Politica
Salvini contro i micro-appartamenti: “indegno e inaccettabile affittare 8 mq a 600 euro”
In questi giorni ha destato grande clamore la notizia di un monolocale di soli 8 metri quadrati messo in affitto a 600 euro al mese, suscitando un ampio dibattito sulla situazione degli affitti in Italia. A intervenire è stato anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha espresso la sua indignazione su Instagram, dichiarando che situazioni simili sono “al limite del disumano” e annunciano controlli e misure severe.
Salvini ha ribadito che situazioni come questa non passeranno inosservate e che saranno perseguiti severamente coloro che, sfruttando la mancanza di alternative abitative, offrono spazi minimi a prezzi elevati, in barba alle regole e al buon senso. Il ministro ha inoltre ricordato le nuove normative introdotte con il “decreto salva casa”, mirate a semplificare la burocrazia e a rendere più accessibili appartamenti di dimensioni contenute, ma che devono rispettare comunque dei criteri minimi, come una metratura di almeno 20 mq.
Il caso ha portato alla luce una situazione comune nelle grandi città italiane, dove i canoni di locazione sono spesso proibitivi, in particolare per i giovani e per chi è alla ricerca della prima casa. Salvini ha anche sottolineato l’importanza di criteri fondamentali come l’aerazione e l’illuminazione, aspetti imprescindibili per garantire spazi abitativi dignitosi e sicuri.
La questione riaccende il dibattito sulla necessità di una riforma del mercato immobiliare e di una maggiore attenzione per le condizioni di vita degli inquilini, per combattere una pratica sempre più diffusa che rischia di spingere molte persone a vivere in condizioni di forte disagio abitativo.
Politica
Beppe Grillo celebra l’addio al M5S delle origini e apre a nuovi scenari
La tensione all’interno del Movimento 5 Stelle continua a crescere, con Beppe Grillo che interviene in modo eclatante, segnando una possibile svolta storica. Alla guida di un carro funebre, simbolo provocatorio del suo messaggio, il fondatore ha annunciato la “morte” del M5S delle origini. “Il Movimento 5 Stelle è morto,” ha dichiarato Grillo, lanciando una stoccata a Giuseppe Conte e invitandolo a trovare “un nuovo simbolo”.
Le critiche di Grillo si concentrano sul contrassegno pentastellato, un emblema che, secondo lui, è stato snaturato dall’attuale leadership. “Vedere tutto quello che ha rappresentato in mano a queste persone mi dà un senso di disagio,” ha aggiunto. Ma il fondatore del Movimento non si è limitato al lamento: ha lasciato intendere un possibile nuovo progetto politico, senza però svelarne i dettagli.
Il dibattito sul logo del M5S si preannuncia come il nuovo terreno di scontro tra Grillo e Conte. La disputa coinvolge aspetti complessi di diritto civile, marchi e diritto elettorale, aprendo un fronte che potrebbe avere ripercussioni anche sulla strategia politica del Movimento.
Per Giuseppe Conte, che ha cercato di guidare il M5S verso una posizione più istituzionale e moderata, l’attacco di Grillo rappresenta un’ulteriore sfida. Mentre Grillo sembra intenzionato a richiamare lo spirito originario del Movimento, fatto di protesta e visione rivoluzionaria, Conte ha puntato su una leadership più pragmatica, spingendo il M5S verso una maggiore integrazione nel sistema politico tradizionale.
La frattura tra i due leader riflette le tensioni tra il passato e il futuro del Movimento. Se il confronto sul logo è solo l’inizio, è chiaro che il destino del M5S è in bilico, con un possibile cambio di rotta che potrebbe ridisegnare il panorama politico italiano nei prossimi mesi.
Politica
Meloni: “L’Italia guida la richiesta di rivedere le norme sull’automotive per salvaguardare l’industria dell’auto”
In un videomessaggio all’Assemblea generale di Alis, l’associazione che rappresenta oltre 2.300 imprese del settore della logistica intermodale e sostenibile, la premier Giorgia Meloni ha sottolineato il ruolo di capofila dell’Italia in Europa in merito a un non paper sull’automotive. Questo documento chiede una revisione delle normative che rischiano di danneggiare l’industria automobilistica europea, proponendo di riaffermare il principio della neutralità tecnologica.
Meloni ha ribadito la posizione del governo italiano, convinto che tutte le tecnologie che contribuiscono alla riduzione delle emissioni debbano essere supportate senza preclusioni ideologiche, evitando di danneggiare le filiere industriali. “Noi siamo convinti che vadano usate e sostenute tutte le tecnologie che contribuiscono ad abbattere le emissioni”, ha dichiarato, aggiungendo che la sostenibilità economica e sociale non deve essere sacrificata per la decarbonizzazione.
La presidente del Consiglio ha poi parlato della necessità di un equilibrio tra la transizione ecologica e la sostenibilità economica, affermando che non è possibile perseguire la decarbonizzazione a costo della “desertificazione economica”. “In un deserto non c’è niente di verde”, ha osservato, richiamando l’importanza di un approccio che tenga conto delle esigenze economiche e sociali.
Infine, Meloni ha voluto ringraziare i soci di Alis per il loro impegno quotidiano nella promozione di una cultura della logistica sostenibile, sia in Italia che in Europa. “Avete scelto di investire sulla sostenibilità come elemento distintivo delle vostre aziende, puntando su un equilibrio virtuoso tra i suoi tre pilastri: ambientale, economico e sociale”, ha sottolineato. Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche ai lavoratori del settore, il cui contributo fondamentale rende possibile il successo delle politiche promosse.
Politica
Beppe Grillo: “Il Movimento è stramorto, ma compostabile. La sua identità non è morta”
Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle (M5S), ha espresso il suo malcontento riguardo alla direzione del partito e alla recente Assemblea degli iscritti, attraverso un video pubblicato sul suo blog. Grillo ha dichiarato di sentirsi a disagio nel vedere alcune persone rappresentare il simbolo del M5S, invitando gli attivisti a “fare un altro simbolo” e a proseguire con le proprie attività, pur riconoscendo che “l’humus” del movimento non è morto.
“Il Movimento è stramorto, ma è compostabile”, ha dichiarato Grillo, sottolineando che nonostante le difficoltà, le radici del movimento potrebbero ancora essere coltivate per un possibile rinnovamento. Ha poi commentato il basso afflusso di partecipanti alle votazioni interne, osservando che “hanno votato meno della metà degli iscritti”, ma esprimendo anche una certa consapevolezza di aver “già perso” in merito a ciò che sta accadendo all’interno del partito.
Grillo ha anche criticato l’operato di Giuseppe Conte, attuale leader del M5S, accusandolo di aver indebolito l’identità del movimento. “Il modo di comportarsi di Oz è stata la carta vincente per disintegrare il Movimento nella sua identità”, ha detto Grillo, riferendosi ironicamente a Conte come “Oz”. Inoltre, ha parlato di Conte come affetto da una “sindrome compulsiva di ripetizione a specchio”, insinuando che il leader del M5S ripeta continuamente gli stessi errori.
Nonostante la sua delusione, Grillo ha voluto lasciare un messaggio di speranza: “Questo Movimento avrà un altro decorso e meraviglioso, che ci siate voi o no”, ha affermato, esprimendo ottimismo per il futuro del M5S, anche se con una visione differente rispetto a quella attuale.
In conclusione, Grillo ha esortato gli iscritti a continuare a partecipare attivamente, ma anche a riflettere sul futuro del Movimento, affermando con fermezza: “Andate a votare, sennò andate per funghi. Io non mi offendo, non vi conosco neanche più”.
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