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Cronaca

Montecassiano (MC) | Incendio in un appartamento: intervento dei vigili del fuoco

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Un incendio ha colpito un appartamento a Montecassiano, nella zona di Piazza XX Settembre, intorno alle 11 del mattino. Il rogo si è sviluppato all’interno della cucina di un’abitazione situata al piano terra di una palazzina di due piani. La squadra dei vigili del fuoco di Macerata è prontamente intervenuta sul posto con due autobotti e l’autoscala, per domare le fiamme e garantire la sicurezza dell’edificio.

Gli operatori dei vigili del fuoco hanno lavorato per estinguere il fuoco e mettere in sicurezza l’abitazione, che al momento non è più utilizzabile. Fortunatamente, non sono stati segnalati feriti. Tuttavia, l’incendio ha causato danni significativi, rendendo l’appartamento inagibile. I pompieri, dopo aver contenuto il rogo, hanno proseguito con le operazioni di verifica per escludere rischi ulteriori.

Le cause che hanno scatenato l’incendio sono ancora in fase di accertamento. La rapidità dell’intervento dei vigili del fuoco ha evitato che il fuoco si propagasse ad altre parti dell’edificio o ad altri appartamenti. L’incidente ha comunque causato apprensione tra i residenti della zona, ma le forze dell’ordine hanno gestito la situazione in modo efficace, garantendo la sicurezza e limitando i disagi per la comunità.

Cronaca

Pavia | Fallimento Moreschi: sequestrate oltre 11.500 paia di scarpe e 1000 tomaie contraffatte

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La Guardia di Finanza di Vigevano, su disposizione della Procura della Repubblica di Pavia, ha eseguito un’importante operazione contro la contraffazione del noto marchio di calzature Moreschi, sequestrando oltre 11.500 paia di scarpe e circa 1000 tomaie, pronte per essere messe sul mercato.

L’intervento, scaturito da un decreto di perquisizione e sequestro, ha coinvolto sei aziende dislocate in diverse regioni italiane, tra cui Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Gli accertamenti condotti dagli inquirenti hanno evidenziato che i calzaturifici coinvolti avevano prodotto o stavano per produrre beni recanti il marchio Moreschi, destinati a essere venduti illegalmente all’estero, grazie anche a una logistica che prevedeva il coinvolgimento di una sede in Svizzera.

Al momento, il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, e le responsabilità degli autori dei reati verranno definite solo con una sentenza irrevocabile. Questa operazione si inserisce in un più ampio quadro di attività della Guardia di Finanza contro la contraffazione e la tutela della proprietà intellettuale.

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Cronaca

Trento | Arresto per spaccio di cocaina: giovane moldavo fermato dalla polizia

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La Polizia di Stato di Trento ha portato avanti un’importante operazione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, arrestando nella notte tra il 7 e l’8 novembre un 26enne di origini moldave, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona. L’uomo è stato fermato mentre si trovava a bordo di un’auto con altre quattro persone, tutte con precedenti penali.

L’intervento è stato effettuato nei pressi di Piazza Venezia, dove gli agenti della Squadra Volante, durante i normali controlli del territorio, hanno notato un comportamento sospetto da parte del giovane. Alla vista degli agenti, infatti, il moldavo ha cercato di nascondere una busta trasparente sotto il sedile, contenente circa 20 grammi di cocaina.

Successivamente, durante la perquisizione dell’auto, sono stati rinvenuti un bilancino di precisione e una somma di 995 euro in contante, verosimilmente frutto dell’attività di spaccio. Gli agenti hanno esteso la perquisizione all’abitazione dell’individuo, dove sono stati trovati ulteriori 25 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento, come buste in cellophane.

Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Dopo essere stato portato davanti al giudice per l’udienza di direttissima, l’arresto è stato convalidato e nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’operazione evidenzia ancora una volta l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al narcotraffico e nella tutela della sicurezza cittadina.

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Cronaca

Venezia | Sequestro di beni e denaro per oltre 1,2 milioni di euro a un pluripregiudicato

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Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Venezia ha portato al sequestro di beni e denaro per un valore di oltre 1,2 milioni di euro, a carico di un trentasettenne noto per una lunga serie di attività illecite. Il provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Venezia, è il frutto di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia, che ha coinvolto il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della città lagunare.

Il soggetto in questione, un pluripregiudicato dedito alla commissione di truffe e frodi, aveva accumulato illecitamente ricchezze attraverso raggiri nei confronti di ignari clienti. Il suo modus operandi si concentrava principalmente sulla vendita di auto di lusso mai consegnate o, nel migliore dei casi, consegnate con caratteristiche contraffatte. Tramite concessionarie intestate a terzi e manovre evasive degli obblighi fiscali, il trentasettenne riusciva a incassare ingenti somme di denaro, sotto forma di caparre per acquisti mai concretizzati.

L’indagine ha rivelato che il soggetto aveva tentato di schermare il proprio patrimonio, intestando beni a “teste di legno”, ovvero persone fittizie, per eludere i controlli delle autorità. Tuttavia, grazie alla capillare attività investigativa condotta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Venezia, sono stati individuati beni per un totale di oltre 1,2 milioni di euro, tra cui sette immobili nelle province di Venezia, Pordenone e Sassari, nonché somme di denaro depositate su conti correnti personali e societari.

Tra gli immobili sequestrati, figura un appartamento situato nella prestigiosa località della Costa Smeralda. A seguito del sequestro, i beni sono stati affidati alla gestione di un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Venezia.

L’operazione evidenzia l’impegno della Procura di Venezia e della Guardia di Finanza nel contrastare il fenomeno delle attività criminali legate alla truffa e al reimpiego dei proventi illeciti. In particolare, il sequestro di prevenzione rientra nell’ambito delle strategie di aggressione patrimoniale previste dal Codice Antimafia, che mira a disincentivare la proliferazione di attività criminali mediante il colpire il patrimonio accumulato con illeciti.

Questa operazione testimonia l’efficacia delle indagini patrimoniali e il continuo impegno delle forze dell’ordine nel contrastare i reati economici, tutelando così i cittadini e il sistema economico.

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