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Cronaca

Feroleto della Chiesa (RC) | Un debito che si trasforma in sequestro di persona

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Un episodio di violenza ha scosso la tranquilla comunità di Feroleto della Chiesa, un piccolo comune in provincia di Reggio Calabria. Durante una normale mattina, un uomo è stato aggredito da due conoscenti proprio davanti alla propria abitazione. La motivazione di questo attacco sembra risiedere in un debito non saldato, risalente a diversi anni fa, che ha provocato una reazione estrema da parte degli aggressori, intenzionati a sequestrare la vittima.

La situazione è degenerata l’11 ottobre, quando la moglie della vittima, in preda al panico, ha contattato il numero d’emergenza per chiedere aiuto. I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Gioia Tauro e della Stazione di Feroleto sono accorsi rapidamente sul posto, trovando l’uomo in condizioni critiche, con evidenti segni di violenza e ferite sul corpo.

Le indagini iniziali hanno rivelato che gli aggressori stavano tentando di costringere la vittima a entrare in un’auto, sporca di sangue, segno della brutalità dell’aggressione. Fortunatamente, l’efficienza delle forze dell’ordine ha permesso di interrompere il piano criminale prima che potesse concretizzarsi. I due aggressori sono stati rintracciati nelle loro abitazioni mentre cercavano di distruggere prove del crimine, bruciando i propri vestiti.

Attualmente, entrambi si trovano in custodia e saranno sottoposti al giudizio dell’Autorità Giudiziaria. È importante sottolineare che, fino a una condanna definitiva, gli accusati godono della presunzione di innocenza, un principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico. Questo episodio mette in evidenza la gravità della violenza legata a questioni di debiti, un tema purtroppo ricorrente in molte comunità.

Cronaca

LIVORNO. Dopo oltre 40 anni di servizio, il Luogotenente Alfonso Di Stasio va in pensione

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Dopo una carriera di oltre 40 anni al servizio dello Stato, il Luogotenente Alfonso Di Stasio ha lasciato il servizio attivo, ponendo fine a un lungo e onorato percorso che lo ha visto arruolarsi nel 1983 e dedicarsi con impegno alla Guardia di Finanza. Il suo ultimo giorno in servizio, come comandante della 1ª Sezione Operativa del Gruppo Livorno, è stato salutato con un evento emozionante organizzato presso la caserma “Santini” di Livorno, alla presenza di numerosi colleghi, familiari e amici.

Il Luogotenente Di Stasio è stato un punto di riferimento per le Fiamme Gialle in porto, un uomo che si è sempre distinto per la sua cordialità, educazione e professionalità. In oltre 40 anni di carriera, quasi tutti trascorsi nel porto di Livorno, ha svolto il suo lavoro con serietà e discrezione, instaurando rapporti di fiducia con colleghi, operatori portuali, camionisti, e rappresentanti di altre forze di polizia e enti pubblici. Pur essendo impegnato in compiti di controllo e sanzione, Di Stasio ha sempre saputo mantenere un atteggiamento di rispetto e disponibilità, facendo comprendere con pazienza e diplomazia le responsabilità legate al suo lavoro.

Il saluto ufficiale si è svolto in un’atmosfera di grande affetto e riconoscimento per il suo operato. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 100 persone, tra cui colleghi di lunga data, familiari, amici e rappresentanti dell’Autorità portuale, a testimonianza della stima e dell’affetto che Di Stasio ha suscitato in tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di collaborare con lui.

Un lungo cammino, ricco di soddisfazioni e di momenti significativi, si è concluso con un commiato che ha messo in evidenza il grande spirito di servizio, la dignità e la dedizione con cui Di Stasio ha portato avanti il suo lavoro per più di quattro decenni.

Un sincero ringraziamento e un augurio di buona pensione a Alfonso, che lascia un’impronta indelebile nel cuore del porto di Livorno e nel Corpo delle Fiamme Gialle.

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Cronaca

Arrestato per traffico illecito di fuochi d’artificio, sequestrati 237 mila ordigni

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I Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno arrestato un uomo accusato di detenere e commercializzare illegalmente fuochi d’artificio, sequestrando oltre 237 mila ordigni pirotecnici per un peso complessivo di 4 tonnellate. L’operazione, che si inserisce in un’iniziativa volta a contrastare fenomeni illeciti legati alla produzione, detenzione e vendita di materiale pirotecnico in vista delle festività, ha portato alla scoperta di un traffico pericoloso di esplosivi.

Tutto è iniziato con un controllo su strada effettuato dai militari del Gruppo Sibari nei confronti di un corriere di una società di spedizioni. All’interno del veicolo sono stati trovati numerosi plichi contenenti fuochi d’artificio illegali, ritirati da un negozio di materiale pirotecnico nel centro di Corigliano. Successivi accertamenti, effettuati da esperti del Nucleo Artificieri Regionale della Questura di Catanzaro, hanno confermato che i fuochi d’artificio rinvenuti erano assimilabili a veri e propri ordigni esplosivi, potenzialmente letali, se esplosi contemporaneamente.

L’ingente quantità di materiale sequestrato, combinata con un confezionamento non ignifugo e la custodia in un ambiente inadeguato, avrebbe potuto causare una serie di esplosioni simultanee con effetti devastanti sulla sicurezza pubblica.

Le indagini hanno poi condotto i finanzieri a un negozio di vendita al dettaglio, situato al piano terra di un edificio residenziale nel centro di Corigliano. Qui, è stato accertato che l’attività commerciale operava senza le necessarie autorizzazioni prefettizie. Durante il controllo, è stato trovato un ulteriore ingente quantitativo di materiale pirotecnico, alcuni dei quali maneggiabili solo da professionisti e, dunque, non destinati alla vendita al dettaglio. La scoperta includeva anche micce, inneschi e materiale alterato, già parzialmente esploso, che è stato distrutto in sicurezza dal personale del Nucleo Artificieri.

L’operazione ha evidenziato come l’eventuale accensione di un singolo articolo pirotecnico potesse innescare una catena di esplosioni, con effetti devastanti per la sicurezza dei residenti e delle persone nelle vicinanze.

A seguito del blitz, il titolare dell’esercizio commerciale è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari. Sono stati inoltre sequestrati i due depositi illegali e l’intero materiale pirotecnico rinvenuto. Le autorità competenti hanno confermato questi provvedimenti in sede di riesame presso il Tribunale di Catanzaro.

Questa operazione sottolinea il ruolo fondamentale della Guardia di Finanza nella tutela della sicurezza pubblica, prevenendo comportamenti che violano le normative e mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini, degli operatori del settore e dell’intera comunità.

Si ricorda che, in base al principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza degli indagati sarà accertata solo al termine del procedimento giudiziario. Attualmente, il caso è ancora nella fase delle indagini preliminari.

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Cronaca

Controlli intensificati a Napoli contro la violenza giovanile e le infrazioni stradali: oltre 3.200 sanzioni nel 2024

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Su direttiva del Prefetto di Napoli, Dr. Michele Di Bari, e a seguito di un confronto con il Sindaco di Napoli sulla strategia per contrastare la violenza giovanile, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno intensificato i controlli economici e di sicurezza sul territorio. L’obiettivo è monitorare le aree più frequentate dai giovani, con particolare attenzione alla guida imprudente e alla circolazione di veicoli senza le necessarie autorizzazioni.

Nel corso delle ultime due settimane, sono stati effettuati 712 controlli su motoveicoli e 747 identificazioni di persone nelle zone a maggiore affluenza. Durante queste operazioni, i finanzieri hanno elevato 52 infrazioni al Codice della Strada, per reati come guida senza patente, mancanza di assicurazione, revisione scaduta dei mezzi, oltre a comportamenti irresponsabili come l’uso del cellulare alla guida e la mancanza del casco.

Un caso particolare ha visto un rider sanzionato per guida senza patente e senza copertura assicurativa mentre trasportava cibo a domicilio. Inoltre, sono stati sequestrati 16 scooter in seguito a irregolarità riscontrate durante i controlli.

Le attività di vigilanza hanno portato anche a tre denunce all’Autorità Giudiziaria per altrettanti conducenti recidivi nella guida senza patente. I controlli hanno interessato anche autoveicoli, con 108 sanzioni amministrative elevate e 6 mezzi sottoposti a sequestro.

Dal inizio dell’anno, i Reparti del Comando Provinciale di Napoli hanno elevato oltre 3.200 verbali per violazioni al Codice della Strada. Più di 2.800 sanzioni sono già state saldate, con un incasso che ha superato i 450.000 euro, a beneficio delle casse pubbliche.

Con queste operazioni, la Guardia di Finanza di Napoli continua a svolgere un ruolo fondamentale nella sicurezza del territorio e nella lotta contro comportamenti pericolosi e irregolarità che minano la sicurezza stradale.

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