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Cronaca

Latina | Arrestato per maltrattamenti: salvataggio tempestivo grazie all’intervento dei carabinieri

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Un uomo di nazionalità georgiana è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della sua compagna, una giovane donna ucraina. La vicenda, che si è svolta nel pomeriggio del 1° novembre, ha visto protagonista un intervento tempestivo da parte delle forze dell’ordine, che hanno impedito che la situazione degenerasse ulteriormente.

L’allarme è scattato dopo una segnalazione giunta al numero di emergenza 112, in cui la vittima, visibilmente provata e disperata, chiedeva aiuto ai Carabinieri. La donna ha denunciato violenze psicologiche e fisiche che subiva da tempo, tanto da vivere in uno stato di costante paura. I militari, intervenuti prontamente, hanno preso in carico la denuncia e messo in atto misure di protezione per lei e per il figlio minore della coppia, un bambino di 8 anni.

Nonostante l’intervento iniziale, la giovane ha deciso il giorno successivo di tornare a casa. Preoccupati per la sicurezza della donna, i Carabinieri hanno continuato a monitorare la situazione. Quando si sono recati a casa della coppia, hanno trovato un clima di alta tensione, con l’uomo che, senza esitazione, ha minacciato la compagna. Vista la gravità della situazione, i militari hanno proceduto all’arresto, nonostante l’uomo abbia opposto resistenza.

Il 42enne georgiano è stato condotto nel carcere di Arghillà, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’intervento delle forze dell’ordine ha avuto un ruolo cruciale nel proteggere la donna e nel fermare la spirale di violenza.

Questo episodio sottolinea l’importanza dell’intervento tempestivo contro la violenza domestica e l’impegno costante delle forze dell’ordine nella tutela delle vittime. I Carabinieri sono da sempre in prima linea per garantire la sicurezza delle persone vulnerabili, collaborando con strutture di supporto per offrire un aiuto concreto e immediato.

Cronaca

Controlli intensificati a Napoli contro la violenza giovanile e le infrazioni stradali: oltre 3.200 sanzioni nel 2024

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Su direttiva del Prefetto di Napoli, Dr. Michele Di Bari, e a seguito di un confronto con il Sindaco di Napoli sulla strategia per contrastare la violenza giovanile, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno intensificato i controlli economici e di sicurezza sul territorio. L’obiettivo è monitorare le aree più frequentate dai giovani, con particolare attenzione alla guida imprudente e alla circolazione di veicoli senza le necessarie autorizzazioni.

Nel corso delle ultime due settimane, sono stati effettuati 712 controlli su motoveicoli e 747 identificazioni di persone nelle zone a maggiore affluenza. Durante queste operazioni, i finanzieri hanno elevato 52 infrazioni al Codice della Strada, per reati come guida senza patente, mancanza di assicurazione, revisione scaduta dei mezzi, oltre a comportamenti irresponsabili come l’uso del cellulare alla guida e la mancanza del casco.

Un caso particolare ha visto un rider sanzionato per guida senza patente e senza copertura assicurativa mentre trasportava cibo a domicilio. Inoltre, sono stati sequestrati 16 scooter in seguito a irregolarità riscontrate durante i controlli.

Le attività di vigilanza hanno portato anche a tre denunce all’Autorità Giudiziaria per altrettanti conducenti recidivi nella guida senza patente. I controlli hanno interessato anche autoveicoli, con 108 sanzioni amministrative elevate e 6 mezzi sottoposti a sequestro.

Dal inizio dell’anno, i Reparti del Comando Provinciale di Napoli hanno elevato oltre 3.200 verbali per violazioni al Codice della Strada. Più di 2.800 sanzioni sono già state saldate, con un incasso che ha superato i 450.000 euro, a beneficio delle casse pubbliche.

Con queste operazioni, la Guardia di Finanza di Napoli continua a svolgere un ruolo fondamentale nella sicurezza del territorio e nella lotta contro comportamenti pericolosi e irregolarità che minano la sicurezza stradale.

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Cronaca

Violava il divieto di avvicinamento: arrestato un 48enne evaso dai domiciliari

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Un uomo di 48 anni, residente in provincia di Trento, è stato arrestato dai carabinieri di Malè e del nucleo radiomobile della compagnia di Cles, dopo aver violato più volte il divieto di avvicinamento alla moglie, disposto dall’autorità giudiziaria per tutelare la famiglia vittima di maltrattamenti. Il provvedimento, che gli impediva di avvicinarsi alla donna, era stato emesso per proteggere il nucleo familiare, ma l’uomo aveva ignorato ripetutamente le disposizioni.

In precedenza, l’uomo era finito in carcere e successivamente agli arresti domiciliari, da cui era evaso circa un anno fa. Nonostante fosse sottoposto a misure restrittive, aveva fatto ritorno nella zona, dove è stato rintracciato dai carabinieri mentre percorreva strade secondarie della Val di Sole.

I militari hanno eseguito il provvedimento di cattura e lo hanno arrestato, riportandolo in custodia. L’uomo dovrà ora rispondere delle violazioni delle misure cautelari e dei maltrattamenti precedentemente commessi. L’intervento dei carabinieri ha permesso di mettere fine a un periodo di evasione e di tutelare ulteriormente la vittima e i familiari coinvolti.

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Cronaca

Scoperto un deposito di ordigni a Pozzuoli: arrestato un 24enne per detenzione illegale di materiale esplodente

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Dopo le “bombe scudetto”, la “Kvara” e il “pallone di Maradona”, arriva a Napoli un’altra notizia shock legata al nome di un campione, ma questa volta non si parla di calcio. I carabinieri hanno infatti scoperto, durante un blitz a Pozzuoli, un ingente quantitativo di materiale esplodente. Nell’appartamento di un 24enne incensurato del posto, sono stati rinvenuti ben 486 ordigni illegali, con un peso complessivo di circa 50 chili.

L’individuo, arrestato con l’accusa di detenzione illegale di materiale esplodente, custodiva le bombe, le quali, secondo le prime indagini, avrebbero potuto essere utilizzate per scopi illeciti. L’operazione, avvenuta in seguito a specifiche indagini, ha scongiurato potenziali pericoli per la sicurezza pubblica.

Il 24enne è stato portato in carcere, mentre le forze dell’ordine continuano a indagare per determinare le origini e i destinatari di questi ordigni. Il sequestro di tali esplosivi dimostra l’efficacia del controllo del territorio e l’impegno delle autorità nel contrastare il traffico e la detenzione illegale di armi e materiale pericoloso.

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