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Cronaca

Treviso | Due denunciati per furto in quartiere Fiera e Sant’Antonino

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Nel corso di una serie di operazioni di controllo intensificato nel comune di Treviso, la Polizia di Stato ha arrestato due persone per furto aggravato. L’intervento è stato il risultato di un piano messo in atto dal Questore di Treviso, volto a contrastare i reati predatori in zone commerciali.

La notte tra mercoledì e giovedì, gli agenti delle Volanti hanno sorpreso un giovane di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine, mentre tentava di forzare l’ingresso di un negozio in viale IV Novembre, nel quartiere Fiera. Il giovane, che aveva con sé un bastone di legno, non è riuscito a entrare nell’esercizio commerciale grazie all’intervento tempestivo degli agenti, che lo hanno denunciato per tentato furto aggravato.

Il giorno seguente, un altro intervento ha portato alla denuncia di un uomo di 56 anni, già con precedenti penali per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato fermato dopo aver rubato alcuni prodotti in un supermercato nel quartiere di Sant’Antonino. Nonostante il suo tentativo di fuggire, è stato fermato poco dopo da un equipaggio della Polizia mentre cercava di salire su un treno direzione stazione ferroviaria. La merce rubata è stata restituita al supermercato e l’uomo denunciato per furto aggravato.

Questi episodi dimostrano l’efficacia dei controlli intensificati, che mirano a garantire la sicurezza nelle aree commerciali e a prevenire i crimini predatori.

Cronaca

Trieste | Arrestati due spacciatori: scoperta un’organizzazione che riforniva giovani

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A Trieste, il 19 ottobre, sono stati arrestati due uomini, un 34enne indiano e un 18enne pakistano, accusati di traffico di stupefacenti. Gli arresti sono il risultato di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura, sotto la direzione della Procura della Repubblica, che ha permesso di smantellare una rete di spaccio attiva da diversi mesi.

I due arrestati gestivano un traffico di droga ben strutturato, con un’organizzazione che riforniva soprattutto giovani, tra cui anche minorenni. Le indagini, che hanno incluso pedinamenti, accertamenti tecnici e attività su strada, hanno rivelato che il 34enne, titolare di un’attività commerciale nel centro di Trieste, era il punto di riferimento per gli acquirenti. L’altro uomo, il 18enne, si occupava delle consegne.

Durante una perquisizione, gli agenti hanno trovato 800 grammi di hashish e una somma considerevole di denaro. I due sono stati arrestati in flagranza di reato e portati nel carcere di Trieste, dove sono a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Cronaca

Varese | Arrestati gli ultras coinvolti negli scontri a Trieste durante la partita di basket

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Un’importante operazione di polizia ha portato all’arresto di sei ultras, quattro dei quali appartenenti al gruppo di tifosi varesini e due a quello triestino, coinvolti negli scontri avvenuti domenica 3 novembre 2024 a Trieste, durante il match di pallacanestro tra Trieste e Varese. I violenti incidenti si sono verificati al termine della partita, quando i tifosi varesini, dopo aver lasciato il palazzetto sotto la sorveglianza delle forze dell’ordine, sono tornati armati di bastoni e con il volto coperto per affrontare i tifosi triestini e le forze di polizia. Il bilancio degli scontri è stato di tre feriti, tra cui due tifosi e un agente di polizia.

Grazie a un’indagine condotta dalle DIGOS di Varese e Trieste, gli autori dei fatti sono stati identificati e arrestati questa mattina in base alla normativa che consente l’arresto in flagranza differita. Gli arrestati affronteranno un’udienza di convalida e riceveranno anche provvedimenti di DASPO. Le indagini sono ancora in corso per identificare tutti i responsabili della violenza.

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Cronaca

Varese | Truffa al bonus facciata: 23 indagati per frodi milionarie

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Un’importante operazione della Polizia di Stato di Varese ha portato alla conclusione di una lunga indagine che ha coinvolto 23 persone accusate di frodare lo Stato, appropriandosi indebitamente di fondi tramite il bonus facciata. L’indagine ha preso il via nel gennaio 2022 con il sequestro di beni immobili e mobili appartenenti a un imprenditore edile di Saronno, sospettato di aver utilizzato pratiche fraudolente per ottenere crediti d’imposta.

L’inchiesta ha rivelato che le società collegate all’imprenditore e ai suoi prestanome avevano dichiarato lavori mai eseguiti, gonfiando i costi e ottenendo illegittimamente vantaggi economici attraverso l’opzione dello “sconto in fattura”. L’ammontare della frode, solo per l’anno 2021, è stato stimato intorno ai 7 milioni di euro.

Le indagini hanno anche portato alla luce un sistema organizzato per sottrarre al fisco enormi guadagni, nonostante l’imprenditore dichiarasse redditi bassissimi e conducesse una vita di lusso. L’uomo, originario della Campania, aveva anche accumulato un debito di circa 17 milioni di euro con l’erario. Nel tempo, ha cercato di occultare il suo patrimonio trasferendolo a prestanomi, ma la polizia è riuscita a ricostruire la sua attività illecita.

Il 12 settembre scorso, la Corte di Cassazione ha confermato la confisca di beni per un valore superiore ai 15 milioni di euro, tra cui 72 fabbricati, terreni, auto di lusso, orologi pregiati e numerosi beni aziendali. Questo sequestro è stato il risultato di un’inchiesta meticolosa che ha anche evidenziato il danneggiamento della concorrenza nel settore edile, poiché l’imprenditore ha approfittato del periodo pandemico per ottenere ristori statali destinati alle imprese in difficoltà.

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