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Cronaca

San Giusto Canavese (TO) | Truffatore di nonne, si spaccia per carabiniere: arrestato con l’aiuto della nipote

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Un episodio di truffa ha avuto luogo a San Giusto Canavese, dove un ventenne è stato arrestato per essersi spacciato per Carabiniere. Il giovane ha contattato telefonicamente un’anziana signora, informandola che suo figlio era coinvolto in un grave incidente, richiedendo la somma di 8.200 euro per evitare l’arresto del ragazzo.

La donna, presa dal panico, ha seguito le istruzioni del truffatore, raccogliendo il denaro in contanti e preparandosi a consegnarlo. Tuttavia, un intervento inaspettato della nipote ha sventato il piano. La giovane, insospettita dal comportamento della nonna, ha deciso di intervenire, contattando immediatamente il padre.

Mentre la famiglia si riuniva per discutere dell’accaduto, il giovane truffatore è stato notato mentre osservava la scena. Sospettato di essere coinvolto, è stato bloccato dagli astanti fino all’arrivo dei Carabinieri, che hanno prontamente effettuato l’arresto. Le indagini hanno portato anche all’identificazione di un complice quarantenne, denunciato per la stessa accusa.

Questo episodio sottolinea l’importanza della vigilanza e della comunicazione in famiglia per prevenire truffe di questo tipo, che sfruttano la vulnerabilità delle persone anziane. I Carabinieri invitano la popolazione a prestare attenzione a simili situazioni e a segnalare qualsiasi comportamento sospetto.

Cronaca

Boscoreale: arrestato un 36enne con pistola clandestina e oltre 1.000 euro in contanti

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ADN24

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno arrestato un uomo a Boscoreale, sorpreso in possesso di una pistola clandestina con matricola modificata, pronta all’uso. L’operazione, condotta dai baschi verdi del Gruppo Torre Annunziata durante un controllo notturno del territorio, ha portato al fermo di un’auto guidata dal soggetto, che nascondeva l’arma all’altezza della cintura, celata tra gli indumenti.

La pistola sequestrata, una “Beretta” modello 950B calibro 22, era munita di una cartuccia già camerata. Nel corso della perquisizione personale, i finanzieri hanno rinvenuto anche oltre 1.000 euro in contanti, presumibilmente legati ad attività illecite.

L’uomo, un 36enne originario di Lauro (AV) e domiciliato a Ottaviano (NA), ha un passato segnato da numerosi precedenti per lesioni, appropriazione indebita, ricettazione e stalking. È stato arrestato con l’accusa di detenzione abusiva di armi e trasferito presso la Casa Circondariale di Poggioreale su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione si inserisce in un contesto territoriale, quello dell’area oplontina, che ha recentemente registrato un incremento dell’uso e del ritrovamento di armi illegali. Solo il mese scorso, nella vicina Trecase, i finanzieri avevano sequestrato due fucili perfettamente funzionanti e 35 cartucce, nascosti in un tubo metallico all’interno di un canale di scolo. Le armi, modelli “Benelli” e “Breda”, erano state abilmente occultate e immediatamente sottoposte a sequestro.

Questi episodi evidenziano l’importanza dei controlli delle forze dell’ordine nel contrasto alla circolazione di armi illegali, che rappresentano un rischio crescente per la sicurezza del territorio.

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Cronaca

Foggia | Arrestato 31enne per furto aggravato

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ADN24

Un 31enne di Foggia è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di furto aggravato, dopo essere stato sorpreso mentre fuggiva con alcuni capi di abbigliamento rubati da un negozio del centro cittadino. L’episodio è avvenuto durante un regolare servizio di controllo del territorio da parte della “Squadra Volanti” della Questura di Foggia.

Gli agenti, notando l’uomo correre in modo sospetto per le strade della città con degli abiti al seguito, hanno deciso di fermarlo e identificarlo. Dall’accertamento delle informazioni è emerso che il 31enne si era reso responsabile di un furto all’interno di un esercizio commerciale, asportando diversi capi di abbigliamento. Dopo il furto, l’uomo si era dato alla fuga, ma è stato prontamente bloccato dagli agenti.

Durante le fasi dell’arresto, è stato inoltre verificato che il 31enne era sottoposto a un ordine di esecuzione pena per un cumulo giuridico, con una condanna a 5 anni, 9 mesi e 27 giorni di reclusione. Di conseguenza, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Foggia.

L’indagine è ancora in corso e la posizione dell’arrestato è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Si sottolinea che, come da prassi, l’uomo è considerato innocente fino a una eventuale sentenza di condanna definitiva.

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Cronaca

Ravenna | Restituiti 40.000 euro a un’anziana vittima di truffa online

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ADN24

Un’importante operazione di recupero da parte della Polizia di Stato di Ravenna ha permesso il ritorno di circa 40.000 euro a un’anziana donna ravennate che era stata vittima di una truffa online. La restituzione del denaro, avvenuta il 18 novembre 2024, è stata il risultato delle indagini condotte dalla Squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Ravenna.

La truffa era iniziata il 24 aprile 2024, quando la vittima, una donna anziana, si era recata presso l’Ufficio denunce della Questura, accorgendosi di essere stata raggirata da un finto operatore bancario. Il giorno precedente, infatti, aveva ricevuto un messaggio sul suo cellulare che la avvisava del blocco di una delle sue carte di credito. Il messaggio le indicava di seguire una serie di istruzioni online e telefoniche per risolvere il problema.

Contattato il numero fornito nel messaggio, la donna aveva parlato con un truffatore che si spacciava per un operatore bancario. L’uomo l’aveva guidata, passo dopo passo, a effettuare operazioni che, apparentemente, servivano a sbloccare la carta. In realtà, quelle operazioni stavano realizzando un bonifico per circa 50.000 euro, indirizzato direttamente al truffatore. L’anziana, ignara, aveva quindi completato una transazione per un importo di 49.850 euro.

Fortunatamente, grazie a indagini rapide ed efficaci condotte dalla Polizia di Stato, è stato possibile individuare le coordinate bancarie utilizzate dal truffatore. Gli investigatori sono riusciti a bloccare tempestivamente i fondi su un conto corrente di appoggio e a ottenere un decreto di sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. Purtroppo, il truffatore era riuscito a prelevare circa 10.000 euro prima che il blocco fosse effettuato.

Le indagini sono proseguite con analisi bancarie e perquisizioni a carico del sospetto, che hanno confermato il suo coinvolgimento nel reato, portando al rinvenimento di documentazione e carte di credito utilizzate per la truffa. Alla fine, gli sforzi investigativi hanno portato alla restituzione di una parte significativa della somma sottratta, con circa 40.000 euro restituiti alla legittima proprietaria.

Il provvedimento di restituzione è stato notificato alla vittima lunedì scorso, a testimonianza dell’impegno della Polizia di Stato nel contrastare le truffe online e nel tutelare le persone vulnerabili da questi crimini.

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