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Jannik Sinner “Giocherò per altri 15anni”

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Jannik Sinner, il talento del tennis italiano, si prepara a chiudere una stagione da protagonista, caratterizzata da successi e traguardi storici. Dopo aver conquistato l’Australian Open e lo US Open, insieme a tre titoli Masters 1000, ha raggiunto la prima posizione nel ranking ATP, diventando il primo italiano a riuscirci.

In un’intervista a Sky Sport, il giovane campione ha condiviso le sue riflessioni sul percorso che lo ha portato a realizzare il sogno di diventare il numero uno. Nonostante i cambiamenti e le sfide che ha affrontato, Sinner sottolinea come la sua essenza non sia mutata. La fama e il successo non hanno influito sulla sua personalità; ciò che è cambiato, piuttosto, è il suo tempo libero, ora limitato dagli impegni professionali.

Il tennista ha anche parlato del suo legame con la sua terra d’origine. Tornare a casa è un evento raro, ma significativo. Sinner si dedica ai suoi genitori e ai nonni, consapevole che ogni visita potrebbe essere l’ultima. La bellezza dei paesaggi familiari, le strade e le montagne evocano in lui un senso di libertà e appartenenza. Questi momenti lo ricaricano e gli danno la motivazione per continuare il suo viaggio sportivo.

Guardando al futuro, Sinner è determinato a proseguire la sua carriera per almeno altri quindici anni, con la speranza che il suo corpo resista a lungo. Nonostante la sua giovane età, riconosce l’importanza di lavorare sodo per mantenere la sua posizione in un mondo competitivo. Con l’entusiasmo di chi sa di avere ancora tanto da dare, Sinner si prepara ad affrontare le ultime sfide della stagione, tra cui le ATP Finals e la Coppa Davis.

La sua storia, ricca di passione e sacrificio, è solo all’inizio, e i prossimi anni promettono di essere altrettanto emozionanti.

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Cobolli punta in alto in una giornata di tennis entusiasmante

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Con l’avvicinarsi della fine di ottobre, l’attenzione si concentra su un’importante giornata di tennis, ricca di incontri appassionanti nel contesto dell’Ubicontest. Tra questi, spicca l’atteso scontro tra Flavio Cobolli e Alex De Minaur, un match che potrebbe rivelarsi decisivo per il nostro portacolori. Le aspettative sono alte e il pubblico è pronto a tifare per lui, in un confronto che promette emozioni.

Nel frattempo, Luciano Darderi si prepara ad affrontare Jack Draper, un avversario temibile che ha già dimostrato di avere le carte in regola per fare bene. Darderi, fresco di una vittoria importante, dovrà dare il massimo per mettere in difficoltà il britannico, noto per il suo potente dritto e la sua solidità nel gioco indoor. Gli appassionati non possono perdere questi scontri, che rappresentano un’ottima occasione per vedere all’opera talenti emergenti e campioni affermati.

In questo contesto di competizione, i partecipanti hanno anche la possibilità di vincere premi straordinari, come biglietti per le ATP Finals e i Masters 1000, oltre a racchette Dunlop, rendendo ogni partita ancora più significativa. La tensione e l’adrenalina sono palpabili, e man mano che si avvicina il gran finale, l’interesse cresce.

Oggi, dunque, gli appassionati di tennis possono godersi sette partite di alto livello. Sarà un giovedì da segnare sul calendario, con Cobolli e Darderi in cerca di affermazioni importanti. La settimana prossima, infine, ci sarà l’attesa rivelazione dei vincitori dei premi, promettendo di rendere il finale del mese ancora più

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Anelli e vittoria per Boston, Lebron e Bronny James storici

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Anelli, storia, spettacolo, record. Inizia alla grande la stagione Nba 2024-2025 con i campioni in carica di Boston che, in un TD Garden vestito a festa, prima ricevono trofeo e anelli per il titolo conquistato nell’ultima stagione, quindi travolgono i Knicks con un netto 132-109. Non solo Celtics, ci sono anche i Lakers in campo. E non è una partita banale visto che entra dritta nella storia Nba grazie a Lebron (anni 39) e Bronny James (anni 20): padre e figlio in campo insieme e nella stessa squadra, non era mai successo.
Onore ai campioni, si comincia da Boston che batte New York con, a proposito di primati, 29 triple piazzate (eguagliato il record dei Bucks di 4 anni fa). Straordinario Jayson Tatum che inizia la stagione mettendo a referto 37 punti e 10 assist (4 i rimbalzi), il migliore dei suoi, ma comunque in tutto sono 6 ad andare in doppia cifra: ne fanno 24 White, 23 Brown, 18 Holiday, 11 Horford e, dalla panchina, 10 Hauser. New York è costretta a recitare la parte dell’invitato alla festa dei campioni e non dà mai l’impressione di potersela giocare, nonostante i 22 punti a testa di Brunson e McBride (quest’ultimo dalla panchina).

Da Boston a Los Angeles, dove i Lakers battono 110-103 Minnesota. Brillano tante stelle, in termini di spettacolo e contributo al proprio team, sugli scudi c’è Anthony Davis che dona e si regala una doppia doppia da 36 punti e 16 rimbalzi. Nel quintetto iniziale dei Lakers ci sono anche i 18 punti di Hachimura e i 12 di Reaves. Poi c’è la famiglia James: papà Lebron, classe 1984, in 35 minuti mette a referto 16 punti, il figlio Bronny gioca il finale di gara: un rimbalzo per lui e mille emozioni per entrambi, ma anche per il pubblico che ha salutato con un’ovazione l’ingresso in campo del ‘piccolò James. Un momento che entra nella storia della Nba: per la prima volta padre e figlio in campo insieme nella stessa squadra. Tornando al match, sfida equilibrata con i Timberwolves che pagano dazio per le amnesie del secondo parziale (33-19) e perdono 110-103, nonostante i 27 punti di Anthony Edwards, i 16 (con 9 rimbalzi) di Julius Randle, la doppia doppia da 13 punti e 14 rimbalzi di Rudy Gobert e l’ottimo contributo che arriva dalla panchina con i 14 di Alexander-Walker, i 12 di Reid e i 10 di DiVincenzo.
– Foto Ipa Agency –

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Thuram al 93′, l’Inter vince in casa dello Young Boys

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L’Inter, rimaneggiata e poco brillante, acciuffa nel finale una vittoria pesante contro lo Young Boys. Sul sintetico del Wankdorf, l’eroe della serata è il subentrato Thuram, il cui gol al 93′ piega la formazione svizzera. Per lunghi tratti del match, i nerazzurri soffrono l’organizzazione e la fisicità dello Young Boys, ancora fermo a quota zero punti in classifica. In apertura di ripresa, Arnautovic aveva ha anche fallito un calcio di rigore. Partita in salita per l’Inter sin dalle prime battute, complice soprattutto la grande aggressività dei padroni di casa. Per una buona mezz’ora, i ragazzi di Inzaghi faticano a coprire il campo, lasciandosi spesso sorprendere dalle galoppate offensive dei padroni di casa. Tra il 22′ e il 25′ lo Young Boys sfiora il vantaggio in ben due occasioni: sui tentativi di testa di Virginius e Lakomy sono provvidenziali prima Pavard in chiusura, poi Sommer.

Nonostante le difficoltà, però, i nerazzurri rientrano negli spogliatoi mangiandosi le mani per l’occasione avuta da Bisseck al 31′. Dopo aver scambiato con Taremi, il difensore tedesco si presenta davanti a Von Ballmoos: quest’ultimo è bravo a parare in uscita bassa. In apertura di secondo tempo l’Inter ha la grande occasione di indirizzare la partita, quando Oliver concede il rigore per il contatto tra Dumfries e Hadjam. Dal dischetto, però, Arnautovic calcia poco angolato e si fa ipnotizzare da Von Ballmoos. Da segnalare anche l’infortunio muscolare di Carlos Augusto, sostituito al 54′ da Dimarco. I nerazzurri anche nella ripresa continuano a soffrire la spavalderia di uno Young Boys mai passivo: al 60′ Monteiro con un destro dal limite colpisce il palo, facendo tremare Sommer. Un minuto dopo entrano Lautaro e Zielinski per dare la scossa ad un Inter troppo piatta.

Le occasioni migliori continua ad averle, però, la squadra svizzera, grazie all’ottimo innesto dalla panchina di Males, vicino al gol al 84′ con un tiro di poco a lato. A salvare l’Inter, però, da un risultato molto deludente ci pensa il neoentrato Thuram, in gol nel terzo minuto di recupero. Sotto porta il francese è bravo a deviare il cross rasoterra di Dimarco. Con questa vittoria l’Inter sale in classifica a quota sette punti: i nerazzurri torneranno in campo contro l’Arsenal a San Siro il 6 novembre.
– foto Ipa Agency –

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