Cronaca
Modena | Denunciati due uomini per truffa del finto corriere
Un episodio inquietante si è verificato a Mirandola, dove due uomini sono stati denunciati dalla Polizia di Stato per truffa aggravata, sostituzione di persona e falsità materiale. L’indagine è scaturita da una denuncia presentata da un’azienda di moda che, lo scorso luglio, è stata raggirata da malintenzionati che si sono spacciati per corrieri.
I due uomini, a bordo di un furgone, si sono presentati presso il punto di ritiro merci dell’azienda, riuscendo a convincere il personale della ditta di essere gli incaricati ufficiali per il ritiro di una partita di abbigliamento del valore di 52mila euro. Solo in seguito, l’azienda ha scoperto di essere stata ingannata, quando ha ricevuto una comunicazione dal vero corriere, il quale ha confermato la data del ritiro.
La Polizia ha avviato rapidamente le indagini, analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire il percorso del furgone utilizzato dai truffatori. Attraverso questi accertamenti, gli agenti sono riusciti a risalire all’identità dei due uomini, scoprendo che avevano noleggiato il veicolo utilizzando targhe contraffatte.
Questo episodio mette in luce l’importanza di prestare attenzione alle consegne e ai ritiri, specialmente in un periodo in cui le truffe di questo tipo stanno diventando sempre più comuni. La Polizia invita le aziende a verificare sempre l’identità dei corrieri e a non esitare a segnalare comportamenti sospetti.
Cronaca
Truffa online a Cremona: due denunciati per raggiro ai danni di un venditore
I Carabinieri della Stazione di Castelverde, in provincia di Cremona, hanno denunciato due persone, un uomo di 60 anni e una donna di 21 anni, per truffa in concorso. I due individui, nel mese di ottobre, sono riusciti a farsi accreditare 1.875 euro su due carte Postepay da una vittima, un 56enne cremonese che aveva messo in vendita un mobile su un noto sito di annunci online.
Il raggiro è stato messo in atto attraverso un finto acquirente che, telefonicamente, ha convinto il venditore a effettuare delle operazioni presso uno sportello bancomat. I truffatori, infatti, avevano fornito al malcapitato dei codici da inserire nella macchina ATM, promettendo che in cambio avrebbe ricevuto l’accredito per la vendita. In realtà, il venditore ha ricaricato inconsapevolmente le carte Postepay dei truffatori con ben 15 ricariche da 125 euro ciascuna.
Una volta accortosi dell’inganno, la vittima ha cercato di bloccare le transazioni, ma ormai gli addebiti erano stati effettuati e il presunto acquirente era sparito nel nulla. La vittima ha sporto denuncia presso la Stazione di Castelverde, dove sono partite tempestive indagini che hanno portato all’individuazione dei truffatori. I due sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Cremona per truffa in concorso.
I Carabinieri di Cremona invitano a prestare particolare attenzione durante le transazioni online, soprattutto quando gli acquirenti chiedono di recarsi a sportelli bancomat per ricevere o inviare denaro. In caso di dubbi, è sempre consigliato contattare il 112 e prestare attenzione a possibili segnali di truffa.
Cronaca
Sequestro di sale operatorie al reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Papardo di Messina
I Carabinieri del NAS di Catania e della Compagnia Messina Centro hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica, riguardante due sale operatorie del Reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale “Papardo” di Messina. Il provvedimento è scaturito da indagini condotte dai militari, a seguito di denunce presentate dai familiari di alcuni pazienti deceduti a distanza di pochi giorni da interventi di cardiochirurgia, in seguito a infezioni ospedaliere.
Le verifiche, svolte anche con il supporto di consulenti tecnici, hanno rivelato che i decessi segnalati si inserivano in un contesto più ampio di casi simili, che coinvolgevano pazienti sottoposti a interventi di cardiochirurgia, tra cui l’installazione di valvole cardiache e bypass coronarici. Le indagini hanno inoltre evidenziato numerose criticità riguardanti la salubrità degli ambienti operatori, con la presenza di agenti patogeni e altri microrganismi oltre i limiti consentiti.
Il provvedimento di sequestro è stato adottato in seguito agli elementi indiziari acquisiti durante la fase di indagine preliminare. Si precisa che, come previsto dalla legge, tutti gli indagati godono della presunzione di innocenza fino alla sentenza di un giudice terzo.
Cronaca
Giuramento di Fedeltà alla Repubblica Italiana: la cerimonia dei nuovi Allievi Finanzieri a Bari
presso lo Stadio della Vittoria di Bari, si è svolta la solenne cerimonia di “Giuramento di Fedeltà alla Repubblica Italiana” e di “Consegna delle Fiamme” agli allievi finanzieri del 23° corso “Medaglia di Bronzo al valore della Guardia di Finanza Fin. Scelto Giuseppe Gardella”. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerose autorità politiche, civili e militari, e ha accolto oltre 8.000 familiari e amici dei neofinanzieri.
Alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Bruno Buratti, Ispettore per gli Istituti di Istruzione della Guardia di Finanza, e del Generale di Brigata Marco Lainati, Comandante della Legione Allievi, l’evento ha celebrato non solo il giuramento dei giovani allievi, ma anche il legame profondo con la storia e le tradizioni del Corpo della Guardia di Finanza. Tra i presenti, si sono distinti la Signora Daria Gardella e il Signor Alessandro Tegoni, nipoti del Finanziere Scelto Giuseppe Gardella, che nel corso della Seconda Guerra Mondiale sacrificò la propria vita in combattimento.
Un momento significativo della cerimonia è stato l’intervento della M.O.V.M. Sergente Maggiore Andrea Adorno, che ha portato il saluto del Gruppo Medaglie d’Oro ai giurandi, sottolineando l’importanza del dovere e dell’onore per i giovani che si apprestano a intraprendere la carriera nel Corpo. Il Generale Buratti ha ribadito che il giuramento rappresenta una scelta di vita fatta di impegno, disciplina e onore, per la tutela degli interessi economici dello Stato.
Durante la cerimonia, gli allievi hanno ricevuto per la prima volta le “Fiamme Gialle”, il simbolo del Corpo, che rappresentano non solo un’emblema di appartenenza, ma anche il legame con la tradizione delle truppe di montagna e con la Legione Reale Piemontese, uno dei Corpi pre-unitari da cui ha avuto origine la Guardia di Finanza.
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