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Cronaca

Bergamo | Scoperta di una vasta frode fiscale nel settore edile in lombardia

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Recentemente, un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Bergamo ha rivelato un complesso sistema di frode fiscale che coinvolgeva 38 imprenditori edili, i quali operavano senza partita IVA. Questa indagine ha permesso di scoprire un’evasione fiscale di oltre 35,3 milioni di euro e un’IVA evasa pari a 2,7 milioni di euro.

Il sistema illecito, attivo dal 2019 al 2022, si basava sull’uso di società cartiere, che emettevano fatture false per operazioni inesistenti. Gli imprenditori edili utilizzavano queste società per occultare i ricavi e per evitare il pagamento degli oneri fiscali e previdenziali. Il modus operandi prevedeva che le imprese di costruzione si avvalessero di prestanomi per gestire formalmente i lavori, mentre in realtà continuavano a svolgere le loro attività quotidiane.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Bergamo, hanno portato all’individuazione di un gruppo criminale ben organizzato, responsabile della creazione e gestione di queste società fittizie. Durante l’operazione, sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di oltre 6,6 milioni di euro, tra cui immobili, veicoli e liquidità.

La Guardia di Finanza ha condotto 50 ispezioni fiscali, scoprendo che 32 di queste riguardavano soggetti privi di partita IVA. L’azione delle forze dell’ordine si inserisce in un più ampio sforzo per combattere l’evasione fiscale e tutelare l’economia del territorio bergamasco.

Le indagini preliminari sono ancora in corso, e le responsabilità degli indagati dovranno essere confermate da una sentenza definitiva. Questo episodio evidenzia l’impegno costante delle autorità nel contrastare le frodi fiscali, che rappresentano un serio ostacolo allo sviluppo economico del paese.

Cronaca

Padova | Operazioni contro lo spaccio di droga: due arresti in 48 ore

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ADN24

Continuano senza sosta le operazioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti a Padova, con un focus particolare sulla zona di via Tommaseo e nelle aree limitrofe. Giovedì 21 e venerdì 22 novembre, gli agenti della Polizia di Stato hanno intensificato il controllo del territorio, portando a due arresti nell’arco di 48 ore.

Nella serata di giovedì, durante una serie di operazioni di pattugliamento, gli agenti delle Volanti hanno notato un uomo che si comportava in modo sospetto mentre percorreva via Tommaseo. L’individuo, un 35enne cittadino nigeriano, si guardava frequentemente attorno, destando i sospetti degli agenti. Dopo un controllo di routine, è emerso che l’uomo, privo di documenti, stava cercando di depistare i poliziotti. Nella perquisizione personale, gli agenti hanno trovato numerose dosi di marijuana, nascosti in un calzino sotto l’ascella, per un peso complessivo di 95 grammi. L’uomo, già con precedenti specifici per reati legati agli stupefacenti, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

Successivamente, nella mattinata di venerdì 22 novembre, l’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Padova, con l’imposizione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Padova. Inoltre, su disposizione del Questore, l’uomo è stato trasferito al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Milano, in attesa di essere espulso dal territorio nazionale.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, la Polizia di Stato ha effettuato un altro intervento nella stessa zona. Gli agenti della Squadra Mobile, durante un servizio di osservazione, hanno notato un rapido scambio tra un cittadino tunisino, noto per i suoi precedenti penali, e un ragazzo italiano. Dopo aver seguito i due, gli agenti hanno intercettato il giovane, trovandolo in possesso di una dose di eroina. Il tunisino, un 43enne con un lungo curriculum criminale, è stato arrestato per cessione di droga. Anche in questo caso, l’Ufficio Immigrazione ha disposto il suo trasferimento in un CPR, in attesa di allontanamento dal paese.

Le operazioni di controllo e prevenzione da parte delle forze dell’ordine proseguiranno con regolarità nella zona della stazione ferroviaria e nelle strade limitrofe, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e garantire maggiore sicurezza ai cittadini.

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Cronaca

Ladri rubano cavi di rame da impianto fotovoltaico a Piedimonte San Germano: inseguimento e fuga nei campi

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ADN24

Nella notte tra sabato 23 e domenica 24, una banda di ladri ha compiuto un furto di cavi di rame da un impianto fotovoltaico situato a Piedimonte San Germano, causando un danno ingente all’impresa proprietaria, la cui entità è ancora in fase di valutazione.

I malviventi, a bordo di un furgone bianco, stavano cercando di allontanarsi con la refurtiva quando sono stati intercettati da due pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Cassino, che hanno dato il via a un inseguimento durato diversi chilometri. Durante la fuga, i ladri hanno abbandonato il furgone in corsa, facendo perdere le loro tracce e scappando a piedi nelle campagne circostanti.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R., supportati dalla Stazione di Piedimonte San Germano, hanno poi accertato che il furgone, un Fiat Ducato, era stato rubato lo scorso mese di luglio a Castel di Sangro (AQ), come confermato dalla denuncia del proprietario. Sia il veicolo che la refurtiva sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

L’operazione rientra nell’impegno quotidiano dei Carabinieri della Compagnia di Cassino nella prevenzione e repressione dei reati, in particolare quelli contro il patrimonio. Le indagini continuano per identificare i responsabili e contrastare ulteriori attività criminose nella zona.

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Cronaca

Sequestrato ingente quantitativo di materiale pirotecnico a Thiene: un arresto

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ADN24

In vista delle prossime festività, i militari del Comando Provinciale di Vicenza hanno intensificato i controlli per contrastare il fenomeno dell’indebita detenzione e commercializzazione di prodotti pirotecnici. Nella giornata di ieri, i militari della Tenenza di Thiene hanno effettuato una perquisizione che ha portato al sequestro di un’ingente quantità di materiale esplodente detenuto illegalmente.

Durante l’operazione, è stato individuato un cittadino italiano residente nel comune di Thiene, che deteneva 46 confezioni di prodotti pirotecnici, per un totale di 32,238 kg di esplosivo. Il materiale, privo di alcuna specifica autorizzazione, è stato rinvenuto in un’abitazione e nel garage annesso. Poiché la quantità di esplosivo era superiore al limite consentito per i soggetti privi di licenza, i militari hanno sequestrato il materiale e denunciato il responsabile alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di illecita detenzione di esplosivi e omessa denuncia all’Autorità competente.

L’operazione sottolinea l’impegno quotidiano della Guardia di Finanza nella lotta contro ogni forma di illegalità, in particolare nei periodi festivi, quando il rischio di incidenti legati all’uso illegale di fuochi d’artificio è maggiore. Le Fiamme Gialle continueranno a intensificare il loro controllo per garantire la sicurezza della cittadinanza.

Si precisa che, in base al principio della presunzione di innocenza, la responsabilità dell’indagato sarà accertata soltanto a seguito di una sentenza definitiva di condanna. Il comunicato è stato diffuso a seguito dell’autorizzazione della competente Autorità Giudiziaria, per motivi di pubblico interesse.

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