Tecnologia
Bloccato un potente malware per rubare dati personali
Un’importante operazione di Eurojust, l’Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria penale, ha portato alla chiusura di due server di infostealer, un malware noto per rubare dati personali in tutto il mondo. Le piattaforme colpite, RedLine e Meta, sono tra le più grandi nel panorama del crimine informatico, avendo preso di mira milioni di vittime.
Grazie alla collaborazione internazionale tra le autorità di vari paesi, tra cui Paesi Bassi, Stati Uniti, Belgio, Portogallo, Regno Unito e Australia, sono stati abbattuti tre server e sequestrati due domini. Inoltre, due persone sono state arrestate in Belgio e negli Stati Uniti sono state presentate incriminazioni.
Per coloro che temono di essere stati colpiti da RedLine e Meta, è stato lanciato uno strumento online che consente di verificare se i propri dati siano stati compromessi, fornendo indicazioni su come procedere in caso di furto. Claudio Telmon, esperto di cybersecurity presso Clusit, ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale nel combattere il crimine informatico, paragonando queste operazioni al sequestro di grandi quantità di droga.
Le indagini hanno rivelato che le piattaforme avevano raccolto dati sensibili come nomi utente, password, indirizzi email e informazioni sui portafogli di criptovalute. Questi dati venivano venduti ad altri criminali per attività illecite, incluso il furto di denaro e hacking.
La chiusura di RedLine e Meta segna un passo significativo nella lotta contro il crimine informatico, ma la strada è ancora lunga. Nonostante le operazioni di successo, i gruppi criminali continuano a evolversi, creando nuove piattaforme per rimanere attivi. Le autorità sono ora concentrate sul rintracciare i destinatari dei dati rubati per colpire ulteriormente la rete di crimine organizzato.
Queste recenti azioni si inseriscono in un contesto più ampio di attività contro il crimine informatico, con operazioni passate che hanno portato alla chiusura di vari gruppi criminali e piattaforme di comunicazione utilizzate per facilitare attività illecite. Nonostante i successi, l’emergere di nuovi gruppi criminali rimane una sfida costante per le autorità. Tuttavia, i dati recenti indicano una diminuzione degli attacchi ransomware, suggerendo che le aziende stanno diventando più protette contro queste minacce.
In sintesi, l’operazione di Eurojust rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il furto di dati personali, ma richiede un impegno continuo da parte delle autorità e delle aziende per mantenere la sicurezza nel cyberspazio.
Tecnologia
La Cina sospende l’export di materiali cruciali per i microprocessori verso gli Stati Uniti
La Cina ha annunciato lo stop immediato all’esportazione di alcuni materiali strategici essenziali per la produzione di microprocessori verso gli Stati Uniti. Il provvedimento, che arriva dopo l’inasprimento delle restrizioni americane sui chip avanzati destinati alla Cina, riguarda in particolare il gallio, il germanio, l’antimonio e materiali superduri, utilizzati nella produzione di semiconduttori, nelle tecnologie delle energie rinnovabili e in applicazioni difensive.
Il Ministero del Commercio cinese ha giustificato la decisione come una risposta alle preoccupazioni per la “sicurezza nazionale”, un aspetto che ha guidato l’inasprirsi delle politiche commerciali tra le due potenze. Questo divieto rappresenta un’intensificazione significativa delle già complesse e tese relazioni commerciali tra i due paesi, che si trovano da tempo coinvolti in una disputa su tecnologie avanzate e politiche industriali.
Il divieto colpisce direttamente settori vitali sia per l’industria tecnologica che per quella energetica e militare, con potenziali ripercussioni su vari ambiti della produzione globale di chip e componenti elettronici.
Tecnologia
Linguaggio sui social: uno studio italiano svela le dinamiche dell’evoluzione online
Un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, pubblicato sulla prestigiosa rivista PNAS, ha analizzato l’evoluzione del linguaggio sui social media, rivelando tendenze significative legate alla semplificazione dei testi e all’espansione del lessico. Questa ricerca, che ha esaminato 34 anni di interazioni digitali su otto piattaforme diverse, offre uno sguardo approfondito su come i social influenzino le norme comunicative.
Il lavoro ha preso in esame 300 milioni di commenti in lingua inglese, provenienti da piattaforme come Facebook, Twitter-X, Reddit, Telegram e YouTube, studiando fenomeni come la riduzione della lunghezza dei testi e l’introduzione di nuove parole. I risultati suggeriscono che le trasformazioni linguistiche non dipendano esclusivamente dalle specificità delle piattaforme, ma riflettano anche dinamiche universali del comportamento umano, paragonabili ai cambiamenti che avvengono quando due lingue interagiscono e si mescolano.
Tra i temi esplorati, vi sono la relazione tra la ricchezza lessicale degli utenti e il loro livello di attività, nonché l’evoluzione nel tempo del vocabolario e la complessità dei testi. Misurazioni come la varietà lessicale e la ripetitività sono state utilizzate per tracciare i cambiamenti, contribuendo a chiarire come i contesti digitali modellino non solo il linguaggio ma anche il coinvolgimento e la partecipazione sociale.
Secondo i ricercatori, lo studio non si limita a osservare il linguaggio: apre finestre su questioni cruciali come la polarizzazione, la diffusione della disinformazione e le variazioni nel consumo di notizie. In un’epoca in cui la comunicazione online è sempre più centrale, comprendere come si evolve il linguaggio digitale aiuta a decifrare l’impatto delle piattaforme sulle interazioni umane e sulle dinamiche sociali più ampie.
Tecnologia
TikTok introduce nuove misure per proteggere i minori e limitare l’uso dei filtri estetici
TikTok, la piattaforma cinese con oltre 175 milioni di utenti mensili in Europa, ha recentemente introdotto importanti modifiche per tutelare i minori e limitare l’uso di filtri estetici che alterano l’aspetto fisico degli utenti. L’adozione di queste nuove misure arriva in risposta a crescenti preoccupazioni riguardo alla salute mentale dei giovani, influenzata dai contenuti generati sulla piattaforma e dall’algoritmo. La piattaforma ha annunciato che per iscriversi è necessario avere almeno 13 anni, ma sta anche sperimentando un sistema di verifica dell’età che impedisce agli utenti di inserire informazioni false, e limitando la creazione di account con età non verificate. Per quanto riguarda i filtri estetici, TikTok ha messo in atto restrizioni sull’uso di strumenti che modificano l’aspetto fisico degli utenti, come quelli che alterano il colore degli occhi o la lunghezza dei capelli. Questi filtri, pur essendo popolari, possono avere un impatto negativo sulla percezione di sé, in particolare tra gli adolescenti, alimentando insicurezze e problemi legati all’immagine corporea. Le modifiche arrivano anche dopo le cause legali intentate da due famiglie francesi, che hanno accusato TikTok di contribuire ai suicidi delle loro figlie adolescenti, sostenendo che l’algoritmo della piattaforma ha esposto le ragazze a contenuti dannosi per la loro salute mentale. Con queste nuove misure, TikTok cerca di rispondere alle preoccupazioni e alle richieste di maggiore responsabilità da parte delle piattaforme social, cercando di bilanciare l’esperienza degli utenti con la protezione dei più giovani.
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