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curiosità

SAI CHE… Ci sono persone che hanno la capacità di vedere i colori invisibili?

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La percezione dei colori è una delle esperienze più affascinanti della vista umana, ma esistono alcune condizioni che sfidano la nostra comprensione comune. Tra queste, la tetracromazia emerge come una rarissima abilità che consente a poche persone di vedere colori che la maggior parte di noi non riesce a percepire. Mentre il daltonismo è relativamente noto e studiato, la tetracromazia rimane avvolta nel mistero.

In generale, la nostra vista è in grado di distinguere circa un milione di sfumature di colore, grazie alla presenza di tre coni retinici. Tuttavia, chi è affetto da tetracromazia possiede un quarto cono, il che permette di percepire fino a 100 milioni di colori diversi. Questa condizione è il risultato di una mutazione genetica, simile a quella che causa il daltonismo, ma con un’espressione completamente opposta.

Un esempio significativo di questa condizione è fornito da Concetta Antico, un’insegnante d’arte che ha descritto la sua esperienza unica di percepire colori in modi che i suoi studenti non riuscivano nemmeno a immaginare. La sua capacità di vedere sfumature brillanti e inaspettate ha portato a situazioni curiose in aula, dove gli studenti, pur non vedendo i colori descritti, si sono limitati a sorridere per non sembrare scortesi.

Le stime indicano che fino al 12% delle donne con cromosoma XX potrebbe possedere questa straordinaria capacità, ma non tutti gli individui con tetracromazia possono realmente percepire i colori come fa Concetta. Affinché ciò avvenga, il quarto cono deve avere una sensibilità differente e il cervello deve essere in grado di elaborare queste informazioni supplementari.

Tuttavia, identificare la tetracromazia non è semplice. Attualmente non esistono test diagnostici standardizzati per questa condizione. Anche se i ricercatori stanno esplorando approcci attraverso il test del DNA, non è ancora possibile confermare la presenza di tetracromazia in modo affidabile.

Questo ci ricorda quanto sia complessa e variegata la nostra esperienza visiva e quanto ci sia ancora da scoprire su queste affascinanti differenze nel modo in cui percepiamo il mondo intorno a noi.

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SAI CHE… Una nave fantasma del 1700 è stat ritrovata dopo l’uragano Milton?

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Di recente, ha fatto il giro del web una notizia sensazionalistica riguardante il presunto ritrovamento di una nave fantasma del 1700 a St. Augustine, in Florida, a seguito dell’uragano Milton. L’immagine, pubblicata sulla pagina Facebook Casper Planet, mostrava una grande imbarcazione arenata sulla spiaggia, accompagnata da una didascalia che prometteva un’affascinante scoperta storica. Tuttavia, la verità si è rivelata ben diversa.

Dopo una rapida indagine, è emerso che la fotografia ritraeva in realtà l’Olandese Volante, una nave leggendaria resa famosa dalla saga di “Pirati dei Caraibi” della Disney. Questo veliero, che ha catturato l’immaginazione di molti, era stato esposto tra il 2006 e il 2010 al largo dell’isola privata di Castaway Cay, nelle Bahamas. La pubblicazione della notizia ha generato un’ondata di reazioni, con migliaia di commenti e interazioni, molti dei quali esprimevano scetticismo riguardo alla veridicità della scoperta.

L’episodio evidenzia come le informazioni fuorvianti possano diffondersi rapidamente, soprattutto in situazioni legate a eventi naturali drammatici come gli uragani. Nonostante l’interesse per storie intriganti, è sempre fondamentale verificare le fonti prima di dare credito a notizie che potrebbero rivelarsi false. L’account che ha lanciato la notizia ha una storia di contenuti discutibili e spesso utilizza l’intelligenza artificiale per generare i propri articoli, un ulteriore fattore che suggerisce la necessità di un approccio critico alle informazioni condivise online.

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SAI CHE…Axiom Space la compagnia che sviluppa la Stazione Spaziale non riesce a pagare le bollette?

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Axiom Space, la compagnia che sta sviluppando una stazione spaziale privata per la NASA, si trova attualmente in una fase critica a causa di gravi problemi economici. Un recente rapporto ha rivelato che l’azienda sta affrontando difficoltà nel saldare i propri debiti, portando a licenziamenti massicci e a significativi tagli salariali per i dipendenti rimasti.

Il progetto di Axiom Space prevede la costruzione di un modulo che si aggancerà alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) prima di separarsi e diventare una struttura autonoma. Tuttavia, con la ISS programmata per il pensionamento nel 2030, Axiom si trova in ritardo rispetto ai tempi previsti e ha dovuto ridimensionare il design originale della stazione, rendendola meno ambiziosa e potenzialmente meno redditizia.

La situazione è ulteriormente complicata dalla riluttanza degli investitori a finanziare la nuova versione della stazione spaziale, contribuendo così alle difficoltà di liquidità dell’azienda. Per cercare di mitigare i problemi finanziari, Axiom ha tentato di raccogliere fondi attraverso la vendita di posti per viaggi sulla ISS a bordo delle navicelle SpaceX e ha ottenuto un contratto per la progettazione di tute spaziali destinate alla missione lunare Artemis III. Nonostante questi sforzi, i problemi economici continuano a pesare sull’azienda.

Il CEO Kam Ghaffarian ha messo in campo risorse personali per sostenere l’azienda, ma le incertezze rimangono. Il futuro della stazione spaziale privata di Axiom appare sempre più nebuloso, mettendo in discussione le ambizioni della compagnia nel settore spaziale.

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SAI CHE… Nel 1932 il Brasile mandò gli atleti alle Olimpiadi grazie al caffè che vendevano?

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Nel 1932, il Brasile si trovò in una situazione insolita durante le Olimpiadi di Los Angeles. In un periodo di crisi economica globale, il governo di Getúlio Vargas ideò un modo creativo per consentire ai suoi atleti di partecipare ai giochi, nonostante le difficoltà finanziarie. Per finanziare il viaggio della squadra, venne stipulato un accordo con il National Coffee Council degli Stati Uniti, che fornì 22.700 kg di caffè da vendere durante il tragitto.

La squadra brasiliana, composta da 69 membri, partì per gli Stati Uniti con il compito di vendere il caffè. Tuttavia, il viaggio non si rivelò facile. Durante la traversata del Canale di Panama, molti atleti non riuscirono a vendere il caffè necessario per pagare il pedaggio. Solo grazie a un prestito della Banca nazionale brasiliana poterono garantire il passaggio. Una volta arrivati a Los Angeles, si trovarono ad affrontare una tassa di ingresso di 1 dollaro per atleta, una spesa inaspettata e significativa.

A causa di queste difficoltà, la squadra ottenne solo 24 dollari dalla vendita del caffè, costringendo a selezionare solo 24 atleti per la competizione. Arrivati alle gare, gli atleti si presentarono in condizioni precarie, stanchi e debilitati, e il loro miglior piazzamento fu un sesto posto.

Al rientro in Brasile, le sventure non terminarono. Gli atleti dovettero affrontare una rivolta civile che bloccò il traffico nelle principali città portuali, costringendoli a percorrere lunghe distanze per tornare a casa. Questo episodio sottolinea non solo le difficoltà economiche del Brasile negli anni ’30, ma anche la determinazione del paese di far valere la propria presenza nel contesto olimpico nonostante gli ostacoli.

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