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Ue, Fitto “Realizzare investimenti e riforme entro il 2026”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se sarò confermato mi impegno a lavorare al vostro fianco per i prossimi mesi: sarò pronto a incontrarvi nelle prime settimane del mio mandato per discutere il formato per i nostri dialoghi, sono disponibile ad ascoltare ogni suggerimento su come procedere”. Così il vicepresidente esecutivo designato della Commissione Europea con delega alla Coesione e alle Riforme, Raffaele Fitto, in audizione al Parlamento europeo.
“Gli investimenti vanno legati alle riforme, dobbiamo lavorare per rafforzare questo nesso nonchè le capacità delle amministrazioni: l’obiettivo è realizzare riforme e investimenti entro il 2026”, continua Fitto.
“La semplificazione delle procedure burocratiche è un tema centrale: la delega al commissario Dombrovskis è fondamentale per il futuro dell’Europa – sottolinea -. Ho chiesto nelle scorse settimane una riunione al presidente del Comitato delle regioni europee, dal momento che saranno proprio queste le prime beneficiarie dei nostri provvedimenti. Il nostro obiettivo è rafforzare le politiche di coesione e per fare questo dobbiamo lavorare insieme, dando una risposta mirata sulle esigenze dei territori”.
“Voglio ricordare che cinque anni fa ero coordinatore del mio partito e nonostante le differenze politiche votai per la Commissaria uscente Ferreira, perchè era prevalente il senso di responsabilità generale. E mai come in questo momento dobbiamo mettere prima l’interesse generale rispetto a quelli particolari. Settantacinque anni fa molti uomini hanno dato un contributo alla nascita dell’Europa: quando ho saputo che l’audizione sarebbe stata fatta in questa aula intitolata ad Alcide De Gasperi ho riflettuto a lungo. Si tratta di uno dei padri fondatori dell’Europa, il suo pensiero è ancora attuale. Quest’anno sono i 75 anni della morte di De Gasperi. Lo ricordo con grande emozione. Dobbiamo ricordare da dove veniamo per creare una prospettiva credibile per il futuro”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Black Friday 2024: boom di acquisti in Italia, cresce la spesa e il numero di acquirenti

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ADN24

Quest’anno il Black Friday in Italia registra un notevole incremento di acquirenti, con il 67,2% degli italiani pronti a fare shopping, un aumento significativo rispetto al 60% del 2023. L’indagine di Confcommercio evidenzia che la crescita è soprattutto tra donne e adulti sotto i 50 anni, con un picco nelle regioni del Nord Italia.

Un dato interessante riguarda il fatto che quasi 2 italiani su 3 approfittano di questa occasione per acquistare i regali di Natale in anticipo, sfruttando gli sconti del Black Friday per fare acquisti a prezzi più vantaggiosi.

Tra i prodotti più ricercati, l’abbigliamento resta in testa, sebbene con una leggera flessione rispetto allo scorso anno, passando dal 57% al 53%. Cresce invece l’interesse per l’elettronica, che registra un balzo dal 44,7% al 52,2%, seguita dai prodotti per la cura della personagioiellilibri e articoli per bambini, che continuano a suscitare l’interesse degli acquirenti.

Un altro trend positivo riguarda la spesa media: quest’anno gli italiani sono disposti a spendere 261 euro, un incremento rispetto ai 236 euro del 2023. Questo aumento del budget riflette un’attitudine generale di maggiore fiducia nei consumi e nell’economia, nonostante il contesto incerto.

In sintesi, il Black Friday 2024 si conferma come un’occasione imperdibile per milioni di italiani, che non solo approfittano degli sconti per anticipare gli acquisti natalizi, ma aumentano anche la spesa media rispetto agli anni passati.

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Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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ADN24

MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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ADN24

MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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