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Como | GdF vince il primo memorial dedicato a Maurizio Gentilcore

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La Guardia di Finanza di Como ha recentemente trionfato nel primo Memorial “APS.QS AT-P.I. Maurizio Gentilcore”, un evento di tiro con arma corta che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia. La manifestazione, che si è svolta presso il Tiro a Segno Nazionale di Como, è stata organizzata per onorare la memoria dell’Appuntato Scelto Maurizio Gentilcore, deceduto due anni fa durante un servizio di sicurezza pubblica in Val Susa.

L’evento ha raccolto oltre 110 tiratori da diverse regioni, tra cui Lombardia, Abruzzo e Liguria, e ha visto i partecipanti cimentarsi in prove che richiedevano precisione e rapidità. La competizione non si è limitata al solo aspetto sportivo, ma ha richiamato anche le capacità operative necessarie in contesti di alta responsabilità.

Al termine della gara, si è tenuta una cerimonia di premiazione che ha visto la presenza di familiari e colleghi di Gentilcore. Durante l’evento, il Colonnello Michele Donega, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, ha ricordato la carriera e l’impegno del basco verde, sottolineando il suo contributo alla comunità. I premi sono stati consegnati da figure di spicco, tra cui il Prefetto e il Sindaco di Como, che hanno arricchito l’evento con la loro presenza.

Il trofeo, un elegante falco in legno intagliato a mano, rappresenterà un simbolo di continuità e competizione, custodito dai familiari di Maurizio Gentilcore fino a quando una squadra non otterrà la vittoria per tre edizioni consecutive. Nella competizione individuale, i tiratori della Guardia di Finanza hanno dominato le classifiche, sia tra gli uomini che tra le donne, evidenziando l’abilità e la preparazione degli operatori.

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Meloni “Norme Ue rischiano di mettere automotive in ginocchio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il governo italiano lavorerà per fare in modo che la transizione ecologica torni a camminare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale, semplicemente perchè non possiamo inseguire la decarbonizzazione al prezzo della desertificazione economica. Banalmente, in un deserto non c’è niente di verde”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio all’Assemblea generale di Alis.
“Alcune scelte europee degli ultimi anni hanno pagato un prezzo troppo alto all’ideologia e hanno di fatto chiuso la porta alle ragioni di chi fa impresa – ha spiegato Meloni -. Dobbiamo garantire un quadro regolatorio certo evitando però rigidità eccessive che danneggiano hi fa impresa e crea occupazione. L’Italia è capofila in Europa di un non paper sull’automotive che chiede di rivedere quelle norme che rischiano di mettere in ginocchio l’industria europea dell’auto, e di riaffermare il principio della neutralità tecnologica. Noi siamo convinti che vadano usate e sostenute tutte le tecnologie che contribuiscono ad abbattere le emissioni, senza chiusure ideologiche e dannose per molte filiere”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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M5S, Grillo “Con Conte è diventato un partitino”

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ROMA (ITALPRESS) – Beppe Grillo celebra il funerale del M5S, non il suo movimento, quello fondato con Gianroberto Casaleggio nel 2009, ma quello di oggi a guida Giuseppe Conte. Lo aveva annunciato ieri in un post, e oggi puntuale si è presentato con un video sul suo blog, alla guida di un carro funebre grigio.
“Il Movimento 5 Stelle si è trasformato in un partitino progressista, con giochetti che non faceva nemmeno la Democrazia Cristiana, questi giochetti hanno trasformato questo partitino in niente, vedere questo movimento, questo simbolo, che ha visto cuore, coraggio, rappresentato da queste persone mi da un senso di disagio”, le parole del fondatore del M5S, “i valori del movimento li abbiamo fatti con Casaleggio che ci ha messo l’intelligenza, io ci ho messo il coraggio e milioni di italiani ci hanno messo il cuore, per coprire le domande che mandano via me ne hanno fatto venti, e poi hanno votato meno della metà degli iscritti”.
Un messaggio breve, nemmeno venti minuti, in cui si ripetono attacchi all’attuale presidente del M5S, Giuseppe Conte che Grillo chiama “Mago di Oz”: “Questo movimento aveva una identità straordinaria, sui due mandati eravamo d’accordo con il Mago di Oz, su di me sono state dette delle cose… Io ho solo chiesto da garante di avere un controllo sulle cose, questo modo di comportarsi, di Oz, è stata la carta vincente per disintegrare il movimento della sua identità. Il movimento è sceso dal 25% a meno della metà e mi si accusa di essere il padre padrone, Oz mi accusa di essere il sopraelevato, lui ha una leggera psicosi, butta sugli altri quello che vorrebbe essere lui. Tutti i miei progetti che mandavo al Mago di Oz non arrivavano perchè lui non si faceva mai trovare, e i progetti sono stati tantissimi, cosa che gli ho ribadito anche l’ultima volta che sono venuto a Roma, gli ho detto “Fatti dare una mano”, ma la sua dinamica era quella di non farsi mai trovare”.
Grillo, che si definisce “tutore dei valori sacri del M5S”, ribadisce che “Questi valori sono stati traditi in questi tre anni, è diventato un partito di gente che non riconosco più”. E a chi lo critica dice: “Fatevi un altro simbolo, il movimento è morto però è compostabile, l’humus che c’è dentro non è morto, oggi non c’è più un futuro perchè non si capisce il presente, noi siamo quelli che aspettavano di essere, ci siamo, ho un’idea, non finisce qui, andate a votare – spiega rivolgendosi agli iscritti -. Cercate di pensare che questo movimento avrà un altro decorso meraviglioso, che ci siate voi o no”.

– Foto screenshot video Beppe Grillo –

(ITALPRESS).

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Medio Oriente, Tajani “Per Israele è tempo di fermarsi su Gaza”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sin dalla mattina del 7 ottobre dopo l’orrore dell’assalto di Hamas, l’Italia ha offerto sostegno a Israele, ha ribadito che lo Stato ebraico ha il diritto di difendersi, di rispondere all’attacco terroristico e a debellare la minaccia a Gaza. Ma la guerra non può essere infinita. Israele deve ammettere che i suoi obiettivi militari sono stati raggiunti, e che adesso – dopo la tregua in Libano – è possibile fermare le operazioni a Gaza. Abbiamo chiesto loro una risposta militare proporzionata e non sempre è stato così, e lo abbiamo detto a chiare lettere”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al quotidiano Avvenire.
“Abbiamo lavorato da subito per rendere operativa la nostra azione umanitaria. Abbiamo creato una coalizione con organizzazioni internazionali per quella che oggi è una priorità – spiega Tajani -: bisogna portare assistenza al popolo palestinese. L’iniziativa “Food for Gaza” è nata con due scopi: aiutare il confronto fra agenzie dell’Onu presenti a Roma nel settore alimentare e agricolo (Fao, Pam) con le istituzioni dedicate alla sanità come Croce rossa internazionale e Mezzaluna rossa. Secondo obiettivo: raccogliere tonnellate di aiuti alimentari e medicinali che abbiamo iniziato a inviare a Gaza. Abbiamo offerto con i fondi della Cooperazione 15 camion al Wfp dell’Onu per la distribuzione del cibo dentro la Striscia. Abbiamo coinvolto direttamente sia l’Autorità palestinese che il governo israeliano. Sono due entità politiche di fatto rivali, ma dovranno essere i pilastri politici su cui rifondare un confronto e un negoziato per arrivare alla soluzione dei “due popoli due Stati””.
“Noi auspichiamo che le discussioni per il cessate-il-fuoco nella Striscia procedano più velocemente. C’è una nuova proposta, un nuovo impulso egiziano. Bisogna aprire i valichi e permettere la distribuzione degli aiuti”, sottolinea il ministro.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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