Un trentanovenne di origine albanese è stato arrestato dalla Polizia di Stato dopo essere stato intercettato mentre si trovava in sedia a rotelle in strada, nonostante fosse agli arresti domiciliari. Gli agenti, impegnati in controlli di routine nel VI Distretto Casilino di Roma, hanno notato l’uomo fermo all’esterno di una farmacia e, riconoscendolo, hanno deciso di approfondire la situazione.

Inizialmente, gli agenti hanno verificato che l’uomo fosse all’interno degli orari consentiti per allontanarsi dalla propria abitazione. Tuttavia, a seguito di un controllo più attento, hanno scoperto che il sospetto aveva con sé un coltello di 22 cm. Nel suo borsello, sono state rinvenute 20 dosi di cocaina, per un totale di oltre 65 grammi, e una somma di 1325 euro in contante.

L’arresto è avvenuto in seguito alla gravità delle evidenze emerse, portando a un’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato della polizia, imponendo all’indagato di rimanere agli arresti domiciliari. Tuttavia, è importante ricordare che il trentanovenne è da considerarsi presunto innocente fino a un eventuale giudizio di colpevolezza definitivo.

Il 19 ottobre scorso, la Polizia di Stato ha condotto un’importante operazione di sicurezza nel comune di Battipaglia, in provincia di Salerno. Questa iniziativa, caratterizzata da un ampio dispiegamento di forze, ha coinvolto anche i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale, evidenziando una sinergia tra le varie autorità per garantire il controllo del territorio e il mantenimento dell’ordine pubblico.

L’operazione è stata pianificata in un incontro del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che ha identificato l’area come particolarmente sensibile, a causa della presenza di una significativa comunità di immigrati. Durante il servizio, gli agenti hanno effettuato controlli mirati su persone e veicoli, al fine di monitorare la situazione e prevenire eventuali attività illecite.

I risultati sono stati significativi: sono state controllate 171 persone, di cui 11 con precedenti penali, e 110 cittadini extracomunitari. Inoltre, sono stati ispezionati 17 veicoli e 4 attività commerciali, contribuendo così a garantire una maggiore sicurezza nella zona. Questa operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni delittuosi e nel migliorare la percezione di sicurezza tra i cittadini.

Un episodio di violenza è avvenuto a Sondrio, dove la Polizia di Stato ha dovuto intervenire a seguito di una lite tra due extracomunitari. Le forze dell’ordine, potenziando i controlli nelle zone periferiche della città, sono state allertate attraverso la linea di emergenza 112 e si sono recate rapidamente sul luogo dell’incidente, nella zona nota come “Piastra”.

Al loro arrivo, gli agenti hanno trovato i due uomini, entrambi di origine nigeriana, intenti a litigare e a danneggiare i mobili dell’abitazione. Nonostante la presenza della Polizia, i due continuavano a darsi battaglia. Dopo averli separati, gli agenti hanno proceduto con l’identificazione, scoprendo che entrambi erano privi di documenti.

Le verifiche hanno rivelato che un uomo di 33 anni era ricercato per un Ordine di Esecuzione Penale emesso dalla Corte d’Appello di Catania. Questo soggetto dovrà scontare una pena residua di oltre nove anni per reati legati all’associazione a delinquere di tipo mafioso connessa al traffico di stupefacenti. Dopo le operazioni necessarie, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Opera, in attesa di ulteriori disposizioni dalla magistratura.

L’altro individuo, di 34 anni, è risultato irregolare sul territorio nazionale, essendo già stato oggetto di un provvedimento di espulsione. La sua posizione era stata già esaminata in precedenti occasioni, incluse richieste di protezione internazionale che erano state rigettate. Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione hanno quindi emesso un Decreto di Espulsione, e l’uomo è stato accompagnato al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo.

Entrambi gli uomini sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per il mancato possesso di documenti identificativi e per violazioni delle normative sull’immigrazione. Questo intervento mette in evidenza l’impegno delle forze dell’ordine nel mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico, specialmente in contesti complessi come quello della migrazione e dell’integrazione sociale.