A Torre del Greco, un 43enne è stato arrestato dalla Polizia di Stato per tentata estorsione e aggressione. Sabato pomeriggio, gli agenti sono intervenuti in seguito a una segnalazione di una lite in una struttura ricettiva. Il proprietario ha raccontato agli agenti che un cliente, che non pagava l’affitto da tempo, gli aveva chiesto dei soldi. Di fronte al rifiuto del proprietario, l’uomo lo ha minacciato e ha anche tentato di aggredirlo fisicamente.

Gli agenti, una volta giunti sul luogo dell’incidente, hanno faticato a raggiungere la camera del sospettato, ma alla fine sono riusciti a bloccarlo e ad arrestarlo. L’episodio ha messo in evidenza i problemi legati ai comportamenti aggressivi e all’insolvenza economica, sollevando interrogativi sulla gestione dei rapporti tra locatori e inquilini.

Il 17 ottobre, la Polizia di Stato e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato un uomo sospettato di essere uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Cristiano Molè, avvenuto il 15 gennaio, e del tentato omicidio di Massimiliano Pacchiarotti, avvenuto il 15 maggio, entrambi nel quartiere di Corviale. L’arresto è avvenuto a seguito di un’operazione coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Roma.

Il sospettato, che si era reso irreperibile dopo il suo coinvolgimento in questi gravi crimini, è stato rintracciato in un ristorante della zona di Cerveteri, dove si trovava con una donna. Durante la perquisizione della sua abitazione, gli agenti hanno sequestrato due pistole, una notevole quantità di munizioni e oltre 11.000 euro in contanti. Il fermato era già destinatario di un ordine di carcerazione per reati di resistenza e detenzione di sostanze stupefacenti.

La donna che era con lui è stata denunciata per favoreggiamento e arrestata per detenzione ai fini di spaccio, poiché trovata in possesso di oltre 100 grammi di cocaina. Si ricorda che, in attesa di processo, gli indagati sono considerati innocenti fino a prova contraria. Questo arresto segna un passo importante nelle indagini che continuano a far luce su questi episodi di violenza nel quartiere.

Un trentanovenne di origine albanese è stato arrestato dalla Polizia di Stato dopo essere stato intercettato mentre si trovava in sedia a rotelle in strada, nonostante fosse agli arresti domiciliari. Gli agenti, impegnati in controlli di routine nel VI Distretto Casilino di Roma, hanno notato l’uomo fermo all’esterno di una farmacia e, riconoscendolo, hanno deciso di approfondire la situazione.

Inizialmente, gli agenti hanno verificato che l’uomo fosse all’interno degli orari consentiti per allontanarsi dalla propria abitazione. Tuttavia, a seguito di un controllo più attento, hanno scoperto che il sospetto aveva con sé un coltello di 22 cm. Nel suo borsello, sono state rinvenute 20 dosi di cocaina, per un totale di oltre 65 grammi, e una somma di 1325 euro in contante.

L’arresto è avvenuto in seguito alla gravità delle evidenze emerse, portando a un’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’operato della polizia, imponendo all’indagato di rimanere agli arresti domiciliari. Tuttavia, è importante ricordare che il trentanovenne è da considerarsi presunto innocente fino a un eventuale giudizio di colpevolezza definitivo.