Cronaca
Torino | Arrestati tre uomini con kalashnikov e droga
Un’operazione della Polizia di Stato ha portato all’arresto di tre individui a Torino, sorprendendo gli agenti con un clamoroso ritrovamento. Durante un pattugliamento, gli agenti del Commissariato di P.S. Mirafiori hanno notato un’auto che procedeva a grande velocità, effettuando una manovra improvvisa per svoltare in una via secondaria. Questo comportamento ha insospettito i poliziotti, che hanno deciso di fermare il veicolo.
Una volta avvicinatisi all’auto, gli agenti hanno immediatamente notato un kalashnikov esposto tra le gambe del passeggero anteriore. In seguito all’intervento, l’uomo è stato disarmato, e la perquisizione ha rivelato la presenza di un caricatore con dieci proiettili, altre munizioni, un’ascia e diverse migliaia di euro in contante, insieme a sostanze stupefacenti di tipo cocaina.
Le indagini hanno proseguito con perquisizioni domiciliari, durante le quali gli agenti hanno scoperto anche diversi componenti di un’arma da fuoco con matricola abrasa nella casa di uno degli arrestati. Gli indagati, ora in custodia, godono della presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva. Questo episodio sottolinea l’importanza dell’attenzione e della prontezza delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità.
Cronaca
Matera | Furto alla sede del Comune: due arresti per i responsabili
Nelle prime ore della mattinata, la Polizia di Stato di Matera ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli autori di un furto avvenuto il 13 novembre 2024 presso la sede del Comune di Matera. Gli arrestati sono stati identificati grazie all’immediato avvio delle indagini da parte della Squadra Mobile.
Il furto è stato perpetrato nella notte del 13 novembre, quando i malviventi sono riusciti ad introdursi nell’Ufficio Economato del Comune, situato al quarto piano dell’edificio, attraverso una finestra lasciata aperta. Una volta all’interno, i ladri hanno utilizzato attrezzi da scasso, tra cui un flex, per forzare la cassaforte e rubare una somma di circa 4.000 euro.
L’indomani mattina, il personale di servizio ha scoperto il furto e ha prontamente allertato la Polizia, che ha avviato le indagini con grande tempestività. Utilizzando tecniche di osservazione e controllo, supportate da attività tecniche, gli investigatori sono riusciti a individuare i due soggetti coinvolti, entrambi residenti a Matera. Uno dei due arrestati, sorprendentemente, era dipendente del Comune, con il ruolo di usciere, e aveva un ruolo fondamentale nell’organizzazione del furto, in quanto forniva al complice informazioni riservate e contribuiva alla pianificazione dell’azione criminosa.
Dopo le formalità di rito, i due uomini sono stati arrestati e trasferiti presso la Casa Circondariale di Matera, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il caso ha suscitato grande sorpresa, data la posizione lavorativa di uno degli arrestati, e dimostra l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine nel contrastare i crimini contro la pubblica amministrazione.
Cronaca
Volturara Irpina (AV) | Sequestro di un opificio per mancanza di autorizzazioni
I Carabinieri del Nucleo Forestale di Volturara Irpina, nell’ambito delle loro attività di controllo per la prevenzione dei reati ambientali, hanno sequestrato un’azienda che operava nel comune dell’Alta Irpinia. L’azienda, specializzata nella lavorazione di materiale plastico rinforzato e derivati, è stata trovata in violazione delle normative ambientali, in particolare per la mancanza dell’Autorizzazione Unica Ambientale, un requisito obbligatorio per lo svolgimento di attività industriali di questo tipo.
Durante un’ispezione congiunta, condotta insieme ai Carabinieri del territorio, è emerso che la responsabile dell’impresa, una donna di 55 anni, esercitava l’attività senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione. A seguito di quanto accertato, l’amministratrice è stata denunciata in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria e l’impresa è stata sottoposta a sequestro preventivo.
Il sequestro è stato disposto per garantire il rispetto delle normative ambientali e per evitare ulteriori danni all’ambiente. L’operazione rientra in un più ampio piano di controllo che il Nucleo Forestale porta avanti per prevenire comportamenti illegali che possano danneggiare l’ecosistema.
In questa fase del procedimento, gli indagati sono presunti innocenti fino a un accertamento definitivo di colpevolezza. L’inchiesta prosegue, e si attende che le autorità competenti prendano ulteriori provvedimenti in base agli sviluppi delle indagini.
Cronaca
Trieste | Chiuso bar in centro, provvedimento contro violenza e disturbo della quiete pubblica
Questa mattina, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di Trieste hanno eseguito un provvedimento congiunto che ha portato alla sospensione dell’attività del “Bar Ye”, un locale situato in via Raffineria, per un periodo di 30 giorni. La misura, prevista dall’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), arriva dopo una lunga serie di interventi delle forze dell’ordine a seguito di episodi di violenza e disordini.
Il provvedimento è il risultato di una proposta avanzata dai Carabinieri al Questore di Trieste, che ha tenuto conto di numerosi fatti inquietanti verificatisi all’interno e nei pressi del locale negli ultimi mesi. Le Forze dell’Ordine sono intervenute ben undici volte per sedare risse, calmare situazioni di aggressione e rimuovere persone pericolose. In diverse occasioni, le liti sono sfociate in violenze fisiche, con l’uso di bottiglie e altri oggetti contundenti, creando un clima di insicurezza non solo all’interno del locale ma anche nelle immediate vicinanze.
Nonostante i ripetuti interventi e i richiami alle norme di comportamento, la situazione è progressivamente peggiorata, suscitando la preoccupazione sia delle autorità che dei residenti della zona. I numerosi esposti ricevuti da parte dei cittadini, esasperati dalla continua sequenza di disordini e dalla percezione di insicurezza, hanno spinto le forze di polizia ad agire con maggiore decisione.
Il provvedimento di sospensione è stato preso proprio in risposta alla richiesta della comunità locale di restituire ordine e tranquillità alla zona. Il “Bar Ye” era diventato un punto critico per il disturbo della quiete pubblica e la criminalità, con gravi ripercussioni sulla vivibilità del quartiere. Sebbene la chiusura temporanea di un’attività commerciale rappresenti sempre un atto difficile, questa misura si è rivelata necessaria per fermare un fenomeno che stava minando la sicurezza e il benessere collettivo.
Con questa sospensione, le autorità mirano a ristabilire la normalità e prevenire ulteriori episodi di violenza, ripristinando la serenità e la sicurezza per i residenti e per tutti i cittadini. La sinergia tra Carabinieri e Polizia di Stato si conferma essenziale per garantire il rispetto della legalità e la tutela del bene pubblico.
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