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Addio a Adamo Dionisi: L’Attore che Ha Lasciato il Segno

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Il mondo del cinema italiano piange la scomparsa di Adamo Dionisi, noto soprattutto per la sua interpretazione del boss Manfredi Anacleti nella serie Suburra. L’attore, scomparso prematuramente a 59 anni a causa di una malattia, ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico del nostro paese.

Nato a Roma il 30 settembre 1965, la vita di Dionisi è stata caratterizzata da eventi intensi e drammatici. Prima di avventurarsi nel mondo della recitazione, ha vissuto esperienze significative come capo ultrà della Lazio. Questa parte della sua vita, però, è stata segnata da problematiche legate alla giustizia: Dionisi ha scontato una pena in carcere a Rebibbia, dove ha dovuto confrontarsi con le difficoltà e le sfide della vita in prigione.

È proprio durante il suo periodo di detenzione che ha scoperto la passione per la recitazione. Iniziando a partecipare a progetti teatrali, ha trovato nella recitazione una via di fuga e un modo per esprimere se stesso. Questa nuova direzione lo ha portato a intraprendere una carriera che gli ha consentito di emergere nel panorama del cinema e della televisione italiana.

Dionisi ha saputo conquistare il pubblico con le sue interpretazioni intense e carismatiche, guadagnandosi un posto di rilievo nel cuore degli spettatori. Il suo ruolo in Suburra è stato particolarmente apprezzato, rendendolo un volto noto e rispettato nel settore. La sua capacità di interpretare personaggi complessi e sfumati lo ha distinto come attore di talento.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato grande commozione tra colleghi e fan, che lo ricordano non solo per il suo lavoro artistico ma anche per il suo percorso di vita. Adamo Dionisi sarà sempre ricordato come un attore che ha saputo affrontare le sfide con coraggio e determinazione, lasciando un’eredità che continuerà a ispirare le generazioni future.

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Giornata Nazionale Vittime della Strada: la Polizia di Catania promuove la sensibilizzazione sulla guida in stato di ebbrezza

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In occasione della Giornata Nazionale per le Vittime della Strada, la Polizia di Stato di Catania ha organizzato un’importante iniziativa di sensibilizzazione sui rischi della guida in stato di ebbrezza. L’incontro, che si è svolto domenica mattina in piazza Università, ha avuto come obiettivo quello di educare i cittadini sui comportamenti di guida sicuri e responsabili, sottolineando l’importanza di rispettare le norme del Codice della Strada per prevenire incidenti, che spesso risultano drammatici.

L’iniziativa ha visto la partecipazione degli agenti della Polizia Stradale, insieme al personale dell’ASP di Catania e dell’Associazione FIAB, e ha attirato l’attenzione di numerosi cittadini, tra cui molti giovani. I poliziotti hanno utilizzato questo momento per richiamare l’attenzione sulla pericolosità della guida sotto l’effetto di alcol, una delle principali cause di incidenti stradali.

Durante l’evento, sono stati distribuiti materiali informativi e sono stati organizzati momenti di confronto, per far riflettere i partecipanti sull’importanza di una guida sobria e responsabile. Gli agenti hanno sottolineato come il rispetto delle leggi e delle norme di comportamento alla guida sia fondamentale per evitare tragedie sulle strade, invitando soprattutto i più giovani a riflettere sul loro ruolo di cittadini responsabili.

La sezione di Polizia Stradale di Catania, impegnata da tempo nella promozione della sicurezza stradale, ha infatti già attuato numerose altre iniziative educative durante l’anno, in particolare nell’ambito della campagna RoadPol “Safety Days”. Questi eventi mirano a sensibilizzare i cittadini sui pericoli derivanti dalla guida imprudente e a ridurre il numero degli incidenti stradali, garantendo così una maggiore sicurezza per tutti.

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Thiago Motta “Milan forte, tutti dovranno dare qualcosa in più”

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TORINO (ITALPRESS) – “I giocatori rimasti qui hanno lavorato molto bene, anche i rientrati dalle nazionali stanno molto bene, con la voglia giusta di mettersi subito sulla partita di domani. Sono tutti determinati e concentrati per fare una buona partita
domani”. Lo ha detto Thiago Motta in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan a San Siro. Contro i rossoneri “è una partita in cui bisogna dare tutti qualcosa in più. Abbiamo perso un altro ragazzo, Cabal, e mi spiace moltissimo. Come per Bremer, tutti dovremo dare qualcosa in più per non far notare questa assenza”. “Tutti i miei giocatori hanno
caratteristiche diverse e questo mi dà alternative e soluzioni
diverse. Vedremo domani. Vlahovic non farà sicuramente parte del
gruppo come Bremer, Milik, Nico e Cabal”, ha aggiunto Motta in
merito alle assenze, e su Vlahovic ha precisato: “Ancora non so
quando torna, domani sicuro non ci sarà”. “Gli infortuni fanno
parte del gioco, adesso è toccato a Dusan. Giocheremo difendendo
insieme e attaccando insieme. Il Milan è collettivamente molto
forte, con un allenatore preparato. Dovremo portarla dalla nostra
parte, dove conviene a noi e non a loro”, ha detto ancora Motta. In merito poi, alle voci della scorsa estate, l’allenatore bianconero ha precisato: “Non sono mai stato vicino al Milan”, mentre a chi gli ha chiesto chi fosse il Sinner della Juve, ha risposto: “Non mi piace fare paragoni, non fa bene all’uno e all’altro. Abbiamo tantissimi giocatori forti. Sinner è Sinner, un fenomeno dello sport. Noi dobbiamo continuare a crescere e auguro anche a Sinner di continuare nella sua grande carriera”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cobat RAEE e Eco-PV: ambiente a rischio con emendamenti fotovoltaico

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ROMA (ITALPRESS) – “Si sta correndo il rischio di distruggere l’impianto normativo relativo alla gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici. Gli emendamenti presentati per il decreto-legge Ambiente, attualmente all’esame della commissione Ambiente del Senato, annientano il sistema di finanziamento dedicato a questa tipologia di rifiuti, messo a punto proprio per garantire le operazioni di recupero e riciclo, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica e in linea con i principi europei per l’economia circolare”. Lo affermano Cobat RAEE e Consorzio Eco-PV, due tra i maggiori consorzi operativi nel trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici riconosciuti dal Ministero dell’Ambiente e che gestiscono importanti quote di mercato nel recupero dei moduli fotovoltaici.
La normativa attualmente in vigore è frutto di numerosi aggiornamenti nati da confronti costanti tra la filiera del riciclo e i legislatori, con l’obiettivo comune di ottenere sempre maggiori quote di energie da fonti rinnovabili, anche in virtù della crisi energetica dovuta al conflitto russo-ucraino.
“Per noi operatori, che ne abbiamo vissuto le evoluzioni negli ultimi sei anni, la normativa attuale è equilibrata e non va assolutamente modificata” – spiega Michele Zilla di Cobat RAEE- “Il legislatore ha considerato correttamente la necessità di accantonare denaro per il trattamento di moduli – il cui ciclo di vita, ricordiamo, è di circa vent’anni – evitandone così l’abbandono incontrollato sul territorio nel momento in cui non saranno più considerati utili, come già accaduto, per esempio, con l’amianto”.
I moduli incentivati presenti sul nostro territorio sono circa 84 milioni, a fronte di una spesa pubblica pari a 140 miliardi, concessi con i cinque Conti energia (dal 2005 al 2013), “e questo vuol dire” – prosegue Damiano Zilio, presidente di Eco-PV – “che a partire dal 2025 i primi pannelli saranno da smaltire, e noi vogliamo farlo con il sistema attuale, che è l’unico che può davvero funzionare. I titolari degli impianti possono versare la quota richiesta a garanzia nel trust dei consorzi, che è impignorabile e che segrega le somme utili al trattamento dei moduli esausti, oppure, per quelli incentivati, optare per la trattenuta di parte dell’incentivo da parte del GSE”.
La normativa in vigore poggia sulla responsabilità estesa del produttore che si assume l’onere della corretta gestione del fine vita di quanto immesso sul mercato. “Anche questo principio viene scardinato dalle modifiche presentate, disattendendo tra l’altro il dettato europeo: le modifiche all’esame del Senato propongono che i consorzi ritirino gratuitamente i Raee, pena pesanti sanzioni pecuniarie, spostando in sostanza su di noi un onere che invece deve essere in capo ai produttori”, conclude Zilio.
I due consorzi chiedono quindi al Parlamento di respingere gli emendamenti al Decreto Ambiente, difendendo una normativa che “pone l’Italia all’avanguardia nella tutela ambientale e al riparo da procedure di infrazione da parte dell’Europa”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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