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SAI CHE… Ci Sono ciclisti volontari in azione a Valencia per aiutare le vittime delle inondazioni?

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La regione di Valencia sta affrontando una crisi senza precedenti a causa delle recenti inondazioni che hanno causato oltre duecento vittime e innumerevoli sfollati. In questo contesto drammatico, un gruppo di ciclisti volontari si è mobilitato per portare aiuti nei quartieri più colpiti, dimostrando la potenza della solidarietà e dell’azione comunitaria.

Con le loro biciclette, questi volontari riescono a raggiungere aree dove i mezzi di soccorso tradizionali non possono arrivare a causa del fango e dei detriti. L’iniziativa, promossa da ciclisti locali tra cui Juan Dual, ha creato una rete di supporto su due ruote. I partecipanti si sono uniti per trasportare beni essenziali come cibo, latte e pannolini, contribuendo a rifornire le famiglie in difficoltà.

Il centro di coordinamento per le operazioni è stato allestito presso l’Espai La Rambleta, un luogo culturale che è diventato un hub logistico per la raccolta e la distribuzione degli aiuti. Qui, i ciclisti si organizzano in gruppi e seguono le indicazioni delle associazioni locali per indirizzare le risorse verso le aree più bisognose. La mobilitazione richiede un’accurata pianificazione, poiché è fondamentale evitare il caos e garantire che gli aiuti raggiungano le persone giuste.

Tra i volontari si distingue anche Stefano Garzelli, ex campione di ciclismo e residente nella zona. Dopo aver vissuto in prima persona gli effetti devastanti di un’alluvione, Garzelli ha deciso di lanciare una raccolta fondi per sostenere le famiglie colpite, chiedendo il supporto della comunità e del mondo del ciclismo. Il suo appello ha colto l’attenzione di molti, sottolineando l’importanza di unire le forze per superare questa emergenza.

Queste iniziative, che ricordano quelle di agricoltori e altri volontari che si sono uniti per liberare le strade dal fango, evidenziano la determinazione della comunità valenciana nel fronteggiare questa catastrofe. Un forte messaggio di unità e resilienza emerge da questa mobilitazione, confermando che, come si suole dire, “solo el pueblo salva el pueblo”.

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Babbo Natale e i campioni del mondo Graziani e Lucchetta all’Ismett di Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – E’ stata una mattina particolare per il reparto di Pediatria di ISMETT in un’atmosfera magica e suggestica, l’ospedale di Palermo è stato invaso dall’allegria natalizia, con musica natalizia, regali ed ospiti di eccezione. Ad arrivare è stato, infatti, Babbo Natale scortato da due aiutanti particolari: Ciccio Graziani, campione del mondo con la Nazionale di calcio del 1982 e Andrea Lucchetta, il giocatore di volley campione del mondo nel 1990 e tre volte vincitore della World League fra il 1990 ed il 1992.
“Per noi è un piacere e un onore essere qui oggi per rendere omaggio a questi bambini, per portare loro un pò di conforto e donare loro un pò di serenità – sottolinea Ciccio Graziani – E’ un’esperienza importante, bella e unica, che ci riempie di orgoglio. Con la nostra presenza vogliamo testimoniare la nostra vicinanza a questi bambini e augurare loro tutte le cose più belle che la vita potrà donare. Siamo felici di essere qui questa mattina, è una cosa davvero molto bella”.
Ad organizzare l’iniziativa la Fondazione Fila Museum impegnata già da diversi anni a favore di iniziative solidali ed l’XI Reparto di Polizia della Città di Palermo. Ciccio Graziani ed Andrea Lucchetta sono testimonial dell’iniziativa “Conoscerci con il sorriso” della Fondazione Fila.
Babbo Natale ha portato regali e giocattoli a tutti i bambini ricoverati, regalando un momento di spensieratezza a loro ed ai loro genitori. I campioni Lucchetta e Graziani si sono intrattenuti con i piccoli pazienti, giocando con loro, firmando autografi ed intrattenendosi a parlare con loro.
“Da tanti anni siamo impegnati in queste iniziative – sottolinea Annalisa Zanni di Fila Museum – Siamo testardi, e con Andrea, con Ciccio, con la polizia di Palermo e con l’ISMET, vinceremo la battaglia più grande. Continueremo a far sorridere tanti bambini, perchè non c’è nulla di più prezioso al mondo”.
“La cosa più bella è stata quello di incontrare i bimbi – sottolinea Andrea Lucchetta – e regalargli una giornata diversa. Il nostro impegno con la Fondazione Fila è proprio questo incontrarsi con il sorriso”.
Fondazione Fila e l’XI reparto di Polizia di Palermo sono da anni impegnati in diverse iniziative benefiche. Scorso anno avevano portato in dono ai bambini di ISMETT oltre ai regali di Babbo Natale anche due macchinine attualmente utilizzate per spostare fra i corridoi del Centro i piccoli ricoverati ed un televisore per la ludoteca.
– foto ufficio stampa Ismett –
(ITALPRESS).

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SAI qual è la città più green d’italia nel 2024 ?

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Secondo il report Ecosistema Urbano 2024, pubblicato da Legambiente, Reggio Emilia è stata nominata la città più sostenibile d’Italia, superando Trento, che per anni ha dominato la classifica. Il documento analizza 106 capoluoghi, rivelando un quadro complesso in cui il Nord Italia mostra significativi progressi mentre il Sud fatica a tenere il passo.

Reggio Emilia ha ottenuto la prima posizione grazie a un’ottima gestione della raccolta differenziata, che ha raggiunto l’83,8%, e alla promozione della mobilità ciclabile, con la rete più ampia d’Italia. Anche Parma, terza nella classifica, ha visto un miglioramento notevole, guadagnando quindici posizioni rispetto all’anno scorso. Le città del Nord dominano la top ten, mentre le metropoli come Milano, Napoli e Roma faticano, con Milano al 56° posto e Napoli addirittura al 103°.

La situazione nel Sud è preoccupante, con otto capoluoghi nelle ultime dieci posizioni. Tuttavia, ci sono esempi virtuosi, come Cosenza al 13° posto, che dimostrano che la sostenibilità è raggiungibile anche nel Meridione. L’analisi mette in evidenza la necessità di un cambio di passo significativo nella gestione ambientale, sottolineando che la rivoluzione ecologica in Italia avanza a ritmi troppo lenti.

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SAI CHE…Si vuole abbolire il latte in polvere?

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Nel Regno Unito, l’aumento dei prezzi del latte in polvere, soprattutto per i neonati, sta preoccupando le famiglie e spingendo il governo a prendere in considerazione misure drastiche per risolvere il problema. L’inchiesta avviata dalla Competition and Markets Authority (CMA) ha rivelato che il mercato è dominato da pochi giganti come Danone e Nestlé, che detengono oltre il 90% delle vendite, creando un oligopolio che ha portato a un significativo aumento dei costi. In alcuni casi, il prezzo del latte in polvere è salito fino al 36% negli ultimi due anni.

La scarsità di opzioni a prezzi accessibili ha messo in difficoltà molte famiglie, costringendo i genitori a scegliere tra pochi marchi, spesso molto costosi, spinti dalla convinzione che i prodotti più cari siano di qualità superiore. Per rispondere a questa situazione, la CMA ha proposto un piano che prevede l’intervento diretto del governo nel settore, con l’idea di produrre e distribuire latte in polvere a basso costo.

Una delle soluzioni avanzate è quella di affidarsi a un produttore terzo per creare un latte in polvere a marchio del Sistema Sanitario Nazionale (NHS), che potrebbe offrire un’alternativa economica e di qualità. Questo intervento mirerebbe non solo a ridurre i costi per i consumatori, ma anche a stimolare una maggiore concorrenza nel mercato, obbligando le aziende esistenti a rivedere i loro prezzi. Un’altra proposta in discussione è quella di introdurre un tetto massimo ai prezzi o limitare i margini di profitto dei rivenditori, seguendo modelli adottati in altri paesi, come la Grecia.

Nonostante le preoccupazioni sollevate dalle autorità, le aziende coinvolte, in particolare Danone, hanno difeso la competitività del mercato, affermando che continueranno a investire in innovazione e ricerca per offrire prodotti di valore ai consumatori. Tuttavia, l’implementazione di misure governative potrebbe rivelarsi essenziale per garantire che le famiglie britanniche possano accedere a un prodotto di qualità a prezzi accessibili.

In un contesto di difficoltà economiche, l’intervento del governo potrebbe essere una risposta adeguata per riequilibrare il mercato e supportare i genitori alle prese con l’onere di acquistare il latte in polvere per i loro bambini. La questione, che riguarda la tutela del potere d’acquisto delle famiglie e l’equità nel mercato, è al centro del dibattito pubblico nel Regno Unito, con ripercussioni anche su altri paesi dove il problema dei prezzi elevati è altrettanto sentito.

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