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Cronaca

Catania | Due giovani arrestati per detenzione di droga ai fini di spaccio

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Nella notte tra sabato e domenica, due giovani catanesi di 18 anni sono stati arrestati dalla Polizia di Stato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I due, uno dei quali con precedenti penali per lo stesso reato, sono stati fermati dopo aver tentato di fuggire con un centinaio di dosi di droga addosso, tra marijuana e cocaina.

L’episodio è avvenuto durante i servizi di pattugliamento notturno da parte della Squadra Volanti della Questura di Catania. Intorno alle 4.30, gli agenti hanno notato i due giovani, entrambi con delle buste in mano, nei pressi di via Capo Passero, una zona nota per essere un punto caldo dello spaccio. Al vedere la Polizia, i ragazzi hanno cercato di allontanarsi velocemente, rifugiandosi in un edificio. Questo comportamento ha suscitato sospetti tra gli agenti, che hanno quindi deciso di monitorare la situazione da lontano.

Pochi minuti dopo, i giovani sono usciti dall’edificio e, notato il controllo delle forze dell’ordine, hanno tentato un’altra fuga. Il tempestivo intervento della Polizia ha permesso di fermarli e procedere con una perquisizione, che ha rivelato il contenuto delle loro buste: circa 100 dosi di droga, confezionate e pronte per essere distribuite. Tra i vari involucri, c’erano sia marijuana che cocaina, oltre a una radio ricetrasmittente, probabilmente utilizzata per comunicare con le vedette della zona e avvisare dell’arrivo delle forze dell’ordine.

La droga è stata sequestrata e i due giovani sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio, concludendo un’operazione che conferma l’impegno della Polizia di Stato nella lotta contro il traffico di stupefacenti nella città di Catania. I due ragazzi sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa delle decisioni legali riguardanti il loro caso.

Cronaca

Controlli intensificati a Napoli contro la violenza giovanile e le infrazioni stradali: oltre 3.200 sanzioni nel 2024

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Su direttiva del Prefetto di Napoli, Dr. Michele Di Bari, e a seguito di un confronto con il Sindaco di Napoli sulla strategia per contrastare la violenza giovanile, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno intensificato i controlli economici e di sicurezza sul territorio. L’obiettivo è monitorare le aree più frequentate dai giovani, con particolare attenzione alla guida imprudente e alla circolazione di veicoli senza le necessarie autorizzazioni.

Nel corso delle ultime due settimane, sono stati effettuati 712 controlli su motoveicoli e 747 identificazioni di persone nelle zone a maggiore affluenza. Durante queste operazioni, i finanzieri hanno elevato 52 infrazioni al Codice della Strada, per reati come guida senza patente, mancanza di assicurazione, revisione scaduta dei mezzi, oltre a comportamenti irresponsabili come l’uso del cellulare alla guida e la mancanza del casco.

Un caso particolare ha visto un rider sanzionato per guida senza patente e senza copertura assicurativa mentre trasportava cibo a domicilio. Inoltre, sono stati sequestrati 16 scooter in seguito a irregolarità riscontrate durante i controlli.

Le attività di vigilanza hanno portato anche a tre denunce all’Autorità Giudiziaria per altrettanti conducenti recidivi nella guida senza patente. I controlli hanno interessato anche autoveicoli, con 108 sanzioni amministrative elevate e 6 mezzi sottoposti a sequestro.

Dal inizio dell’anno, i Reparti del Comando Provinciale di Napoli hanno elevato oltre 3.200 verbali per violazioni al Codice della Strada. Più di 2.800 sanzioni sono già state saldate, con un incasso che ha superato i 450.000 euro, a beneficio delle casse pubbliche.

Con queste operazioni, la Guardia di Finanza di Napoli continua a svolgere un ruolo fondamentale nella sicurezza del territorio e nella lotta contro comportamenti pericolosi e irregolarità che minano la sicurezza stradale.

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Cronaca

Violava il divieto di avvicinamento: arrestato un 48enne evaso dai domiciliari

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Un uomo di 48 anni, residente in provincia di Trento, è stato arrestato dai carabinieri di Malè e del nucleo radiomobile della compagnia di Cles, dopo aver violato più volte il divieto di avvicinamento alla moglie, disposto dall’autorità giudiziaria per tutelare la famiglia vittima di maltrattamenti. Il provvedimento, che gli impediva di avvicinarsi alla donna, era stato emesso per proteggere il nucleo familiare, ma l’uomo aveva ignorato ripetutamente le disposizioni.

In precedenza, l’uomo era finito in carcere e successivamente agli arresti domiciliari, da cui era evaso circa un anno fa. Nonostante fosse sottoposto a misure restrittive, aveva fatto ritorno nella zona, dove è stato rintracciato dai carabinieri mentre percorreva strade secondarie della Val di Sole.

I militari hanno eseguito il provvedimento di cattura e lo hanno arrestato, riportandolo in custodia. L’uomo dovrà ora rispondere delle violazioni delle misure cautelari e dei maltrattamenti precedentemente commessi. L’intervento dei carabinieri ha permesso di mettere fine a un periodo di evasione e di tutelare ulteriormente la vittima e i familiari coinvolti.

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Cronaca

Scoperto un deposito di ordigni a Pozzuoli: arrestato un 24enne per detenzione illegale di materiale esplodente

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Dopo le “bombe scudetto”, la “Kvara” e il “pallone di Maradona”, arriva a Napoli un’altra notizia shock legata al nome di un campione, ma questa volta non si parla di calcio. I carabinieri hanno infatti scoperto, durante un blitz a Pozzuoli, un ingente quantitativo di materiale esplodente. Nell’appartamento di un 24enne incensurato del posto, sono stati rinvenuti ben 486 ordigni illegali, con un peso complessivo di circa 50 chili.

L’individuo, arrestato con l’accusa di detenzione illegale di materiale esplodente, custodiva le bombe, le quali, secondo le prime indagini, avrebbero potuto essere utilizzate per scopi illeciti. L’operazione, avvenuta in seguito a specifiche indagini, ha scongiurato potenziali pericoli per la sicurezza pubblica.

Il 24enne è stato portato in carcere, mentre le forze dell’ordine continuano a indagare per determinare le origini e i destinatari di questi ordigni. Il sequestro di tali esplosivi dimostra l’efficacia del controllo del territorio e l’impegno delle autorità nel contrastare il traffico e la detenzione illegale di armi e materiale pericoloso.

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