Cronaca
Latina | Sequestro di cibi, bevande e giocattoli pericolosi
Recentemente, il Gruppo di Latina della Guardia di Finanza ha condotto operazioni mirate a garantire la sicurezza del mercato e la protezione dei consumatori, con particolare attenzione alla salute pubblica. Durante questi controlli, sono emerse irregolarità significative che hanno portato al sequestro di circa 1.000 prodotti alimentari scaduti e 18.000 articoli vari, inclusi giocattoli, che presentavano potenziali rischi per la salute.
In un negozio specializzato nella vendita di alimenti etnici, i militari hanno scoperto una serie di prodotti scaduti sugli scaffali, tra cui bevande e cibi in scatola, ma anche articoli privi di data di scadenza e informazioni essenziali riguardanti la loro sicurezza. Queste violazioni sono state accertate in base ai regolamenti europei e nazionali riguardanti la sicurezza alimentare.
In un altro punto vendita, sono stati sequestrati circa 18.000 articoli per la casa e giocattoli privi della marcatura CE, non rispettando le avvertenze necessarie per garantire la sicurezza dei bambini. A seguito di queste irregolarità, sono state emesse sanzioni per un totale di 3.000 euro ai responsabili delle attività commerciali coinvolte.
Questa operazione dimostra l’impegno costante della Guardia di Finanza nel contrastare la vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, proteggendo così i consumatori, in particolare i più giovani, e garantendo condizioni di concorrenza leale nel mercato.
Cronaca
Cosenza | Dirigente dell’Asp citato per danno erariale da un milione di euro
Cronaca
Ancona | Amministratore di sostegno accusato di peculato: sottratti 120.000 euro a un familiare vulnerabile
Un amministratore di sostegno è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Ancona con l’accusa di peculato, in seguito a indagini che hanno rivelato presunte sottrazioni di denaro dai conti del proprio familiare, persona affetta da gravi deficit cognitivi e incapace di provvedere autonomamente alla gestione del proprio patrimonio. La somma, stimata in oltre 120.000 euro, era destinata al mantenimento e alle cure del familiare, ma sarebbe stata trasferita dall’amministratore sui propri conti tramite bonifici e prelievi di denaro in contante.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, ha incluso meticolosi accertamenti bancari e testimonianze che hanno contribuito a delineare le presunte condotte illecite. L’indagato, che per il suo ruolo è equiparato a un pubblico ufficiale, è soggetto agli obblighi di tutela delle persone che non sono in grado di gestire i propri beni e interessi; l’accusa di peculato implica che abbia abusato di questo ruolo a fini personali.
Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Macerata ha disposto il sequestro preventivo di beni pari alla cifra sottratta, includendo due immobili e somme liquide dell’amministratore, per garantire la possibile restituzione delle risorse al familiare vulnerabile.
Questo intervento rappresenta un ulteriore passo della Guardia di Finanza nella lotta alla criminalità economica e a tutela delle persone più fragili. La presunzione di innocenza rimane garantita per l’indagato fino a un’eventuale sentenza definitiva.
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