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Cronaca

GdF e Dogana devolvono 45.000 capi di abbigliamento e scarpe sequestrati in beneficenza

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Nel quadro delle attività di controllo e contrasto alla contraffazione, la Guardia di Finanza di Bari, insieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha deciso di devolvere in beneficenza oltre 45.000 capi di abbigliamento e scarpe sequestrati durante i controlli doganali. I prodotti, che includevano più di 38.000 capi di abbigliamento e 8.000 scarpe sportive, erano illecitamente destinati al mercato, in violazione dei diritti di proprietà intellettuale.

L’operazione, che ha riguardato prodotti trasportati principalmente da container provenienti dalla Turchia e da un autoarticolato proveniente dalla Grecia, ha portato alla scoperta di merce contraffatta, inclusi marchi celebri come “Skechers”, “New Balance” e “Converse”. Gli oggetti sequestrati, tra cui capi di abbigliamento e scarpe, erano pronti per essere immessi sul mercato come riproduzioni illecite di modelli registrati, spesso utilizzati come “carico di copertura” per altre merci.

La merce sequestrata, una volta verificata dai funzionari doganali e dai Finanzieri, è stata destinata a diverse associazioni e enti benefici operanti sia sul territorio pugliese e nazionale, che in alcune aree internazionali, come i Paesi Balcanici e il Nord Africa. In particolare, parte dei capi è stata inviata anche in supporto delle popolazioni coinvolte nel conflitto israelo-palestinese, grazie alla collaborazione con la Caritas dell’Ordinariato militare per l’Italia.

Questa iniziativa riflette l’impegno delle forze dell’ordine e delle autorità doganali non solo nella lotta contro la contraffazione, ma anche nel promuovere la solidarietà attraverso il riutilizzo di beni sequestrati a favore delle persone più bisognose, dimostrando così il valore sociale delle loro operazioni.

Cronaca

Trento | Arresto per spaccio di cocaina: giovane moldavo fermato dalla polizia

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La Polizia di Stato di Trento ha portato avanti un’importante operazione di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, arrestando nella notte tra il 7 e l’8 novembre un 26enne di origini moldave, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona. L’uomo è stato fermato mentre si trovava a bordo di un’auto con altre quattro persone, tutte con precedenti penali.

L’intervento è stato effettuato nei pressi di Piazza Venezia, dove gli agenti della Squadra Volante, durante i normali controlli del territorio, hanno notato un comportamento sospetto da parte del giovane. Alla vista degli agenti, infatti, il moldavo ha cercato di nascondere una busta trasparente sotto il sedile, contenente circa 20 grammi di cocaina.

Successivamente, durante la perquisizione dell’auto, sono stati rinvenuti un bilancino di precisione e una somma di 995 euro in contante, verosimilmente frutto dell’attività di spaccio. Gli agenti hanno esteso la perquisizione all’abitazione dell’individuo, dove sono stati trovati ulteriori 25 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento, come buste in cellophane.

Il giovane è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Dopo essere stato portato davanti al giudice per l’udienza di direttissima, l’arresto è stato convalidato e nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’operazione evidenzia ancora una volta l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto al narcotraffico e nella tutela della sicurezza cittadina.

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Cronaca

Venezia | Sequestro di beni e denaro per oltre 1,2 milioni di euro a un pluripregiudicato

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Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Venezia ha portato al sequestro di beni e denaro per un valore di oltre 1,2 milioni di euro, a carico di un trentasettenne noto per una lunga serie di attività illecite. Il provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Venezia, è il frutto di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia, che ha coinvolto il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della città lagunare.

Il soggetto in questione, un pluripregiudicato dedito alla commissione di truffe e frodi, aveva accumulato illecitamente ricchezze attraverso raggiri nei confronti di ignari clienti. Il suo modus operandi si concentrava principalmente sulla vendita di auto di lusso mai consegnate o, nel migliore dei casi, consegnate con caratteristiche contraffatte. Tramite concessionarie intestate a terzi e manovre evasive degli obblighi fiscali, il trentasettenne riusciva a incassare ingenti somme di denaro, sotto forma di caparre per acquisti mai concretizzati.

L’indagine ha rivelato che il soggetto aveva tentato di schermare il proprio patrimonio, intestando beni a “teste di legno”, ovvero persone fittizie, per eludere i controlli delle autorità. Tuttavia, grazie alla capillare attività investigativa condotta dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Venezia, sono stati individuati beni per un totale di oltre 1,2 milioni di euro, tra cui sette immobili nelle province di Venezia, Pordenone e Sassari, nonché somme di denaro depositate su conti correnti personali e societari.

Tra gli immobili sequestrati, figura un appartamento situato nella prestigiosa località della Costa Smeralda. A seguito del sequestro, i beni sono stati affidati alla gestione di un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Venezia.

L’operazione evidenzia l’impegno della Procura di Venezia e della Guardia di Finanza nel contrastare il fenomeno delle attività criminali legate alla truffa e al reimpiego dei proventi illeciti. In particolare, il sequestro di prevenzione rientra nell’ambito delle strategie di aggressione patrimoniale previste dal Codice Antimafia, che mira a disincentivare la proliferazione di attività criminali mediante il colpire il patrimonio accumulato con illeciti.

Questa operazione testimonia l’efficacia delle indagini patrimoniali e il continuo impegno delle forze dell’ordine nel contrastare i reati economici, tutelando così i cittadini e il sistema economico.

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Cronaca

Padova | Scoperta discarica abusiva a Borgoricco: un denunciato per gestione illecita di rifiuti

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Le operazioni di monitoraggio ambientale da parte della Guardia di Finanza di Padova hanno portato alla scoperta e al sequestro di un’area di circa 2.000 metri quadrati nel comune di Borgoricco, adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali, alcuni dei quali pericolosi. L’area, individuata grazie all’ausilio di un elicottero e di un sofisticato sistema di videoripresa, conteneva ingenti quantità di rifiuti tra cui amianto, oli esausti, elettrodomestici e veicoli fuori uso.

Le operazioni di controllo, condotte dalla Compagnia di Cittadella in collaborazione con il Reparto Operativo Aeronavale del Corpo e con il supporto tecnico dell’ARPAV di Padova, hanno permesso di accertare che l’attività di gestione dei rifiuti avveniva senza alcuna autorizzazione e senza iscrizione al Catasto Nazionale dei Rifiuti, violando così la normativa ambientale vigente.

L’abbandono di questi materiali, che rappresentano un pericolo per la salute pubblica, ha portato al sequestro dell’intera area e alla denuncia di un soggetto per il reato di gestione illecita di rifiuti, in violazione delle leggi previste dal Testo Unico Ambientale. L’indagine, tuttora in corso, ha come obiettivo il contrasto agli illeciti ambientali, a tutela della salute dei cittadini e del territorio.

L’operazione evidenzia l’impegno costante delle forze di polizia, in particolare della Guardia di Finanza, nella lotta contro i crimini ambientali e la protezione dell’ambiente, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio e l’individuazione di situazioni illecite.

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