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Cronaca

Palermo | Misure di prevenzione antimafia in Sicilia: sequestro immobili, conti a soggetto imputato a reati di stampo mafioso

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Il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha recentemente dato esecuzione a un decreto di sequestro in base alla normativa antimafia, riguardante un soggetto coinvolto in una serie di reati, tra cui la truffa ai danni dello Stato e l’esercizio abusivo di giochi e scommesse. Queste attività illecite sono state aggravate dall’intento di supportare un’associazione mafiosa e dal trasferimento fraudolento di valori.

L’individuo, arrestato nell’ambito dell’operazione “Mani in pasta”, aveva un ruolo significativo nelle operazioni criminali della famiglia mafiosa Fontana dell’Acquasanta. Attraverso un altro membro del gruppo, era stato incaricato di gestire diverse agenzie di scommesse, formalmente autorizzate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. All’interno di queste agenzie, avveniva la raccolta illegale di scommesse in contante su eventi sportivi, tramite piattaforme di gioco online estere. Queste operazioni non solo eludevano la normativa fiscale, ma alimentavano anche gli interessi economici di “Cosa nostra”.

L’analisi della situazione patrimoniale del soggetto ha rivelato una marcata incongruenza tra i redditi dichiarati, quasi nulli, e i beni posseduti, sia a suo nome che a nome dei familiari. Di conseguenza, su richiesta della Procura di Palermo, il Tribunale ha disposto il sequestro di una società di scommesse, la partecipazione in un’altra azienda dello stesso settore, nonché di vari beni immobili, tra cui quattro abitazioni e un magazzino, per un valore totale superiore a mezzo milione di euro.

È importante sottolineare che, fino al termine del processo, il soggetto è considerato innocente fino a prova contraria, in conformità con il principio di presunzione di innocenza.

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Mesagne (BR): arrestato un 65enne per detenzione di materiale pedopornografico

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Nella serata del 18 novembre, i Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo di 65 anni, già noto alle forze dell’ordine, che deve scontare una pena residua di 6 mesi di detenzione domiciliare. L’arresto è avvenuto a seguito della condanna definitiva per il reato di detenzione di materiale pedopornografico, sequestrato durante una perquisizione domiciliare.

Oltre alla pena detentiva, sono state applicate diverse pene accessorie nei confronti dell’uomo. In particolare, è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per sei mesi, nonché l’interdizione perpetua da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e in strutture pubbliche o private frequentate da minori. Inoltre, l’uomo è stato interdetto in modo permanente da qualsiasi ufficio legato alla tutela, curatela o amministrazione di sostegno.

L’individuo, dopo aver completato le formalità di rito, è stato trasferito presso la sua abitazione per l’esecuzione della pena in regime di detenzione domiciliare, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Sequestro di oltre 1700 articoli contraffatti a Trapani: due coniugi denunciati dalla Guardia di Finanza

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ADN24

In vista delle festività natalizie, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Trapani ha intensificato l’attività di contrasto alla contraffazione, con un’importante operazione condotta nel fine settimana appena trascorso. I militari della Compagnia di Marsala hanno sequestrato oltre 1700 articoli contraffatti, tra cui giocattoli, palloni da calcio di famose squadre italiane e profumi, tutti recanti marchi di noti brand nazionali ed esteri.

L’indagine si è concentrata su piattaforme di e-commerce, dove i militari hanno individuato due coniugi che operavano nella vendita online di questi prodotti contraffatti, presumibilmente provenienti da canali illeciti. Le indagini hanno inoltre rivelato che i due erano attivi anche nel commercio ambulante, in particolare nei mercatini settimanali locali.

Nel corso di un’operazione di perquisizione, sono stati rinvenuti un vero e proprio deposito di merci contraffatte all’interno dell’abitazione dei coniugi, che sono stati successivamente denunciati alla Procura di Marsala. Se immessi sul mercato, questi prodotti avrebbero generato un guadagno di circa 30.000 euro. Inoltre, i prodotti sequestrati risultano essere potenzialmente pericolosi per la salute, specialmente quelli destinati a bambini e per la cura della persona.

L’intervento della Guardia di Finanza si inserisce in un ampio piano di controllo economico del territorio e di contrasto ai traffici illeciti, con l’obiettivo di tutelare i consumatori e gli imprenditori onesti, soprattutto in un periodo come quello natalizio, che vede un aumento significativo dei consumi. L’inchiesta è ancora in corso e, in attesa di ulteriori sviluppi, resta valida la presunzione di innocenza per i denunciati.

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Cronaca

Sequestro di 10.000 articoli contraffatti nel Centergross di Funo di Argelato: Denunciato un imprenditore cinese

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Un’importante operazione anticontraffazione è stata portata a termine dai Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna all’interno del Centergross di Funo di Argelato, uno dei più grandi poli commerciali del pronto moda in Italia. L’intervento ha permesso di scoprire una società dedita alla vendita di articoli di abbigliamento e accessori contraffatti.

Dopo un’accurata attività di intelligence e il controllo economico del territorio, i militari del Nucleo Operativo Metropolitano hanno individuato una società che deteneva e stava per immettere sul mercato una grande quantità di merce contraffatta. Tra gli articoli sequestrati figuravano foulards, borse, cinture e portafogli riproducenti marchi prestigiosi come Gucci, Louis Vuitton e Fendi. In totale, sono stati sequestrati oltre 10.000 articoli contraffatti.

L’operazione ha riguardato anche 10.274 paia di occhiali da sole, risultati privi della necessaria certificazione di conformità agli standard di sicurezza previsti dall’Unione Europea. Questi prodotti, venduti senza alcuna garanzia di qualità e sicurezza, rappresentano un rischio per i consumatori, che spesso ignorano i pericoli derivanti dall’acquisto di articoli non conformi.

Il legale rappresentante della società, un uomo di origine cinese, è stato denunciato a piede libero per i reati di contraffazione di marchi e introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi. Inoltre, gli sono state comminate sanzioni amministrative per la violazione delle normative sulla sicurezza, con una multa che potrebbe arrivare fino a 6.000 euro.

L’operazione dei Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna sottolinea l’importanza del contrasto alla contraffazione, che non solo danneggia l’economia legale, ma mette anche a rischio la salute dei consumatori. Le Fiamme Gialle, infatti, non solo proteggono i diritti degli imprenditori onesti, ma lavorano anche per garantire la sicurezza dei cittadini contro prodotti che potrebbero risultare pericolosi.

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