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SAI CHE… Una nave fantasma del 1700 è stat ritrovata dopo l’uragano Milton?

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Di recente, ha fatto il giro del web una notizia sensazionalistica riguardante il presunto ritrovamento di una nave fantasma del 1700 a St. Augustine, in Florida, a seguito dell’uragano Milton. L’immagine, pubblicata sulla pagina Facebook Casper Planet, mostrava una grande imbarcazione arenata sulla spiaggia, accompagnata da una didascalia che prometteva un’affascinante scoperta storica. Tuttavia, la verità si è rivelata ben diversa.

Dopo una rapida indagine, è emerso che la fotografia ritraeva in realtà l’Olandese Volante, una nave leggendaria resa famosa dalla saga di “Pirati dei Caraibi” della Disney. Questo veliero, che ha catturato l’immaginazione di molti, era stato esposto tra il 2006 e il 2010 al largo dell’isola privata di Castaway Cay, nelle Bahamas. La pubblicazione della notizia ha generato un’ondata di reazioni, con migliaia di commenti e interazioni, molti dei quali esprimevano scetticismo riguardo alla veridicità della scoperta.

L’episodio evidenzia come le informazioni fuorvianti possano diffondersi rapidamente, soprattutto in situazioni legate a eventi naturali drammatici come gli uragani. Nonostante l’interesse per storie intriganti, è sempre fondamentale verificare le fonti prima di dare credito a notizie che potrebbero rivelarsi false. L’account che ha lanciato la notizia ha una storia di contenuti discutibili e spesso utilizza l’intelligenza artificiale per generare i propri articoli, un ulteriore fattore che suggerisce la necessità di un approccio critico alle informazioni condivise online.

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SAI CHE…Axiom Space la compagnia che sviluppa la Stazione Spaziale non riesce a pagare le bollette?

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Axiom Space, la compagnia che sta sviluppando una stazione spaziale privata per la NASA, si trova attualmente in una fase critica a causa di gravi problemi economici. Un recente rapporto ha rivelato che l’azienda sta affrontando difficoltà nel saldare i propri debiti, portando a licenziamenti massicci e a significativi tagli salariali per i dipendenti rimasti.

Il progetto di Axiom Space prevede la costruzione di un modulo che si aggancerà alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) prima di separarsi e diventare una struttura autonoma. Tuttavia, con la ISS programmata per il pensionamento nel 2030, Axiom si trova in ritardo rispetto ai tempi previsti e ha dovuto ridimensionare il design originale della stazione, rendendola meno ambiziosa e potenzialmente meno redditizia.

La situazione è ulteriormente complicata dalla riluttanza degli investitori a finanziare la nuova versione della stazione spaziale, contribuendo così alle difficoltà di liquidità dell’azienda. Per cercare di mitigare i problemi finanziari, Axiom ha tentato di raccogliere fondi attraverso la vendita di posti per viaggi sulla ISS a bordo delle navicelle SpaceX e ha ottenuto un contratto per la progettazione di tute spaziali destinate alla missione lunare Artemis III. Nonostante questi sforzi, i problemi economici continuano a pesare sull’azienda.

Il CEO Kam Ghaffarian ha messo in campo risorse personali per sostenere l’azienda, ma le incertezze rimangono. Il futuro della stazione spaziale privata di Axiom appare sempre più nebuloso, mettendo in discussione le ambizioni della compagnia nel settore spaziale.

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SAI CHE… Nel 1932 il Brasile mandò gli atleti alle Olimpiadi grazie al caffè che vendevano?

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Nel 1932, il Brasile si trovò in una situazione insolita durante le Olimpiadi di Los Angeles. In un periodo di crisi economica globale, il governo di Getúlio Vargas ideò un modo creativo per consentire ai suoi atleti di partecipare ai giochi, nonostante le difficoltà finanziarie. Per finanziare il viaggio della squadra, venne stipulato un accordo con il National Coffee Council degli Stati Uniti, che fornì 22.700 kg di caffè da vendere durante il tragitto.

La squadra brasiliana, composta da 69 membri, partì per gli Stati Uniti con il compito di vendere il caffè. Tuttavia, il viaggio non si rivelò facile. Durante la traversata del Canale di Panama, molti atleti non riuscirono a vendere il caffè necessario per pagare il pedaggio. Solo grazie a un prestito della Banca nazionale brasiliana poterono garantire il passaggio. Una volta arrivati a Los Angeles, si trovarono ad affrontare una tassa di ingresso di 1 dollaro per atleta, una spesa inaspettata e significativa.

A causa di queste difficoltà, la squadra ottenne solo 24 dollari dalla vendita del caffè, costringendo a selezionare solo 24 atleti per la competizione. Arrivati alle gare, gli atleti si presentarono in condizioni precarie, stanchi e debilitati, e il loro miglior piazzamento fu un sesto posto.

Al rientro in Brasile, le sventure non terminarono. Gli atleti dovettero affrontare una rivolta civile che bloccò il traffico nelle principali città portuali, costringendoli a percorrere lunghe distanze per tornare a casa. Questo episodio sottolinea non solo le difficoltà economiche del Brasile negli anni ’30, ma anche la determinazione del paese di far valere la propria presenza nel contesto olimpico nonostante gli ostacoli.

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SAI Perché le bottiglie di birra sono scure?

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Le bottiglie di birra sono prevalentemente scure, una scelta che va oltre la moda o la tradizione. Questa caratteristica è legata a un’importante funzione: la protezione del contenuto della bottiglia dai dannosi raggi ultravioletti (UV).

Quando la birra è esposta alla luce solare, specialmente ai raggi UV, il suo sapore può subire delle alterazioni significative. I raggi UV interagiscono con il luppolo, una delle principali componenti della birra, responsabile del suo sapore amaro. Questa interazione non solo modifica il gusto, ma può anche generare sostanze chimiche indesiderate. Tra queste, vi è il 1,1-dimetilallil, un radicale libero che, a sua volta, può reagire con gli aminoacidi presenti nella birra. Questo processo porta alla formazione di un composto noto come 3-metilbut-2-eno-1-tiolo, il quale conferisce alla bevanda un odore sgradevole simile a quello delle uova marce.

Per proteggere la birra da tali danni, le bottiglie vengono prodotte in vetro marrone o verde. Questi colori svolgono un ruolo fondamentale nel filtrare la luce, riducendo così l’esposizione ai raggi UV e mantenendo inalterato il sapore originale della birra. La scelta di utilizzare bottiglie scure è quindi una strategia di conservazione che mira a garantire un’esperienza gustativa ottimale per il consumatore.

Se si desidera testare l’effetto della luce sulla birra, è sufficiente versarne un po’ in un bicchiere trasparente e lasciarla esposta al sole per circa dieci minuti. Questo esperimento mette in evidenza come la luce possa rapidamente compromettere il sapore della bevanda, permettendo di riconoscere una birra che potrebbe essere stata conservata in modo inadeguato.

In sintesi, la scelta di bottiglie scure per la birra non è solo una questione estetica, ma una necessità per preservare la qualità del prodotto. La protezione dai raggi UV è essenziale per mantenere intatti i sapori e gli aromi della birra, consentendo ai consumatori di godere appieno dell’esperienza di degustazione. La prossima volta che aprirete una bottiglia di birra, ricordate che il colore della bottiglia ha un ruolo importante nel garantire un prodotto di qualità.

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