutela della legalità e al contrasto alla diffusione di sostanze pericolose.

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