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Si rinnova la partnership tra Pfizer e cooperativa Vite Vere Down Dadi

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I progetti a sostegno dell’inclusione delle persone diversamente abili ritornano al Congresso SIFO 2024, annuale appuntamento della Società Italiana di Farmacologia Ospedaliera. Grazie al rinnovato accordo tra Italsky, società specializzata nell’allestimento di fiere e congressi, e la Cooperativa Vite Vere Down Dadi, organizzazione non profit per il sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie, il personale messo a disposizione dalla cooperativa entrerà a far parte dello staff in forze all’evento SIFO 2024. Ad ospitare la cooperativa è lo stand di Pfizer, azienda farmaceutica che ha promosso l’iniziativa e che da sempre è in prima fila per favorire una cultura di Diversity Equity & Inclusion, anche tra i propri fornitori.
La Cooperativa Vite Vere Down Dadi (www.cooperativavitevere.org) offre servizi, risorse e promuove l’inclusione sociale, educativa e lavorativa delle persone con disabilità, lavorando per migliorare la loro qualità di vita e promuovendo una società più inclusiva. Sara è stata intervistata per raccontare in due battute la sua esperienza passata che replicherà a SIFO 2024 in questi giorni.

Quali sono state le tue principali responsabilità all’interno del nostro stand? “Ho svolto il lavoro di hostess e servendo un caffè ai visitatori che chiedevano informazioni. Mi sono impegnata per accogliere al meglio, con un sorriso e tanta gentilezza tutte le persone”. Quali attività ti hanno incuriosito e ti sono piaciute di più? “Mi sono trovata molto bene con i colleghi che mi hanno accolta sempre con il sorriso. E sono contenta di aver imparato un nuovo lavoro, avendo la possibilità di conoscere tante nuove persone. L’edizione dell’anno scorso è stata una bella esperienza e sono davvero contenta di tornare anche in questi giorni alla SIFO”.

Il Congresso SIFO 2024, che ha come tema “Next Generation Pharmacy: Missione, Visione e Valore” ogni anno vede la partecipazione di migliaia di operatori professionali della salute tra farmacologi, farmacisti, manager del sistema sanitario, aziende farmaceutiche e di medical devices. Sono decine gli incontri dedicati proprio ai temi dell’innovazione e dell’evoluzione del Sistema Sanitario Nazionale nelle sue declinazioni regionali e locali.
La responsabile del progetto di Autonomia di Cooperativa Vite Vere Down Dadi, Jehona Sehu, ha dichiarato: “Siamo profondamente orgogliosi della rinnovata partecipazione delle persone con disabilità di Vite Vere a questo progetto. Per noi, l’inclusione è una condizione di primaria importanza per costruire ambienti di lavoro dove la professionalità possa esprimersi senza barriere. Crediamo fortemente che il contesto lavorativo debba essere un luogo dove le differenze non solo sono accolte, ma diventano motori di crescita e innovazione. Le persone che seguono il percorso di autonomia all’interno della nostra cooperativa portano competenze uniche, capaci di arricchire e trasformare la cultura aziendale. Ringraziamo Pfizer per aver reso possibile questa iniziativa, che siamo certi potrà servire da esempio e da ispirazione per tutte le aziende che desiderano adottare pratiche inclusive”.

Adriano Cristinziano, presidente del Comitato Organizzativo dichiara: “Quest’anno il parla di una farmacia proiettata nel futuro. Il congresso tratterà di sostenibilità, anche ambientale, ma anche dei nuovi sviluppi che possono riguardare il DM 70, il PNRR e in generale il sistema sanitario nazionale. Parleremo molto del futuro con temi quali la robotizzazione, l’automazione, l’intelligenza”.
Il progetto Girasole di Pfizer è incentrato sull’importanza dell’accessibilità e dell’inclusione per tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche o cognitive: è parte di un impegno più ampio di Pfizer in Italia, che attraverso un team di lavoro cross-funzionale da diversi anni si occupa di creare un ambiente di lavoro più inclusivo e aperto alla valorizzazione delle diversità, dove ogni individuo può avere l’opportunità di vivere una vita piena e appagante. L’inclusione e le pari opportunità per ogni persona, riassunte nell’obiettivo Parity Opportunity, sono a livello globale la priorità ESG di Pfizer, insieme all’obiettivo ecologico NetZero.

“Pfizer si impegna a riflettere la diversità della società in tutte le sue attività, sia interne che esterne, promuovendo l’inclusività nella sua accezione più ampia. Anche quest’anno torniamo alla SIFO con l’obiettivo di riaffermare il nostro approccio e ispirare altri a non limitare opportunità dove non esistono reali barriere”, afferma Enrico Bovi che, oltre a guidare la Customer Engagement Platform di Pfizer Italia, è il responsabile sui temi di Diversità, Equità e Inclusione per tutta la filiale italiana.
Ugo Trama, presidente del Congresso SIFO, conclude: “Modificare l’atteggiamento culturale sulla disabilità vuol dire prendere coscienza di cosa essa significhi, attivando processi empatici, di rispetto, solidarietà e inclusione positiva. In un contesto sociale che evolve rapidamente, dove l’attenzione all’altro è sempre più distratta e superficiale, la SIFO pone attenzione a tutte le disabilità”.
Con il Congresso SIFO 2024 Pfizer conferma la progettualità anche all’interno della supply chain congressuale condividendo un approccio sempre più inclusivo.

– Foto ufficio stampa Pfizer –

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Migranti, Alto commissario Onu diritti umani “No a soluzioni illusorie”

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di Stefano Vaccara

La conferenza stampa al Palazzo di Vetro di giovedì dell’Alto Commissario dell’ONU per i diritti umani è stata chiusa quando ancora c’erano molti giornalisti che intendevano porre una domanda. La portavoce di Volker Turk, Ravina Shamdasani, ha detto di inviarle via e-mail. Questa la domanda dell’Italpress con la risposta della portavoce dell’alto commissario per i diritti umani dell’ONU.

Domanda: Lei ha affermato “Il modo in cui una società tratta i suoi più vulnerabili è un indicatore chiave del progresso”. I migranti rientrano sicuramente nella categoria dei più vulnerabili. Come giudica nell’ultimo anno le politiche verso i migranti dei Paesi europei all’interno dell’Ue? E come pensa che i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump e Kamala Harris, stiano affrontando la questione? Dove teme di più che il rispetto dei diritti umani dei migranti possa essere in pericolo?

Ecco la risposta della portavoce dell’alto commissario per i diritti umani dell’ONU. “È vero che i migranti rientrano spesso nella categoria dei più vulnerabili – e purtroppo sono inclini a diventare capri espiatori da parte dei politici che cercano di distrarre le persone dai problemi reali che si trovano ad affrontare. Nel suo discorso al Consiglio per i diritti umani il mese scorso, l’Alto Commissario ha esortato gli elettori a chiedersi: ‘Quale piattaforma politica o candidato lavorerà per i diritti umani di tutti? Quale promuoverà le pari opportunità e si impegnerà a promuovere economie che offrano lavoro dignitoso per una retribuzione dignitosa? Quali partiti politici hanno i diritti umani e la solidarietà come parte della loro visione, invece di indebolirli E invito tutti gli elettori a vigilare. Diffidate dalle voci stridule, dagli “uomini forti” che ci gettano luccichii negli occhi, offrendo soluzioni illusorie che negano la realtà. Come ho detto prima, sappi che quando un gruppo viene scelto come capro espiatorio per i mali della società, un giorno il tuo potrebbe essere il prossimo”. “Per quanto riguarda le politiche per regolare la migrazione, l’esperienza dimostra che le politiche e le pratiche volte a limitare la migrazione spesso rendono i migranti e i rifugiati più vulnerabili alle violazioni e agli abusi dei diritti umani. Gli Stati devono garantire che le loro politiche – e qualsiasi partenariato internazionale che affronti i fattori strutturali che costringono le persone a spostarsi – siano fondate sui loro obblighi ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani”, conclude la portavoce.

– Foto xo9/Italpress –

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Gioiosa Ionica (RC) | Vinto 1 milione di euro con il MillionDay

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Un abitante di Gioiosa Ionica, nel cuore della provincia di Reggio Calabria, ha avuto la fortuna di vincere un milione di euro grazie al concorso MillionDay. L’estrazione fortunata è avvenuta ieri, giovedì 17 ottobre, durante l’estrazione serale delle 20:30, portando grande entusiasmo nel piccolo centro calabrese.

Questa vincita rappresenta la terza volta in ottobre che il concorso regala un premio di tale portata, aggiungendo un nuovo milionario al lungo elenco di vincitori che hanno cambiato la loro vita con una puntata di solo 1 euro. Il MillionDay continua a conquistare sempre più giocatori grazie alla sua formula semplice ed accessibile, che prevede l’indovinare cinque numeri su 55.

Dopo le doppie vincite registrate in Lombardia all’inizio del mese, la fortuna ha fatto rotta verso il Sud, lasciando un segno indelebile anche in Calabria. Gioiosa Ionica ora può vantare uno dei premi più ambiti, alimentando sogni e speranze tra i partecipanti del concorso.

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Riciclo, Piunti “Conou un piccolo miracolo di cooperazione”

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“Tutta la filiera del riciclo italiana – che non è solo l’olio minerale – è particolarmente brillante, ha dei risultati sicuramente superiori alla media europea, ma gli italiani non lo sanno. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare comunicazione su questo tema, perchè all’origine di questa eccellenza italiana c’è anche la nostra mentalità di Paese povero di risorse”. Inoltre “l’industria del riciclo è nuova, gli impianti e le tecnologie sono nuove e il sistema autorizzativo si basa sulle province e sulle Arpe provinciali regionali: il dialogo con le amministrazioni provinciali che danno le autorizzazioni qualche volta può essere difficile, credo che il polo centrale di know-how dovrebbe dare un grande supporto agli enti locali, altrimenti si rischiano anomalie e sperequazioni”. Lo ha detto Riccardo Piunti, presidente del Consorzio Nazionale Oli Usati (Conou), intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.

Conou è “un piccolo miracolo di cooperazione nato 40 anni fa, indirizzato da una legge che ha chiesto alle compagnie petrolifere di recuperare l’olio lubrificante una volta che non serve più. Oggi raccogliamo il 100% dell’olio usato in 103mila luoghi tra officine, garage e fabbriche in Italia, a titolo gratuito, e gli ridiamo una nuova vita”, ha spiegato Piunti. In un anno, “con circa 600 mezzi di raccolta raccogliamo 190 mila tonnellate di olio minerale usato”.
Il tema dell’ambiente “diventa sempre più stringente, ci sono Paesi dove la situazione è veramente disastrosa che devono impostare un modo” per rimediare: abbiamo ricevuto le delegazioni di imprese petrolifere dell’Arabia Saudita, dell’India e della Turchia”. In passato, “imprese o Paesi ci consultavano sulle nostre modalità per rigenerare l’olio: questa volta, il tenore delle domande era incentrato sul modello. Come si fa a realizzare questo sistema senza dover mettere un poliziotto in ognuno dei 103 mila luoghi? Noi non ne abbiamo neanche uno: abbiamo degli standard, anche etici, che i nostri raccoglitori devono rispettare”, inoltre “bisogna far convergere l’interesse economico con quello ambientale, utilizzando le risorse del consorzio per favorire il loro comportamento”.

Dall’altra parte, ci sono dei Paesi interessati ad acquistare le imprese italiane. “Le imprese europee vengono a fare shopping da noi, alcune delle nostre imprese sono state acquistate da gruppi stranieri che si occupano di rifiuti”, ha spiegato.
Conou sarà tra i protagonisti di Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare, in programma dal 5 all’8 novembre a Rimini. “Nel nostro stand terremo tre seminari brevi su tre temi: la cybersicurezza, la sostenibilità dei lubrificanti e i famosi PFAS, un tema a cui teniamo molto: crediamo che sia una battaglia da portare avanti, anche l’Europa sta dandosi da fare per bandire il più possibile l’utilizzo di queste sostanze che sono una minaccia per la specie perchè attaccano il sistema riproduttivo. In più, essendo indistruttibili, si accumulano nell’acqua e nell’ambiente”.

Su alcuni temi, come questo, “l’Europa è molto di traino”, ma in alcuni casi “va avanti anche facendo degli errori: anni fa, l’Europa si accingeva a fissare un limite minimo di rigenerazione dell’85% che per noi sarebbe stato facile da raggiungere visto che siamo al 98%, ma non l’ha fatto perchè in Europa al momento l’olio usato viene bruciato e ci sono molti interessi a continuare così”.
Conou ha anche ottenuto una certificazione per la parità di genere. “Riflettere sul sistema aziendale rispetto alla parità di genere significa scavare in una miniera che il passato ha accumulato, dove c’è tanta roba buona”, ha concluso.

– foto xi2/Italpress –

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