Un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Meldola ha portato all’arresto di un giovane nordafricano, ricercato per traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione è scaturita da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Pistoia, risalente a fine giugno, a seguito di un’indagine che ha coinvolto un gruppo di individui accusati di spaccio di droga nella provincia di Pistoia.

Le indagini erano state avviate dopo il decesso di un acquirente, il che ha portato a responsabilità penali anche per chi aveva venduto la sostanza letale. Complessivamente, undici provvedimenti cautelari erano stati emessi, molti dei quali eseguiti a luglio scorso.

Il giovane arrestato è stato localizzato all’interno di un appartamento a Santa Sofia, dove si trovava in affitto con la sua famiglia. Dopo le necessarie operazioni di identificazione, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Forlì, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’operazione evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico di droga e la sicurezza pubblica.

Nelle ultime 24 ore, i Carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno effettuato due operazioni significative contro il traffico di sostanze stupefacenti, portando all’arresto di due individui in distinti interventi.

Il primo arresto è avvenuto a Sciacca, dove un giovane di 26 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato durante un controllo stradale. La perquisizione del suo veicolo ha rivelato la presenza di un coltello, oltre a hashish e un bilancino di precisione. Nonostante la resistenza opposta, il giovane è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, che ha confermato la misura.

Il secondo intervento ha avuto luogo a Ribera, dove un cittadino marocchino di 29 anni è stato colto in flagrante mentre cedeva droga a un acquirente. Durante l’operazione, gli agenti hanno trovato addosso all’uomo e nei dintorni, una quantità significativa di eroina e cocaina, già suddivise in dosi, oltre a una somma di denaro ritenuta frutto dell’attività illecita. Anche in questo caso, il giudice ha convalidato l’arresto, imponendo all’individuo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Entrambi i casi evidenziano l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il narcotraffico, a tutela della comunità.

La Guardia di Finanza di Livorno ha recentemente eseguito un sequestro preventivo di 159.695 euro nei confronti di un’ereditiera locale, accusata di omessa dichiarazione dei redditi. L’operazione, disposta dal Tribunale di Livorno, è il risultato di indagini approfondite condotte dalle Fiamme Gialle.

Secondo quanto emerso, l’indagata non avrebbe presentato la dichiarazione dei redditi per l’anno 2019, nonostante avesse realizzato una plusvalenza significativa dalla vendita di quote societarie, pari a 687.192 euro, e redditi da fabbricati ammontanti a 7.131 euro. Questi omessi adempimenti fiscali hanno comportato un’imposta evasa di 159.695 euro, importo che è stato oggetto del sequestro.

Le indagini sono state avviate attraverso normali attività di intelligence, da cui è emerso un quadro complesso riguardante la situazione patrimoniale dell’ereditiera e del suo nucleo familiare, incluso il figlio adottivo, attualmente studente universitario. Il sequestro delle somme, effettuato sui conti correnti della donna, è una misura preventiva adottata per garantire la restituzione delle somme evase.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle autorità fiscali nel contrastare l’evasione fiscale, un fenomeno che continua a rappresentare una sfida significativa per l’economia italiana.