Cronaca
Prato | Chiusura temporanea di locali pubblici
La Polizia di Stato di Prato, sotto la direzione del Questore de Lorenzo, ha recentemente avviato una serie di operazioni di prevenzione che hanno portato alla chiusura temporanea di alcuni locali pubblici. Queste misure sono state adottate in risposta a situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, emerse attraverso un attento monitoraggio e segnalazioni da parte dei cittadini.
Negli ultimi giorni, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli in aree già note per la presenza di attività illecite, concentrandosi su esercizi frequentati da individui con precedenti penali. Grazie a operazioni di sorveglianza, sia visibili che in abiti civili, sono stati identificati episodi di violenza, aggressioni e violazioni delle normative sulla somministrazione di alcolici ai minori.
Tre locali pubblici sono stati colpiti da provvedimenti di chiusura: uno per una violenta lite che si è verificata all’interno di un bar, un altro per ripetuti atti di violenza e aggressioni con feriti, e un terzo per la somministrazione di alcol a minori. Le chiusure variano da un minimo di sette a trenta giorni, a seconda della gravità delle violazioni riscontrate.
Queste misure, oltre a garantire un’immediata risposta alle problematiche di sicurezza, hanno anche un effetto dissuasivo per comportamenti devianti, riducendo i luoghi di aggregazione per individui considerati pericolosi. Le forze di polizia continueranno a monitorare le aree interessate per garantire il rispetto delle disposizioni e prevenire ulteriori episodi di violenza.
L’operato della Polizia di Stato e delle altre forze dell’ordine testimonia un impegno costante nella tutela della sicurezza pubblica e nella prevenzione di attività illecite, con l’obiettivo di mantenere l’ordine nelle comunità locali.
Un uomo di 54 anni, di origine extracomunitaria e con un passato criminale legato a reati di droga, è stato arrestato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo per evasione. L’individuo, che si trovava in detenzione domiciliare con braccialetto elettronico a San Benedetto del Tronto, doveva scontare una pena di cinque anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Recentemente, l’uomo ha disattivato il dispositivo di monitoraggio e, durante controlli di routine nella Frazione Villa Rosa di Martinsicuro, è stato rintracciato dalle forze dell’ordine. Dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale di Teramo.
Questo intervento sottolinea l’importanza della presenza dei Carabinieri sul territorio, nonché la necessità della collaborazione attiva della comunità nel segnalare attività sospette, contribuendo così alla sicurezza collettiva.
Si è verificato un incidente stradale sulla SGC FI-PI-LI, coinvolgendo un tir e un’automobile. L’auto si è ribaltata dopo aver superato l’uscita di Ponsacco, all’altezza del sottopasso di Il Romito, mentre viaggiava in direzione di Firenze.
Due persone a bordo dell’auto sono rimaste ferite e sono state trasferite in codice giallo all’ospedale di Pontedera. I Vigili del Fuoco di Pisa sono intervenuti rapidamente per mettere in sicurezza la zona, collaborando con il personale del 118 e della Polizia Stradale, che si sono occupati dei rilievi e della gestione della situazione.
A causa dell’incidente, il traffico sulla SGC FI-PI-LI ha subito rallentamenti, che continuano a persistere. Le operazioni di soccorso e di pulizia della carreggiata sono in corso per ripristinare la viabilità.
Cronaca
Latina (RM) | Antimafia Roma: sequestro di società edili legate alla criminalità organizzata
La Polizia di Stato di Latina ha eseguito un sequestro preventivo riguardante due società attive nel settore dell’edilizia, “Professionals at work s.r.l.” e “Edil Gallo s.r.l.s.”, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Questa operazione segue misure cautelari già attuate lo scorso luglio, legate a un caso di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, che ha visto coinvolti cinque individui associati a gruppi criminali operanti sia in Campania che in Sicilia.
Il procedimento è partito da una denuncia di un cittadino che, dopo aver vinto un’asta per un appartamento a Latina, ha subito pressioni da parte di personaggi legati alla criminalità. Tra gli indagati ci sono esponenti di famiglie mafiose locali e persone con precedenti penali per reati gravi, incluso un omicidio avvenuto a Terracina nel 2012.
Le indagini hanno rivelato che le due società erano intestate a prestanome per nascondere la reale identità di chi ne era il titolare, soggetto già noto alle forze dell’ordine e con precedenti per associazione mafiosa. Questa strategia era volta a garantire l’accesso ai benefici del “Superbonus 110%”, evitando al contempo possibili sequestri patrimoniali.
Attualmente, gli inquirenti stanno quantificando il valore del patrimonio aziendale, il quale ha generato un fatturato significativo negli ultimi anni, superando un milione e mezzo di euro. Le indagini sono ancora in corso e si sottolinea che gli indagati godono della presunzione di innocenza fino a prova contraria.
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