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Wi-Fi 7: la rivoluzione della connettività secondo avm

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Il Wi-Fi ha trasformato il modo in cui ci connettiamo a Internet, con oltre il 50% del traffico globale che oggi passa tramite connessioni wireless. Con il passare degli anni, la tecnologia ha fatto significativi progressi, e ora siamo pronti a fare un altro passo in avanti con il Wi-Fi 7. Questo nuovo standard promette velocità straordinarie fino a 46 Gbps, aprendo la strada a esperienze digitali ancora più immersive, come lo streaming video in 8K e la realtà virtuale.

AVM, nota per la sua attenzione alle innovazioni nel settore delle reti domestiche, ha già lanciato nuovi dispositivi FRITZ!Box compatibili con il Wi-Fi 7, in grado di sfruttarne appieno le potenzialità. Tra questi, il FRITZ!Box 5690 Pro si distingue per la sua capacità di ridurre al minimo la latenza, migliorare la velocità e gestire un numero maggiore di dispositivi connessi simultaneamente. La presenza della banda a 6 GHz, inoltre, garantisce prestazioni eccezionali anche in scenari con molteplici utenti o attività online intensive.

Inoltre, grazie alla compatibilità con Zigbee, i dispositivi FRITZ!Box si integrano perfettamente con le soluzioni di smart home, permettendo un controllo facile e centralizzato di dispositivi come luci, termostati e sensori.

Questi nuovi router sono pensati per adattarsi a diverse tipologie di connessione, inclusi i sistemi in fibra ottica e DSL, garantendo flessibilità e prestazioni elevate per tutti gli utenti. Con il Wi-Fi 7, AVM si prepara a rivoluzionare la connettività domestica, offrendo soluzioni adatte alle esigenze moderne di velocità, affidabilità e innovazione.

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Australia propone divieto ai minori di 16 anni i social media

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L’Australia sta preparando una legge che vieterebbe ai minori di 16 anni l’accesso ai social media, una proposta che sta suscitando dibattito sia tra i genitori che tra le piattaforme digitali. Il primo ministro Anthony Albanese ha chiarito che la legge non permetterà alcuna eccezione, nemmeno con il consenso dei genitori, e riguarderà anche i profili già esistenti.

Questa normativa, che dovrebbe entrare in vigore tra un anno, obbligherà i social network, come Facebook, Instagram, TikTok, YouTube e X (ex Twitter), a implementare misure per impedire l’accesso ai minori. L’agenzia governativa eSafety Commissioner avrà il compito di monitorare l’adozione di queste politiche e potrà applicare multe alle aziende che non si adeguano.

Sebbene Meta abbia annunciato di rispettare le nuove restrizioni, ha espresso perplessità sulla modalità di implementazione delle protezioni. Alcuni critici, come il Digital Industry Group, ritengono che una simile decisione sia troppo rigida e non tenga conto delle sfide tecnologiche attuali. In confronto, altri paesi come la Francia e gli Stati Uniti hanno introdotto limiti di età meno severi, con possibili eccezioni o la possibilità di accedere ai social media con il consenso dei genitori.

Il governo australiano punta a proteggere i giovani dai rischi online, ma si trova a fronteggiare il delicato equilibrio tra sicurezza e il bisogno di connessione sociale che molti adolescenti trovano nelle piattaforme digitali. La proposta solleva interrogativi sulla sua efficacia e su come la realtà digitale debba evolversi in un contesto in cui gli adolescenti sono sempre più presenti online.

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Meta sviluppa un motore di ricerca per il suo Chatbot AI

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Meta sta progettando un motore di ricerca indipendente da Google e Microsoft per il suo chatbot AI, utilizzato su piattaforme come Facebook, WhatsApp e Instagram. Questa iniziativa nasce dal desiderio di migliorare l’autosufficienza del chatbot, attualmente supportato dai motori di ricerca di Google e Bing, per rispondere meglio alle esigenze degli utenti.

Secondo quanto riportato da The Information, Meta sta lavorando su un sistema di ricerca interno che permetterà al suo assistente virtuale di rispondere alle richieste senza dipendere da fonti esterne. Il progetto, avviato circa otto mesi fa, è guidato da Xueyuan Su, Engineering Manager di Meta, e prevede la creazione di un database di informazioni che arricchirà le capacità del chatbot. In questo contesto, Meta ha anche introdotto l’utilizzo di un web crawler per raccogliere dati utili all’addestramento dei suoi modelli AI e al miglioramento dei suoi prodotti.

Un altro passo significativo è la collaborazione con Reuters, annunciata nel mese di ottobre, che permetterà al chatbot di rispondere a domande relative alle notizie con riassunti e link ai contenuti dell’agenzia. Questo sviluppo, sebbene iniziato per migliorare l’esperienza dell’utente in ambito informativo, potrebbe ampliare il raggio d’azione del chatbot anche in altri settori, contribuendo a un utilizzo più autonomo e versatile dell’intelligenza artificiale in ambito quotidiano.

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Claude 3.5 Sonnet ora analizza anche i pdf, inclusi grafici e immagini

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Claude 3.5 Sonnet, il chatbot sviluppato dalla startup Anthropic, ha appena ricevuto un aggiornamento che lo rende ancora più potente nell’analisi dei documenti PDF. La nuova funzionalità permette al chatbot di comprendere non solo il testo contenuto nei PDF, ma anche gli elementi visivi come immagini, diagrammi e grafici, un’aggiunta fondamentale per chi lavora con documenti complessi.

Questo miglioramento, introdotto nella versione 20241022 di Claude 3.5 Sonnet, rende il sistema particolarmente utile per le aziende che necessitano di analizzare rapidamente documenti complessi come report di vendita, materiali di marketing o altri file aziendali. Con la possibilità di esaminare anche il contenuto visivo, l’assistente AI diventa uno strumento ancora più versatile per attività come la generazione di report, traduzioni e sintesi.

Al momento disponibile in versione beta, questa funzionalità supporta documenti PDF multipagina, con alcune limitazioni: la dimensione massima dei file non deve superare i 32MB e i 100 pagine, e i documenti non devono essere protetti da password o crittografia. Per garantire un corretto utilizzo, Anthropic ha fornito linee guida dettagliate, come la necessità di usare caratteri standard e garantire che il testo sia leggibile, mentre la numerazione delle pagine deve essere conforme a quella mostrata nel visualizzatore PDF.

In futuro, questa funzione sarà disponibile anche su piattaforme come Amazon Bedrock e Google Vertex AI, ampliando ulteriormente le possibilità d’uso per i professionisti e le aziende.

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