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Economia

I Giovani di Confindustria in missione a Bucarest

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I principali componenti del Sistema Italia in Romania, Ambasciata d’Italia a Bucarest, ITA Bucarest e Confindustria Romania, hanno accolto a Bucarest, nelle rispettive Sedi Istituzionali, la Delegazione dei Giovani industriali di Confindustria. La Delegazione guidata dal Vice Presidente Alessandro Somaschini è giunta nella Capitale romena per partecipare all’Assemblea Annuale di Yes for Europe, l’associazione che riunisce gli imprenditori e le imprenditrici under 40 dei paesi europei e di quelli candidati all’ingresso in Unione Europea. Il Gruppo di giovani imprenditori italiani, rappresentanti di aziende che operano in svariati settori merceologici, hanno avuto la curiosità di conoscere e visitare, di persona, la realtà di Confindustria Romania, considerata la Rappresentanza internazionale di Confindustria più grande e performante dell’Est Europa, con Desk attivi anche presso le principali Confindustrie italiane.

Successivamente, grazie alla disponibilità di Alfredo Durante Mangoni, Ambasciatore d’Italia a Bucarest e alla Direttrice di ITA – (ICE) Italian Trade Agency, Micaela Soldini, hanno potuto approfondire e condividere con i membri della Delegazione, molti aspetti degli investimenti italiani in Romania, legati quindi all’attuale presenza industriale, produttiva e distributiva, alla situazione economica del Paese e ai trend economici previsti nel breve/medio termine.
Non sono mancate, da parte dei Giovani industriali, specifiche domande sulle opportunità di business nei vari settori di loro interesse, da cui è comunque emersa l’importanza di poter contare su un Sistema Italia cosi organizzato come quello rappresentanto, durante l’incontro, dai tre componenti partecipanti alla presentazione.

– Foto ufficio stampa Confindustria Romania –

Economia

Gruppo Caronte & Tourist. Presentato al Comune bilancio di Sostenibilità del Gruppo

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La presentazione del bilancio per un azienda e un atto molto importnate perche non ti dice solo quanto hai fatturato e con che utile. Fermarsi a questi due dati significa limitarsi al 10% delle informazioni che si possono ottenere da un’approfondita analisi del documento.

Oggi al comune l’azienda Caronte & Tourist ha presentato alla città presso il Salone delle Bandiere il suo proprio bilancio di Sostenibilità alla presenza di tutti i maggiori rappresentanti della società e di tutte le autorità pubbliche presente in città come la sua eccelenza il Prefetto,il Sindaco Federico Basile e il vescovo ausiliare Cesare Di Pietro

Cresce il numero dei dipendenti e il fatturato. Nuove navi e performance migliorate. Customer care, rispetto per l’ambiente e politiche inclusive. Nel Bilancio di Sostenibilità 2023 numeri e storie raccontano di una presenza sempre più consolidata e radicata nel territorio.

Per la presidente del Gruppo Caronte & Tourist, Cavaliere del Lavoro Olga Mondello Franza, ha commentato così la cerimonia di presentazione del Bilancio di Sostenibilità del Gruppo, “La questione della rendicontazione degli aspetti non finanziari, quelli cioè legati alla sostenibilità, non è stata negli scorsi anni all’ordine del giorno per la maggioranza delle aziende. Lo è stata comunque per Caronte & Tourist che già dal 2017, benché non vincolata da alcun obbligo di legge, ha presentato su base volontaria il proprio bilancio di sostenibilità con l’intento certo di illustrare numeri e progetti, ma soprattutto di spiegare il proprio impegno per il territorio, per la comunità, per l’ambiente”.

Abbiamo immaginato e scelto – ha detto Pietro Franza, AD del Gruppo – un modello di business innovativo, centrato sul cliente e sulla customer experience. Abbiamo adottato per questo un nuovo modello organizzativo e una nuova metodologia di lavoro basata su un approccio “test & learn” per perfezionare le soluzioni grazie agli input forniti dai clienti e sul monitoraggio continuo per poter raccogliere riscontri tempestivi e intervenire in caso di necessità. L’attenzione al cliente costituisce uno dei punti cardine della politica commerciale dell’azienda, che ha creato, grazie all’esperienza maturata negli anni, programmi su misura per i propri passeggeri.

Il Gruppo ha individuato e monitorato una serie di indicatori di qualità connessi a fattori strategici, per garantire ai viaggiatori un servizio di qualità, e cioè la regolarità e la puntualità del servizio, le condizioni di sicurezza e la comodità del viaggio, le informazioni che forniamo ai passeggeri, la disponibilità del personale. Possiamo dirci abbastanza soddisfatti se è vero che nel 2023 siamo stati in grado di assicurare servizi regolari nel 97% dei casi”.

Siamo consapevoli – ha detto Lorenzo Matacena, che del Gruppo è vicepresidente oltre che AD – che i cambiamenti climatici stanno già avendo conseguenze significative sull’economia, sulla società e sui modelli di consumo, e avvertiamo forte la responsabilità di dover contribuire alla difesa degli ecosistemi in cui operiamo.

La politica ambientale del Gruppo è a 360 gradi e coinvolge anche i dipendenti, a partire da comportamenti semplici ma significativi, come il riciclaggio di toner, carta, plastica, la pratica della raccolta differenziata e l’attenzione al risparmio energetico.
Le navi della nostra flotta sono certificate dalle Capitanerie di Porto e possiedono gli obbligatori attestati internazionali di conformità in materia di gestione della sicurezza e di prevenzione dell’inquinamento marino”.

Secondo Vincenzo Franza, AD di Caronte & Tourist Isole Minori “l’impegno del Gruppo C&T per un trasporto sostenibile parte dalla Elio, la prima nave traghetto a navigare nel Mediterraneo usando il gas naturale liquefatto; è stato ribadito con l’entrata in linea nei collegamenti con le Isole Minori della Nerea, sintesi di innovazione ed efficienza; proseguirà con le navi gemelle della Elio, prima delle quali è la Pietro Mondello, dotata di avanzate innovazioni tecnologiche, tra cui un impianto ibrido diesel/LNG/battery di ultima generazione, che verrà consegnata nel corso del 2024 e sarà impiegata nello Stretto di Messina; proseguirà ulteriormente con la realizzazione di altre tre unità che permetteranno nel medio periodo un sostanziale ringiovanimento della flotta”.

La sicurezza sui luoghi di lavoro – ha detto Calogero Famiani, AD di Caronte & Tourist Isole Minori – è una delle nostre priorità assolute. Abbiamo tantissimo investito in prevenzione e formazione, insediando anche un gruppo di lavoro dedicato. Il nostro obiettivo è azzerare gli incidenti durante il lavoro”

Il Gruppo Caronte & Tourist vive di molteplicità e dialoga con tutte le generazioni e le culture, consapevole di come la diversità risulti essere un fattore imprescindibile al fine di sviluppare e diffondere un ambiente di lavoro dignitoso per tutti, nel quale ciascuno possa sentirsi a suo agio nello svolgere il proprio ruolo.

Numeri (1.229 dipendenti; 29 navi; 6,5 milioni di passeggeri, 2,3 milioni di automobili, 700mila mezzi commerciali trasportati; 700mila miglia navigate; 15 isole collegate; 244 milioni di ricavo e imposte versate in una percentuale che fanno del Gruppo il secondo contribuente in Sicilia tra la aziende private), ma anche importanti e prestigiosi fiori all’occhiello come le certificazioni ISO 14001 (Sistemi di Gestione Ambientale), ISO 37001 (Prevenzione dei fenomeni Corruttivi), ISO 30415 (Promozione dei Valori di Diversity & Inclusion, prima compagnia di navigazione in Italia ad averla ottenuta. E poi l’aggiornamento (nei primi mesi del 2023) del  Codice Etico dopo l’adozione del programma di Compliance Antitrust; l’aggiornamento, dopo il D.lgs. 24/2023, della policy aziendale in materia di Whistleblowing, per prevenire e individuare condotte in violazione dei principi etici su cui si fonda l’operato del Gruppole 10.833 ore di formazione per i dipendenti; i 31 milioni destinati a borse di studio per i più promettenti tra i giovani neodiplomati e neolaureati di Sicilia e Calabria; la partecipazione al “Premio Bilancio di Sostenibilità” del Corriere della Sera, insieme ad altre 170 imprese ed enti nazionali che si sono misurati sulle buone pratiche ESG (Environmental, Social and Governance) e che è valsa a Caronte & Tourist il Sigillo “Premio Bilancio di Sostenibilità” come certificazione del proprio impegno.

Il corposo documento è stato elaborato dal team di lavoro del Gruppo C&T, affiancato dai consulenti esperti di Deloitte, e coordinato dal responsabile Cesare Barbera.

Ogni persona – ha detto Tiziano Minuti, HR Manager del Gruppo – rappresenta per noi un’individualità unica e diversa, con personalità, storia e competenze specifiche. Il Gruppo crede che la diversità, in tutte le sue manifestazioni, sia un vantaggio strategico, fattore di arricchimento e apertura culturale; per questo favorisce un ambiente di lavoro inclusivo, volto alla collaborazione e alla crescita con il supporto di tutti, realizzato incoraggiando ogni persona ad esprimersi liberamente, liberando in questo modo il proprio potenziale e aumentandone la motivazione. Perché – per dirla con il poeta – nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è una parte del tutto”.

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Nel 2023 nuovo record denatalità, in calo anche nati da stranieri

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Nel 2023, secondo i dati Istat, le nascite della popolazione residente sono 379.890, 13mila in meno rispetto al 2022 (-3,4%). Per ogni 1.000 residenti in Italia sono nati poco più di sei bambini. Questa diminuzione, che comporta un nuovo superamento al ribasso del record di denatalità, si inserisce in un trend ormai di lungo corso. Rispetto al 2008, anno in cui il numero dei nati vivi superava le 576mila unità, rappresentando il più alto valore dall’inizio degli anni Duemila, si riscontra una perdita complessiva di 197mila unità (-34,1%). La sistematica riduzione rilevata in tale periodo è stata annualmente di circa 13mila unità, corrispondente a un tasso di variazione medio annuo del 2,7 per mille.

Il calo delle nascite, oltre che dalla ormai stabile bassa tendenza ad avere figli (1,2 figli per donna nel 2023), è anche causato dai mutamenti strutturali della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra i 15 e i 49 anni.
Le donne comprese in questa fascia di età sono sempre meno numerose. Oggi, quelle nate negli anni del baby-boom (dalla seconda metà degli anni Sessanta alla prima metà dei Settanta) hanno ormai superato la soglia convenzionale dei 49 anni.

Gran parte di quelle che ancora sono in età feconda appartengono all’epoca del cosiddetto baby-bust, ovvero sono nate nel corso del ventennio 1976-1995 durante il quale la fecondità scese da oltre 2 al minimo storico di 1,19 figli per donna.
La diminuzione dei nati è attribuibile per la quasi totalità al calo delle nascite da coppie di genitori entrambi italiani, che costituiscono oltre i tre quarti delle nascite totali. I nati da genitori italiani, pari a 298.948 nel 2023, sono circa 12mila in meno rispetto al 2022 (-3,9%) e 181mila in meno rispetto al 2008 (-37,7%). I nati da coppie in cui almeno uno dei genitori è straniero sono invece 80.942, in calo dell’1,5% sul 2022 e del 25,1% rispetto al 2012, anno in cui si è registrato il numero massimo. A diminuire sono state in particolar modo le nascite da genitori entrambi stranieri, in calo del 3,1% sul 2022 e del 35,6% nel confronto con il 2012 (-28.447 unità).

La denatalità prosegue anche nel 2024: secondo i primi dati provvisori riferiti al periodo gennaio-luglio, le nascite sono diminuite, rispetto allo stesso periodo del 2023, di 4.600 unità (-2,1%). Il nome maschile più scelto dai genitori a livello nazionale è Leonardo, che mantiene il primato conquistato nel 2018; al secondo posto, per la prima volta sul podio, si trova Edoardo, che conquista due posizioni sul 2022. Stabile Tommaso al terzo posto, mentre Francesco esce dal podio perdendo due posizioni e attestandosi al quarto posto. Situazione immutata, rispetto al 2022, nelle prime due posizioni dei nomi femminili: stabili Sofia in prima posizione e Aurora in seconda; in terza posizione Ginevra, che sale dalla quarta, mentre in quarta posizione prende il suo posto Vittoria. Giulia, in uscita dalla terza posizione del podio dell’anno scorso, scivola in quinta.

Nel 2023 i nati residenti in Italia registrati con il doppio cognome paterno e materno sono il 6,2% del totale, in aumento di 3,8 punti percentuali sul 2020. Le coppie di genitori coniugate sono quelle che registrano la percentuale più bassa di attribuzione del doppio cognome, 4,9% nel 2023. I valori sono più elevati per le coppie mai coniugate (8%) e per quelle in cui almeno uno dei due genitori abbia avuto un precedente matrimonio (7,8%).

-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Economia

A Chicago la prima edizione di Vinitaly.USA

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Con più di 1.500 tra buyer, operatori dell’horeca e Gdo accreditati, 230 aziende italiane presenti, cinque collettive regionali (Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Sardegna e Veneto e Umbria rappresentate istituzionalmente) e 1.650 etichette in degustazione, si è inaugurata ieri, al Navy Pier di Chicago, la prima edizione di Vinitaly.USA. Un debutto, quello della due giorni che ha trasformato il famoso molo della metropoli dell’Illinois in un business center del vino italiano, che ha così centrato gli obiettivi dichiarati per la prima fase di avviamento del progetto di presidio permanente sul mercato americano.

All’apertura della manifestazione, organizzata da Veronafiere e Fiere italiane in collaborazione con i ministeri dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e il supporto di ITA, Italian trade Agency, il presidente della Fiera di Verona, Federico Bricolo, ha sottolineato: «Con Vinitaly.USA intensifichiamo ulteriormente l’azione di promozione del brand fieristico portabandiera del vino italiano nel mondo. Alla prima edizione, l’evento si conferma la prima rassegna del vino italiano negli USA e la straordinaria presenza delle istituzioni e delle associazioni agricole e del vino, conferma la grande attenzione verso il settore enologico, uno dei principali ambasciatori del Made in Italy.

Siamo presenti – tra fiere ed eventi – sui principali mercati obiettivo, per facilitare il percorso di internazionalizzazione delle aziende. In uno scenario geopolitico complesso come quello attuale in cui si inseriscono nuove sfide evolutive della domanda e dei consumi di vino su scala globale – ha concluso Bricolo -, Veronafiere, attraverso Vinitaly da Verona al mondo e viceversa, vuole essere sempre di più una leva per la competitività e la crescita del settore. Vanno in questa direzione anche tutte le alleanze tessute con le istituzioni preposte al fine di ottimizzare gli strumenti di promozione evitando frammentarietà e dispersione di progetti e risorse».

Nel corso dell’inaugurazione è intervenuto il Governatore dell’Illinois J.B. Pritzker che ha ricordato «il forte legame tra il vino e l’Illinois, dove esiste una produzione enologica di grande qualità da oltre 150 anni». «Questa è la ragione – ha proseguito Pritzker – per la quale siamo davvero contenti di condividere giornate come questa con voi, perchè penso che lo spirito dei successi che avete ottenuto in Italia vada condiviso anche qui, con noi. Gli USA sono il più grande mercato per il vino italiano. Ma non è il solo motivo perchè il nostro legame con voi è così stretto. Chicago è una vera e propria testimonianza dell’influenza che gli italiani hanno avuto qui nel nostro Paese. Dal cibo all’arte, alla cultura, all’architettura, all’arte, all’agricoltura. Le connessioni sono molte e si possono trovare nella intera nostra città».

L’esordio di Vinitaly.USA ha raccolto a Chicago il sostegno di tutte le istituzioni italiane preposte alle politiche di promozione e internazionalizzazione del Made in Italy e la collaborazione della Camera di Commercio italiana americana del Midwest – Chicago.
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha evidenziato all’apertura dell’evento: «Con Vinitaly negli USA rispondiamo alla richiesta di qualità che hanno i consumatori di tutto il mondo e che l’Italia può offrire. Ovviamente, non basta avere dei prodotti eccezionali ma bisogna saperli promuovere in modo sinergico e questa iniziativa con i tanti buyer presenti possiamo già dire che è una sfida vinta, tanto che anche i francesi hanno chiesto di partecipare. L’Italia quindi apre nuove strade e anche gli altri, che prima erano considerati quelli che dettavano la linea, in alcuni casi, vorrebbero accodarsi a noi in una proposta al mercato che offre qualità».

L’alleanza a favore della crescita del settore e delle aziende del vino è stata al centro del video messaggio del ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani che ha sottolineato che, dall’inizio del suo mandato, ha avviato «una intensa azione di diplomazia della crescita per favorire l’export e il vino ha un ruolo di primo piano in questo impegno. Iniziative come Vinitaly.USA – ha concluso Tajani – sono esempi – sono esempi virtuosi di partenariato tra pubblico e privato ed eccezionali strumenti di promozione del nostro saper fare».
Matteo Zoppas, presidente di Agenzia ICE, ha ribadito «la forte azione di sistema-Paese su un mercato fondamentale per i prodotti creati con grande capacità dall’imprenditoria italiana ed è stata premiata la visione strategica di questo progetto condiviso».

«Per noi Vinitaly è una grande esperienza e il Comune è il partner principale di Veronafiere – ha detto nel suo intervento il Sindaco di Verona, Damiano Tommasi -. Credo che per Verona questa sia una grande opportunità, ma anche una grande responsabilità. Siamo qui a rappresentare l’Italia e le più grandi eccellenze del vino italiano. Come il Vinitaly a Verona è diventato una vera e propria esperienza per buyer, produttori e winelover, spero che anche a Chicago accada la stessa cosa, già a partire da questa prima edizione. E spero di vedervi tutti al prossimo Vinitaly».
All’inaugurazione di Vinitaly.USA hanno partecipato anche: Maurizio Muzzetta, presidente Fiere Italiane; Riccardo Guariglia, segretario generale ministero degli Affari esteri e Cooperazione internazionale; Mario Alberto Bartoli, Console generale d’Italia a Chicago; Marco Rago, consigliere giuridico del ministro Tajani; Marco Verna, direttore ICE Chicago; Mario Pozza, presidente Assocamerestero; Fulvio Calcinardi, segretario generale della Camera di Commercio italiana americana del Midwest – Chicago; Francesco Rocca, presidente Regione Lazio; Marilynn Gardner, general manager Navy Pier.

Per le organizzazioni di settore erano presenti a Chicago Lamberto Frescobaldi e Micaela Pallini, rispettivamente presidenti di Unione italiana vini e Federvini, Marzia Varvaglione, presidente di AGIVI (i giovani produttori di vino di UIV), oltre alle associazioni di rappresentanza agricola con Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Luigi Scordamaglia, presidente Filiera Italia e Annamaria Barrile, direttore generale Confagricoltura. Per Veronafiere: Maurizio Danese, amministratore delegato Veronafiere, i vicepresidenti Matteo Gelmetti e Romano Artoni e il direttore generale, Adolfo Rebughini. Tra i partecipanti anche il vicedirettore generale del Banco Popolare di Sondrio, Mario Erba, e Paolo Barletta, amministratore delegato di Arsenale Spa e Gruppo Barletta e Steven Hartenstein, chairman board of Directors Illinois Restaurant Association.

– Foto Veronafiere –

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