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Reggio Calabria | Situazione insostenibile in una palazzina comunale: residenti esasperati chiedono interventi urgenti

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La situazione di degrado in una palazzina comunale di Reggio Calabria, situata in via Clearco, sta diventando sempre più insostenibile per gli abitanti, che denunciano il continuo ritardo nei lavori di ripristino promessi dal Comune. I residenti, ormai esausti, chiedono risposte concrete e tempestive per risolvere le problematiche strutturali che minacciano la sicurezza e il benessere delle famiglie coinvolte.

Nel mese di settembre, un intervento dei Vigili del Fuoco aveva messo in evidenza la pericolosità dei cornicioni esterni, ma successivamente è emersa una nuova emergenza interna: il controsoffitto della palazzina, già compromesso, è crollato con il minimo movimento. I cittadini che risiedono nell’edificio, preoccupati per la sicurezza, sono stati rassicurati dai tecnici comunali che avrebbero preso in carico la situazione e avviato i lavori necessari.

Tuttavia, ad oggi, a distanza di due mesi dall’incidente, i lavori non sono ancora iniziati, e i residenti temono che la situazione peggiori ulteriormente con l’arrivo della stagione invernale. La pioggia entra negli appartamenti e il freddo rischia di rendere invivibile la condizione abitativa. “Abbiamo aspettato a lungo, ma il Comune non ha mantenuto le promesse fatte”, affermano i cittadini, sottolineando che la loro pazienza sta finendo.

Non solo il disagio strutturale, ma anche l’assenza del sindaco in un momento critico ha sollevato le ire degli abitanti. Dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco, che avevano consigliato di evacuare gli appartamenti per motivi di sicurezza, il primo cittadino avrebbe dovuto essere presente per una visita e per rassicurare i residenti. Purtroppo, quella sera il sindaco non si è mai fatto vedere. “Siamo cittadini di serie B?”, si chiedono i residenti, ricordando che da decenni pagano l’affitto al Comune senza mai ricevere un riscontro in termini di manutenzione e miglioramento delle condizioni abitative.

Il disagio non è solo di natura strutturale, ma anche psicologica, poiché i residenti si sentono abbandonati dalle istituzioni. La mancanza di risposte concrete e tempestive alimenta un crescente malcontento, e la richiesta di intervento urgente si fa sempre più pressante. La palazzina, che rappresenta una delle tante abitazioni pubbliche della città, sta diventando un simbolo di inefficienza e disinteresse da parte delle autorità locali.

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Corte Penale Internazionale, mandati d’arresto per Netanyahu e Gallant

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La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, per l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e il comandante dell’ala militare di Hamas, Mohammed Deif. Secondo una dichiarazione pubblicata oggi, la corte dell’Aja ha emesso all’unanimità due decisioni che respingono i ricorsi dello Stato ebraico in merito alla giurisdizione del tribunale “sulla situazione nello Stato di Palestina in generale e sui cittadini israeliani in particolare” e sulla richiesta di Tel Aviv “di interrompere qualsiasi procedimento davanti alla Corte nella situazione in questione, compreso l’esame delle richieste di mandato d’arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, presentate dalla Procura il 20 maggio 2024”.

A settembre Il procuratore della Corte penale internazionale (CPI), Karim Khan, aveva richiesto “con la massima urgenza” mandati d’arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e i leader di Hamas, Yahya Sinwar e Mohammed Deif. Questa richiesta è motivata dal deterioramento della situazione in Palestina e dai crimini di guerra e contro l’umanità documentati nelle precedenti istanze di arresto presentate a maggio. Khan ha anche chiesto di rimuovere Ismail Haniyeh dalla lista, essendo stato ucciso a luglio.

– Foto IPA Agency –

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Attualità

Ucraina, Putin “Ora il conflitto ha un carattere globale”

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ADN24

Con gli attacchi missilistici in Russia, il conflitto in Ucraina ha assunto un “carattere globale”. Così il presidente russo Vladimir Putin in un discorso televisivo sulla guerra in Ucraina.
Per Putin la Russia “ha il diritto” di colpire i Paesi che hanno fornito le armi che Kiev usa contro Mosca.
“Proseguendo l’escalation del conflitto provocato dall’Occidente in Ucraina, gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO avevano annunciato che avrebbero concesso il permesso di utilizzare i loro sistemi d’arma di precisione a lungo raggio sul territorio della Federazione Russa – ha spiegato Putin -. Gli esperti sanno bene, e la parte russa lo ha più volte sottolineato, che è impossibile utilizzare tali armi senza la partecipazione diretta di specialisti militari dei paesi che le producono. Il 19 novembre, sei missili tattici operativi ATACMS di fabbricazione statunitense e il 21 novembre, durante un attacco missilistico combinato dei sistemi Storm Shadow di fabbricazione britannica e HIMARS di fabbricazione statunitense, hanno colpito obiettivi militari sul territorio della Federazione Russa – nel Regioni di Bryansk e Kursk. Da quel momento in poi, come abbiamo più volte sottolineato in precedenza, il conflitto regionale in Ucraina provocato dall’Occidente ha acquisito elementi di carattere globale. I nostri sistemi di difesa aerea hanno respinto questi attacchi. Di conseguenza, gli obiettivi ovviamente fissati dal nemico non sono stati raggiunti”.

“Stiamo testando il sistema missilistico Oreshnik in condizioni di combattimento in risposta alle azioni aggressive dei paesi NATO nei confronti della Russia. La questione dell’ulteriore dispiegamento di missili a medio e corto raggio sarà decisa da noi in base alle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti – ha detto ancora il presidente russo -. Determineremo gli obiettivi da distruggere durante ulteriori test dei nostri nuovi sistemi missilistici sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa. Riteniamo di avere il diritto di usare le nostre armi contro obiettivi militari di quei paesi che consentono l’uso delle loro armi contro i nostri obiettivi e, in caso di escalation di azioni aggressive, risponderemo con la stessa decisione e allo stesso modo”.

– Foto IPA Agency –

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Attualità

Berrettini-Sinner trascinano Italia in semifinale di Davis

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ADN24

MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Un doppio inedito trascina l’Italia in semifinale a Malaga. Una coppia strepitosa, quella formata da Matteo Berrettini e Jannik Sinner, ha battuto in due set, 6-4 7-5, Maximo Gonzalez e Andres Molteni, nel doppio decisivo tra Italia e Argentina del quarto di finale di Coppa Davis in corso sul veloce del “Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena” di Malaga. L’Italia batte, così, l’Argentina 2-1 e approda in semifinale dove affronterà l’Australia. Prima, infatti, Jannik Sinner aveva sconfitto 6-2 6-1, in un’ora e 12 minuti, Sebastian Baez, mentre nel primo singolare Lorenzo Musetti era stato
battuto dall’argentino Francisco Cerundolo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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