Cronaca
Arrestato spacciatore durante operazioni di controllo a Terni
Martedì 15 ottobre, una significativa operazione di controllo del territorio condotta dalla Polizia di Stato ha portato all’arresto di un cittadino nigeriano di 32 anni, sospettato di detenzione ai fini di spaccio. L’operazione, attuata su disposizione del questore, mirava a contrastare il traffico di stupefacenti e a garantire la sicurezza nelle aree già note per problematiche di ordine pubblico.
Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati, è stato fermato all’interno di un negozio etnico, dove si trovava insieme ad altri due connazionali. La sua condotta ha insospettito gli agenti, e il tempestivo intervento dell’unità cinofila ha confermato i sospetti: il cane poliziotto ha segnalato la presenza di sostanze stupefacenti. Durante il controllo, sono state trovate 44 palline di cocaina, per un totale di 29 grammi, insieme a circa 285 euro in contante.
In seguito all’arresto, anche gli altri due uomini sono stati perquisiti. Un 40enne con precedenti per reati di droga è stato trovato in possesso di 4,9 grammi di hashish, mentre un 36enne, recentemente scarcerato, aveva con sé 3,3 grammi di eroina. Entrambi sono stati segnalati come assuntori.
Le operazioni di controllo hanno coinvolto diverse pattuglie e un’unità cinofila e si sono concentrate in aree particolarmente sensibili, come via Eugenio Chiesa e il quartiere Borgo Bovio, su segnalazione dei residenti. Nella giornata sono state identificate 97 persone e controllati 40 veicoli, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza della comunità.
Le perquisizioni domiciliari successive all’arresto non hanno dato esito positivo. Il questore Mangino sta valutando eventuali provvedimenti per il locale dove si è svolto l’episodio.
L’indagato, come previsto dalla legge, deve considerarsi innocente fino a una condanna definitiva.
Cronaca
Tarvisio (UD) | Rafforzati i controlli contro il traffico di migranti, cinque arresti in pochi giorni
La Polizia di Stato, attraverso il Settore di Polizia di Frontiera di Tarvisio, continua a intensificare le attività di contrasto ai crimini transfrontalieri, con particolare attenzione all’immigrazione clandestina e ai traffici illeciti di esseri umani. Nel corso di operazioni mirate, condotte nei giorni scorsi, sono state arrestate cinque persone di nazionalità straniera per favoreggiamento all’ingresso illegale in Italia.
Un primo arresto è avvenuto il 18 settembre nei pressi della barriera autostradale di Ugovizza, dove un cittadino kazako è stato fermato mentre trasportava un migrante turco privo di documenti validi per l’ingresso in Italia. Pochi giorni dopo, il 20 novembre, nella stessa area, tre cittadini cinesi sono stati arrestati mentre accompagnavano otto connazionali irregolari, anch’essi privi di identificazione.
Questi interventi rientrano in un più ampio programma di controllo potenziato alla frontiera, attuato anche in seguito alla sospensione temporanea del trattato di Schengen. L’attività di presidio, in costante evoluzione, ha permesso negli ultimi sei mesi di ottenere risultati significativi, con 24 arresti, 61 denunce e il sequestro di sostanze stupefacenti, armi e strumenti potenzialmente pericolosi.
Con oltre 70.000 persone identificate e 30.000 veicoli controllati in questo periodo, il Settore di Polizia di Frontiera di Tarvisio si conferma un punto di riferimento nella lotta ai reati transfrontalieri. L’efficacia delle operazioni non si limita a prevenire l’immigrazione irregolare, ma si estende anche al contrasto di altre forme di illegalità, rafforzando la sicurezza nei territori di confine e garantendo il rispetto delle normative nazionali e internazionali.
Cronaca
Bari | Sequestrati beni per 100 mila euro a seguito di indagini economico-finanziarie
Le autorità della Guardia di Finanza di Bari hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro finalizzato alla confisca di beni per un valore complessivo di circa 100 mila euro. Il provvedimento è stato disposto dalla Corte d’Appello di Bari e riguarda un cittadino barese e il suo nucleo familiare. Tra i beni sequestrati figurano disponibilità finanziarie, denaro custodito in cassette di sicurezza e un immobile.
Questa misura è scaturita da approfondite indagini patrimoniali, avviate in seguito a una condanna definitiva del 2021 per una rapina commessa nel 2013 ai danni di un furgone blindato. Durante l’assalto, avvenuto sull’autostrada A14, vennero bloccati due mezzi pesanti e utilizzati dispositivi incendiari e armi da fuoco per fermare il veicolo blindato. Il colpo, eseguito con metodi sofisticati, permise di sottrarre valori per circa due milioni di euro.
Gli accertamenti della Guardia di Finanza hanno evidenziato una discrepanza significativa tra i redditi dichiarati dal soggetto e il patrimonio accumulato, facendo ipotizzare che le ricchezze fossero frutto di attività illecite. Questo divario è stato riscontrato nell’arco di diversi anni, a partire dal periodo della rapina fino alla condanna in primo grado.
L’operazione testimonia l’efficace collaborazione tra la Procura Generale di Bari e le forze economico-finanziarie nel contrasto ai reati patrimoniali. Il sequestro di beni di provenienza sospetta non solo rappresenta un importante strumento di repressione dell’illegalità, ma assume anche una rilevanza sociale, restituendo alla collettività risorse sottratte dalla criminalità.
Questo intervento si inserisce in un più ampio impegno per garantire la trasparenza economica e combattere ogni forma di accumulo illecito di ricchezze, contribuendo a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Cronaca
Campobasso | Arrestato uomo per violenze sulla compagna grazie a una segnalazione
La mattina del 22 novembre, una segnalazione al numero d’emergenza ha permesso di intervenire tempestivamente per fermare un grave episodio di violenza domestica in un condominio di Campobasso. Un cittadino, allarmato dalle grida di una donna che chiedeva aiuto, ha allertato le forze dell’ordine, consentendo alla Polizia di Stato di agire rapidamente.
Due pattuglie della Squadra Volante si sono recate immediatamente sul posto, dove hanno trovato una coppia convivente all’interno dell’abitazione. La donna, visibilmente sconvolta e in lacrime, ha raccontato di essere stata aggredita dal compagno. Secondo quanto riferito, l’uomo l’aveva colpita più volte utilizzando oggetti contundenti, tra cui un asse di legno e un ferro da stiro, arrivando poi a minacciarla con un coltello.
Gli agenti, dopo aver messo in sicurezza la vittima, hanno sequestrato l’arma e tratto in arresto l’aggressore. L’uomo è stato trasferito presso il carcere di Campobasso, mentre la donna è stata accompagnata in ospedale, dove ha ricevuto le cure necessarie prima di essere dimessa. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze ancora più gravi per la vittima.
Questo episodio evidenzia l’importanza della collaborazione tra cittadini e istituzioni nella lotta contro la violenza domestica. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Polizia di Stato ha ribadito il suo impegno costante nel contrastare comportamenti abusivi e nel proteggere i soggetti vulnerabili.
Oltre al numero d’emergenza, i cittadini hanno a disposizione strumenti come l’app YouPol, che consente di segnalare episodi di violenza domestica anche in forma anonima, offrendo un ulteriore mezzo per far emergere situazioni di pericolo che spesso restano nascoste tra le mura di casa.
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