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SAI CHE… La metro di roma si trasforma in treno letterario?

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La metropolitana di Roma si arricchisce di un’iniziativa culturale unica, pensata per riscoprire il piacere della lettura durante i viaggi quotidiani. Il progetto, intitolato “Ogni libro è un viaggio”, è stato lanciato il 15 ottobre e prevede un treno della linea A decorato con citazioni di grandi autori e suddiviso in sei vagoni tematici, ciascuno dedicato a un genere letterario specifico.

Tra i generi rappresentati troviamo la letteratura internazionale, il romanzo storico, l’epica e l’avventura, la letteratura per l’infanzia, il giallo e la fantascienza, oltre alla poesia e al teatro. Ogni carrozza offre ai passeggeri l’opportunità di leggere estratti significativi di opere famose, creando un’atmosfera stimolante e culturale nel quotidiano. Inoltre, sono disponibili delle card con brevi testi che i viaggiatori possono portare con sé, permettendo loro di continuare la lettura anche al di fuori del treno.

L’iniziativa nasce dall’osservazione dell’uso sempre più diffuso dei dispositivi mobili in metropolitana, spesso relegato a un consumo passivo. L’obiettivo è quindi quello di trasformare il tempo trascorso sui mezzi pubblici in un momento di crescita personale e culturale, incoraggiando i passeggeri a immergersi nelle pagine di un libro piuttosto che scorrere passivamente i social media.

La campagna è supportata da uno spot promozionale, con la partecipazione di Giancarlo Giannini come voce narrante, trasmesso anche alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte. Questo non solo promuove la lettura in Italia, ma mira a diffondere il messaggio anche a livello internazionale.

In sintesi, “Ogni libro è un viaggio” rappresenta un invito per tutti, romani e non, a scoprire nuovi mondi e a utilizzare i momenti di transito come occasioni per arricchire la propria vita culturale. Mettiamo da parte i cellulari e lasciamoci trasportare dalle parole!

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SAI CHE… Le stazioni giapponesi trasformano i passi in energia?

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In Giappone, un’innovativa tecnologia sta prendendo piede nelle stazioni ferroviarie e nelle aree urbane: i pavimenti piezoelettrici. Questa soluzione promettente sfrutta l’energia generata dal passaggio delle persone, convertendo i loro passi in elettricità. I pavimenti piezoelettrici si basano sull’effetto piezoelettrico, un fenomeno che consente ad alcuni materiali di produrre una carica elettrica quando sottoposti a sollecitazioni meccaniche.

Nonostante il loro potenziale, i pavimenti piezoelettrici non hanno mai avuto una diffusione massiccia a causa dei costi di produzione elevati. Ad esempio, il prezzo di una singola piastrella può variare notevolmente, rendendo difficile l’installazione su larga scala. Tuttavia, esperimenti in contesti specifici, come i Giochi Olimpici di Londra e alcune piste da ballo in Europa, hanno mostrato come questa tecnologia possa alimentare luci e dispositivi, sebbene in modo limitato.

Le sperimentazioni giapponesi stanno continuando con l’obiettivo di utilizzare queste piattaforme non solo per i pedoni ma anche per i veicoli, cercando di raccogliere l’energia generata dalle sollecitazioni quotidiane. Con l’auspicio che, in futuro, la tecnologia possa diventare più accessibile grazie a materiali più economici e sostenibili, il sogno di trasformare i passi in energia per alimentare le città potrebbe finalmente diventare realtà.

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SAI CHE… L’Isola di Pasqua è in crisi per l’inquinamento da plastica?

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L’Isola di Pasqua, nota per la sua bellezza naturale e le sue celebri statue moai, si trova attualmente ad affrontare una grave emergenza ambientale dovuta all’accumulo di rifiuti di plastica. Questa situazione è particolarmente allarmante, considerando che l’isola è circondata da correnti oceaniche che trasportano grandi quantità di plastica proveniente da paesi vicini, come Australia e Sud America, oltre che dalle attività di pesca.

Recenti studi mostrano che l’Isola di Pasqua riceve un quantitativo di plastica pari a cinquanta volte quello delle coste cilene. La maggior parte di questi rifiuti non proviene dalla comunità locale, ma è attribuibile principalmente ai pescherecci che, purtroppo, scaricano la plastica in mare. Le correnti oceaniche contribuiscono a degradare questi rifiuti in microplastiche, che non solo deturpano le spiagge, ma danneggiano anche l’ecosistema marino circostante.

Le conseguenze di questo inquinamento sono gravi e riguardano in modo particolare la fauna locale. Gli abitanti dell’isola, che si affidano alle risorse marine per la loro alimentazione, vedono compromessa la sicurezza alimentare. Diverse specie, come i ricci di mare e i pesci azzurri, sono minacciate dall’inquinamento, il che potrebbe alterare la catena alimentare.

Un ulteriore elemento preoccupante è che oltre la metà della plastica che giunge sull’isola proviene dal Cile, evidenziando così una problematica più ampia di gestione dei rifiuti a livello nazionale. In risposta a questa emergenza, la comunità di Rapa Nui ha avviato campagne di sensibilizzazione contro l’inquinamento da plastica e spera che un futuro accordo internazionale, previsto per novembre in Corea del Sud, possa contribuire a una riduzione dell’uso della plastica a livello globale.

È essenziale agire con urgenza per proteggere questo paradiso naturale dall’invasione dei rifiuti di plastica, al fine di salvaguardare non solo l’ecosistema marino, ma anche la salute e il benessere degli abitanti. La situazione dell’Isola di Pasqua è un chiaro richiamo alla necessità di un intervento collettivo e globale per affrontare la crisi dell’inquinamento da plastica.

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SAI CHE… In Sicilia rivive il mito della misteriosa dea Ecate?

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Nel suggestivo scenario del Parco archeologico di Naxos, a Taormina, l’artista Stefania Pennacchio presenta la mostra “Ecate: la via del desiderio”, un percorso artistico che invita i visitatori a esplorare la propria interiorità attraverso le sculture dedicate alla dea greca Ecate. Questa divinità, nota per il suo legame con la magia e gli incantesimi, rappresenta un simbolo potente di desiderio e coraggio, capace di guidare gli individui verso la realizzazione dei propri sogni.

La mostra, curata da Angelo Lorenzo Crespi e visitabile fino al 30 ottobre 2024, offre un’esperienza immersiva in cui arte e mito si intrecciano. Le sei grandi sculture sono posizionate strategicamente nel sito archeologico, creando un dialogo tra l’arte contemporanea e le antiche rovine. I visitatori possono interagire con le opere, scansionando QR Code che arricchiscono l’esperienza con informazioni e approfondimenti.

Il 10 agosto, l’evento “La Notte di Ecate” ha ulteriormente animato la mostra, creando un’atmosfera magica grazie a una colonna sonora ispirata all’antica Grecia, curata dalla musicologa Rosa Fragorapti. Le installazioni visive del fotografo Giuseppe La Spada hanno completato l’esperienza, sottolineando la profondità e il significato delle opere di Pennacchio.

Questa mostra non è solo un omaggio alla figura di Ecate, ma anche un invito a riflettere sui propri desideri e sul potere trasformativo dell’arte. Le sculture di Stefania Pennacchio non solo evocano l’antico, ma fungono anche da specchio per l’anima, permettendo a chi osserva di intraprendere un viaggio interiore che va oltre il tempo e lo spazio.

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