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Cronaca

Tornano a casa Pietro e Maria, gli sposi scomparsi dopo le nozze

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Dopo giorni di apprensione e incertezze, Pietro Montanino e Maria Zaccaria, i giovani sposi scomparsi il 29 ottobre scorso, sono tornati a casa. La notizia è stata confermata dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, suscitando sollievo tra i familiari e la comunità di Cesa, nel Casertano, dove la coppia risiede.

I due sposi erano stati avvistati per l’ultima volta dopo aver pranzato dai genitori di Pietro a Frattamaggiore. Da quel momento, non hanno più dato notizie di sé e i loro cellulari risultavano spenti. La scomparsa ha generato grande preoccupazione, portando i familiari a lanciare appelli e le forze dell’ordine a intervenire per fare chiarezza sulla situazione.

Nonostante il rientro a casa, le autorità, coordinati dalla procura di Napoli Nord, stanno ancora indagando sulle circostanze della scomparsa. In un post sui social, la sorella di Pietro, Silvana Montanino, ha voluto smentire alcune voci circolate nei media, precisando che la coppia non aveva problemi e che non era in alcun modo triste al momento della scomparsa.

La famiglia chiede ora di evitare il diffondersi di notizie false e di rispettare la privacy di Pietro e Maria mentre cercano di tornare alla normalità dopo questa esperienza inquietante.

Cronaca

Ferrara | Furto di biciclette, la Polizia recupera bottino e arresta i responsabili

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ADN24

Il 19 novembre scorso, la Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ferrara ha messo fine a una rete di furti di biciclette, rinvenendo diverse due ruote rubate presso l’abitazione di due individui. I due erano infatti intenti a rivendere le biciclette rubate su piattaforme online, cercando di eludere i controlli delle forze dell’ordine.

La vicenda ha avuto inizio quando una delle vittime del furto ha riconosciuto la sua bicicletta in un annuncio pubblicato su internet. La Polizia, a quel punto, ha deciso di agire sotto copertura. Si è finta interessata all’acquisto del mezzo e ha concordato un incontro con i sospetti. Durante l’appuntamento, gli agenti hanno verificato che la bicicletta in vendita corrispondeva effettivamente a quella rubata solo qualche giorno prima.

Nel corso del controllo, sono state recuperate altre biciclette, anch’esse oggetto di furto, pronte per essere vendute sul web. Tutte le biciclette sono state sequestrate e sono ora custodite presso gli uffici della Questura di Ferrara. Le immagini dei mezzi rubati sono state pubblicate sul sito della Questura, dove i cittadini potranno consultarne le fotografie per verificare se una delle biciclette appartenga loro.

Questo intervento rientra nelle operazioni della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno sempre più diffuso dei furti di biciclette, che ha suscitato particolare preoccupazione tra i residenti di Ferrara. L’attività investigativa prosegue per individuare altri responsabili e prevenire ulteriori reati di questo tipo.

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Cronaca

Piacenza | Verifica fiscale delle Fiamme Gialle recupera oltre 520.000 euro di imposte evase

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ADN24

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Piacenza ha concluso con successo una complessa attività di verifica fiscale nei confronti di un’impresa locale operante nel settore della fabbricazione di parti meccaniche. Al termine degli accertamenti, l’azienda ha restituito l’intero importo delle imposte evase, pari a oltre 520.000 euro, che erano state occultate in diverse annualità fiscali.

L’operazione è stata condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Piacenza e ha rivelato diverse irregolarità fiscali, tra cui la tassazione non corretta di dividendi derivanti da una società cinese. Inoltre, sono stati individuati illeciti in merito alla deduzione di costi non giustificati e all’omessa dichiarazione di ricavi, nonché delle relative imposte sul valore aggiunto (IVA) e dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). L’importo complessivo delle irregolarità rilevate si è aggirato su oltre 1,7 milioni di euro.

Di fronte alla constatazione dei reati fiscali, l’imprenditore ha scelto di avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso, uno strumento che consente ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione tributaria prima dell’emissione degli avvisi di accertamento, beneficiando così di una riduzione delle sanzioni. L’imprenditore ha quindi provveduto al pagamento delle imposte evase, comprensive di interessi e sanzioni, per un totale pari alla somma contestata.

Questo caso assume particolare rilevanza alla luce delle recenti modifiche normative, in particolare il Decreto Legislativo n. 13/2024, che ha introdotto sanzioni più favorevoli e tassi di interesse più bassi per incentivare la regolarizzazione spontanea. A partire dal 1° settembre 2024, il nuovo regime applicato alle violazioni fiscali ha reso ancora più vantaggioso per i contribuenti aderire alle correzioni fiscali proposte dalle autorità competenti.

L’operazione delle Fiamme Gialle si inserisce nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale, un tema centrale nelle politiche economiche e di legalità del Paese. Grazie al lavoro della Guardia di Finanza, si è non solo recuperato un’importante somma di denaro destinata alle casse dello Stato, ma si è anche promossa una maggiore equità nel sistema fiscale, contribuendo alla crescita economica e al rilancio del distretto industriale locale.

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Cronaca

Ferrara | Truffa ai danni di un’anziana: arrestato giovane in flagranza

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Un giovane campano è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Ferrara per truffa aggravata ai danni di un’anziana, grazie all’intervento tempestivo degli agenti e all’efficace azione investigativa. L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, quando una segnalazione alla centrale operativa ha allertato gli agenti riguardo a un tentativo di truffa ai danni di un’anziana, con la tipica tecnica del “finto carabiniere”.

Il truffatore, fingendo di essere un carabiniere, aveva chiamato la vittima, dicendole che il figlio era in gravi difficoltà e necessitava urgentemente di una somma ingente di denaro per risolvere la situazione. Per questa ragione, le era stato detto che un altro “carabiniere” sarebbe passato a ritirare il denaro e altri oggetti di valore per consentire al figlio di essere liberato. La signora, preoccupata, aveva accettato la richiesta e aveva consegnato i suoi averi a un giovane che si è presentato a casa sua poco dopo.

La Squadra Mobile della Questura di Ferrara, immediatamente allertata, ha avviato un’indagine sul campo, individuando il giovane mentre si aggirava con fare sospetto in una zona della città. L’agente, che lo aveva notato salire su un taxi diretto alla stazione ferroviaria, ha deciso di fermarlo per un controllo. Nel suo zaino sono stati rinvenuti monili d’oro per un valore di circa 17.000 euro, oltre a 2.500 euro in contante.

Grazie alla pronta attività investigativa, gli agenti sono riusciti rapidamente a rintracciare la vittima, che ha confermato di essere stata ingannata dalla telefonata di un falso carabiniere e di aver successivamente consegnato i beni al giovane truffatore. Il ragazzo è stato quindi arrestato in flagranza di reato con l’accusa di truffa aggravata.

Il pubblico ministero di turno ha disposto la custodia del giovane nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa del giudizio direttissimo. L’episodio mette in evidenza l’importanza di segnalare immediatamente al 113 situazioni sospette, soprattutto quando coinvolgono persone vulnerabili come gli anziani. Grazie alla prontezza e competenza della Polizia di Stato, è stato possibile fermare il truffatore e restituire i beni sottratti alla vittima.

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