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Cronaca

Lamezia Terme e provincia, isolamento dopo il maltempo: urgono fondi per ripristinare la viabilità

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Dopo quasi due settimane dall’ondata di maltempo che ha investito l’area di Lamezia Terme, i collegamenti stradali principali del comprensorio rimangono bloccati, lasciando i centri di San Pietro a Maida, Maida e Jacurso in una condizione di parziale isolamento. Le piogge intense hanno danneggiato pesantemente le infrastrutture, e i collegamenti tra i paesi della zona e con Lamezia Terme sono interrotti. Questo blocco delle vie di comunicazione principali costringe gli abitanti e le attività commerciali a utilizzare strade secondarie, con tempi di percorrenza più lunghi e problematiche logistiche notevoli, specialmente per il passaggio di mezzi pesanti come autobus e camion.

Le autorità locali stanno facendo pressione per ottenere nuovi fondi, poiché i circa 300.000 euro stanziati dalla Provincia di Catanzaro per interventi di emergenza non bastano a ristabilire la viabilità in modo adeguato. Finora, queste risorse sono state impiegate principalmente per liberare le strade dai detriti e per interventi di riparazione minima del manto stradale. Tuttavia, per un ripristino completo delle infrastrutture, i fondi locali risultano insufficienti. Per questo motivo, si attende un riconoscimento formale dello stato di calamità naturale da parte del Governo, che consentirebbe l’accesso a ulteriori risorse finanziarie per interventi più significativi.

Le conseguenze di questa situazione colpiscono profondamente l’intera area, mettendo in difficoltà non solo le comunità dei paesi più colpiti, ma anche quelle dei comuni limitrofi. La mancanza di percorsi stradali sicuri e rapidi rende difficile il trasporto di persone e merci. In particolare, il disagio è avvertito dalle aziende di trasporto pubblico, costrette a deviare gli autobus con studenti e pendolari su strade meno adeguate, e dai mezzi di rifornimento che servono negozi e altre attività economiche. L’isolamento forzato incide gravemente sulle famiglie e sugli operatori commerciali locali, compromettendo la continuità lavorativa e l’accesso ai beni essenziali.

I sindaci dei comuni interessati, insieme alle istituzioni provinciali e regionali, continuano a confrontarsi con la Prefettura e altri enti, ma la situazione resta complessa e il rischio di un ulteriore deterioramento della viabilità è alto. Con l’arrivo delle piogge stagionali, il comprensorio rischia di trovarsi in una condizione ancora più critica.

Cronaca

Controlli intensificati a Napoli contro la violenza giovanile e le infrazioni stradali: oltre 3.200 sanzioni nel 2024

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Su direttiva del Prefetto di Napoli, Dr. Michele Di Bari, e a seguito di un confronto con il Sindaco di Napoli sulla strategia per contrastare la violenza giovanile, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno intensificato i controlli economici e di sicurezza sul territorio. L’obiettivo è monitorare le aree più frequentate dai giovani, con particolare attenzione alla guida imprudente e alla circolazione di veicoli senza le necessarie autorizzazioni.

Nel corso delle ultime due settimane, sono stati effettuati 712 controlli su motoveicoli e 747 identificazioni di persone nelle zone a maggiore affluenza. Durante queste operazioni, i finanzieri hanno elevato 52 infrazioni al Codice della Strada, per reati come guida senza patente, mancanza di assicurazione, revisione scaduta dei mezzi, oltre a comportamenti irresponsabili come l’uso del cellulare alla guida e la mancanza del casco.

Un caso particolare ha visto un rider sanzionato per guida senza patente e senza copertura assicurativa mentre trasportava cibo a domicilio. Inoltre, sono stati sequestrati 16 scooter in seguito a irregolarità riscontrate durante i controlli.

Le attività di vigilanza hanno portato anche a tre denunce all’Autorità Giudiziaria per altrettanti conducenti recidivi nella guida senza patente. I controlli hanno interessato anche autoveicoli, con 108 sanzioni amministrative elevate e 6 mezzi sottoposti a sequestro.

Dal inizio dell’anno, i Reparti del Comando Provinciale di Napoli hanno elevato oltre 3.200 verbali per violazioni al Codice della Strada. Più di 2.800 sanzioni sono già state saldate, con un incasso che ha superato i 450.000 euro, a beneficio delle casse pubbliche.

Con queste operazioni, la Guardia di Finanza di Napoli continua a svolgere un ruolo fondamentale nella sicurezza del territorio e nella lotta contro comportamenti pericolosi e irregolarità che minano la sicurezza stradale.

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Cronaca

Violava il divieto di avvicinamento: arrestato un 48enne evaso dai domiciliari

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Un uomo di 48 anni, residente in provincia di Trento, è stato arrestato dai carabinieri di Malè e del nucleo radiomobile della compagnia di Cles, dopo aver violato più volte il divieto di avvicinamento alla moglie, disposto dall’autorità giudiziaria per tutelare la famiglia vittima di maltrattamenti. Il provvedimento, che gli impediva di avvicinarsi alla donna, era stato emesso per proteggere il nucleo familiare, ma l’uomo aveva ignorato ripetutamente le disposizioni.

In precedenza, l’uomo era finito in carcere e successivamente agli arresti domiciliari, da cui era evaso circa un anno fa. Nonostante fosse sottoposto a misure restrittive, aveva fatto ritorno nella zona, dove è stato rintracciato dai carabinieri mentre percorreva strade secondarie della Val di Sole.

I militari hanno eseguito il provvedimento di cattura e lo hanno arrestato, riportandolo in custodia. L’uomo dovrà ora rispondere delle violazioni delle misure cautelari e dei maltrattamenti precedentemente commessi. L’intervento dei carabinieri ha permesso di mettere fine a un periodo di evasione e di tutelare ulteriormente la vittima e i familiari coinvolti.

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Scoperto un deposito di ordigni a Pozzuoli: arrestato un 24enne per detenzione illegale di materiale esplodente

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Dopo le “bombe scudetto”, la “Kvara” e il “pallone di Maradona”, arriva a Napoli un’altra notizia shock legata al nome di un campione, ma questa volta non si parla di calcio. I carabinieri hanno infatti scoperto, durante un blitz a Pozzuoli, un ingente quantitativo di materiale esplodente. Nell’appartamento di un 24enne incensurato del posto, sono stati rinvenuti ben 486 ordigni illegali, con un peso complessivo di circa 50 chili.

L’individuo, arrestato con l’accusa di detenzione illegale di materiale esplodente, custodiva le bombe, le quali, secondo le prime indagini, avrebbero potuto essere utilizzate per scopi illeciti. L’operazione, avvenuta in seguito a specifiche indagini, ha scongiurato potenziali pericoli per la sicurezza pubblica.

Il 24enne è stato portato in carcere, mentre le forze dell’ordine continuano a indagare per determinare le origini e i destinatari di questi ordigni. Il sequestro di tali esplosivi dimostra l’efficacia del controllo del territorio e l’impegno delle autorità nel contrastare il traffico e la detenzione illegale di armi e materiale pericoloso.

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