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Cronaca

Inizia il processo Open Arms: Matteo Salvini in aula a Palermo per sequestro di persona

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Oggi, 18 ottobre, ha preso avvio il processo Open Arms, che vede coinvolto il vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. L’udienza si svolge nell’aula bunker di Palermo, dove Salvini, assistito dall’avvocato Giulia Bongiorno, ha fatto il suo ingresso dichiarando di essere “a testa alta, senza paura, per l’Italia e gli italiani”.

L’imputazione riguarda il comportamento di Salvini nel 2019, quando, in qualità di ministro dell’Interno, non autorizzò lo sbarco di 147 migranti salvati dalla nave Open Arms, mantenendoli a bordo per giorni. La Procura di Palermo ha richiesto una pena di sei anni di carcere per il leader della Lega.

Il processo non è privo di tensioni: il pubblico ministero, Giorgia Righi, ha ricevuto minacce e insulti, rendendo necessaria la protezione. In contemporanea, una manifestazione di sostegno a Salvini si svolge in piazza Politeama, con la presenza di esponenti della Lega e cittadini.

Durante la sua arringa difensiva, l’avvocato Bongiorno ha sostenuto che la nave avrebbe potuto dirigersi verso la Spagna per sbarcare i migranti, suggerendo che l’operato di Salvini fosse giustificato. Il clima di solidarietà per Salvini è ulteriormente rafforzato dalle dichiarazioni di politici europei, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha espresso il suo sostegno, lodando il leader leghista per la sua posizione sulla gestione dei migranti in Europa.

Cronaca

Palermo | Confisca milionaria: badante condannata per autoriciclaggio

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La Guardia di Finanza di Palermo ha portato a termine un’operazione di confisca patrimoniale per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, a seguito della condanna definitiva di una donna per autoriciclaggio. La vicenda ha origine da un’inchiesta avviata tra il 2015 e il 2018, che ha svelato un piano articolato volto a sottrarre ingenti beni a un facoltoso imprenditore italo-americano e al figlio, quest’ultimo affetto da una grave disabilità.

La donna, una cittadina italiana originaria di Misilmeri, era stata inizialmente assunta come badante per assistere l’anziano imprenditore, tornato in Italia dopo una vita di successi negli Stati Uniti. In punto di morte, l’uomo le aveva lasciato in eredità numerosi immobili e l’incarico di occuparsi del figlio disabile. Tuttavia, gli accertamenti successivi alla sua morte hanno messo in luce una serie di operazioni finanziarie e patrimoniali poco trasparenti.

Le indagini hanno rivelato che la badante, approfittando della vulnerabilità del giovane erede, aveva manipolato le sue scelte per ottenere il controllo diretto di cospicue somme di denaro provenienti da polizze assicurative, reimpiegandole poi in conti bancari personali e societari, anche all’estero, per occultarne la provenienza. La complessità del piano, che prevedeva trasferimenti bancari e la creazione di una società estera, aveva l’obiettivo di celare il flusso illecito di denaro.

Il provvedimento di confisca, eseguito su immobili e conti correnti della donna e dei suoi familiari, rappresenta un importante passo per il recupero dei beni illecitamente accumulati. Questo risultato sottolinea il ruolo cruciale della Guardia di Finanza nel contrasto a reati economici e nella tutela delle persone più vulnerabili, spesso vittime di raggiri da parte di soggetti privi di scrupoli.

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Cronaca

Como | DASPO a un tifoso tedesco dopo l’incontro Como-Fiorentina

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ADN24

Durante l’incontro di Serie A tra Como 1907 e ACF Fiorentina, disputato domenica 24 novembre allo stadio “G. Sinigaglia” di Como, si è verificato un episodio che ha portato all’emissione di un DASPO nei confronti di un giovane tifoso.

Al termine della partita, un uomo ha scavalcato la recinzione che separa il settore distinti dal campo da gioco, invadendo il terreno dello stadio. Il gesto non è passato inosservato: il tifoso, un cittadino tedesco di 24 anni, è stato immediatamente fermato dal personale steward e dagli agenti della D.I.G.O.S., che hanno proceduto alla sua identificazione.

In seguito all’accaduto, il Questore di Como, Marco Calì, ha adottato con urgenza il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive. La misura, disposta dalla Divisione Anticrimine, vieta al giovane di partecipare per diversi anni agli eventi calcistici non solo a Como, ma anche in altri stadi e luoghi collegati a eventi sportivi.

Nonostante questo episodio isolato, l’evento si è svolto senza particolari problemi sotto il profilo della sicurezza pubblica, con un deflusso ordinato dei tifosi al termine dell’incontro. Questo risultato è stato possibile grazie all’efficace coordinamento delle forze dell’ordine e al sistema di vigilanza predisposto per garantire l’ordine durante la manifestazione.

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Cronaca

Omegna (VB) | Conflitto condominiale: ritirate le armi dopo minacce tra vicini

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Un acceso diverbio tra due residenti di un condominio di Omegna ha richiesto l’intervento tempestivo della Polizia di Stato sabato mattina. La lite tra i condomini è degenerata rapidamente in minacce reciproche, spingendo i vicini a chiamare le forze dell’ordine per sedare la situazione.

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Omegna, giunti sul posto dopo la segnalazione, hanno identificato le persone coinvolte e ricostruito i fatti. Dalle indagini preliminari è emerso che la causa della discussione fosse legata a diverbi sull’uso delle aree comuni e altre problematiche condominiali preesistenti.

In particolare, uno degli abitanti del condominio, un uomo classe 1946, titolare di porto d’armi per uso caccia e possessore di cinque fucili da caccia, è stato accusato dai suoi vicini di aver rivolto insulti e minacce, alimentando il clima di tensione. A seguito della natura conflittuale della situazione e per motivi di sicurezza, gli agenti hanno deciso di procedere al ritiro cautelare delle armi e delle relative cartucce, come previsto dall’articolo 39 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, per prevenire qualsiasi possibile uso improprio.

L’intervento delle forze dell’ordine ha contribuito a riportare la calma tra i residenti, evitando che la situazione potesse evolvere ulteriormente. Le verifiche proseguiranno per chiarire i dettagli dell’incidente e per assicurarsi che non vi siano altre problematiche legate alla sicurezza nel condominio.

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