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Economia

Industria del cinema e audiovisivo, da UniCredit supporto alla filiera

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E’ stato presentato oggi, in occasione del panel organizzato da UniCredit nell’ambito del MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo, uno studio realizzato dalla società E-Media per UniCredit in cui è stato analizzato l’attuale scenario di mercato e sono state individuate le opportunità di crescita per le imprese della filiera dell’audiovisivo che operano in un contesto internazionale sempre più competitivo.
Nella prima parte dello studio viene definito il contesto normativo italiano in termini di supporto all’intera filiera e la composizione della stessa. Lo studio ha esaminato un campione di imprese che rappresenta l’85% circa della produzione audiovisiva con 2,8 Miliardi di valore. Il mercato audiovisivo italiano si caratterizza per dimensioni ridotte se confrontato con quelli di altri paesi europei a causa di una scarsa propensione delle famiglie alla spesa in prodotti e servizi culturali, ad investimenti in comunicazione commerciale da parte delle imprese estremamente ridotti e a minori investimenti pubblici a causa della stasi delle risorse complessive assegnate (canone, tax credit, contributi regionali, etc).

Successivamente lo studio delinea alcune strategie di crescita per le imprese della filiera dell’audiovisivo. In dettaglio le linee di sviluppo suggerite sono: l’internazionalizzazione delle produzioni con serie pensate per la circolazione estera, l’industrializzazione del processo produttivo (dalla scrittura alla produzione, post produzione, etc), l’ingegnerizzazione produttiva per ridurre i costi e la diversificazione produttiva.
I risultati dello studio di E-Media sono stati discussi nella tavola rotonda, moderata da Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia di UniCredit, e che ha visto la partecipazione di Luca Bernabei, AD LuxVide, Giampaolo Letta, AD Medusa Film, Andrea Occhipinti, Fondatore Lucky Red, Antonio Maresi, Responsabile Desk Audiovisual UniCredit.

“UniCredit – ha sottolineato Roberto Fiorini, Regional Manager Centro Italia – vuole rafforzare ulteriormente il rapporto di partnership strategica con le imprese del settore cinematografico e audiovisivo e offrire un sostegno concreto alla crescita e all’internazionalizzazione delle aziende della filiera. Con il desk audiovisual UniCredit ha erogato finanziamenti alla produzione e alla distribuzione per 400 milioni e nei primi 6 mesi del 2024 ha più che raddoppiato le erogazioni al settore rispetto al 2021, riconfermando l’impegno nel settore. Nello specifico UniCredit ha supportato le imprese con l’attivazione di nuovi canali di funding, quali bond, minibond e Basket Bond di filiera, le ha accompagnate in operazioni sul mercato dei capitali e ha promosso iniziative volte alla formazione dei profili più richiesti dal mercato audiovisivo, incoraggiando anche percorsi di educazione finanziaria, in partnership con ANICA Academy”.

– Foto ufficio stampa UniCredit –

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Andrea Orcel premiato come “Inseader of the year 2024”

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Andrea Orcel, CEO di UniCredit Group, è stato votato e premiato come “Inseader of the year 2024” per l’Italia, ovvero la personalità dell’anno tra gli alumni dell’Insead, una delle più prestigiose business school al mondo, con sede a Fontainebleau, in Francia, e campus a Singapore, Abu Dhabi e San Francisco.
Orcel è stato premiato – come recita la motivazione del premio – “per la sua visione, leadership e straordinario percorso professionale che hanno avuto un impatto profondo sul settore bancario internazionale, guidando uno dei maggiori istituti bancari europei attraverso sfide complesse, promuovendo l’innovazione e l’eccellenza”.

Il CEO di UniCredit è stato premiato nella serata di ieri, nel corso di un evento a Milano organizzato dall’Associazione italiana degli alumni dell’Insead; l’appuntamento ha avuto inoltre lo scopo di raccogliere fondi per sostenere una borsa di studio MBA per uno studente italiano.
Orcel è Group Chief Executive Officer di UniCredit; guida la banca paneuropea attraverso un processo di digitalizzazione e semplificazione, sostenuto da un’attenzione continua verso i suoi clienti. E’ uno dei principali esperti nel settore bancario in Europa, con una comprovata esperienza di successo in ruoli di alto livello in diverse importanti istituzioni finanziarie in tutto il mondo. Durante la sua carriera come senior investment banker, Andrea Orcel ha lavorato su alcune delle più innovative e complesse fusioni e acquisizioni e transazioni di mercato dei capitali a livello globale.

– foto ufficio stampa Insead –

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Economia

Ascensori, Consorzio per l’Italia “No alla riduzione dei controlli”

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 “La proposta di ridurre la frequenza dei controlli obbligatori semestrali e biennali sugli ascensori a un anno e tre anni non ci trova assolutamente d’accordo”. E’ quanto dichiara all’agenzia Italpress Salvatore Nasca, imprenditore palermitano, da oltre 35 anni nel settore, co-fondatore del “Consorzio per l’Italia”, organismo no profit al quale aderiscono oltre 120 imprese del settore ascensoristico.
La proposta di alcuni deputati altoatesini prevede di modificare il Decreto del Presidente della Repubblica numero 162 del 20 aprile 1999 passando così a controlli annuali per gli ascensori, biennali per i montacarichi e da due a tre anni quelli dell’ente super partes, nominato dai proprietari, che si occupa della verifica sulla sicurezza.
“Il Consorzio per l’Italia si sta battendo per bloccare questo scempio! E’ a rischio la sicurezza di oltre 50 milioni di persone – afferma Nasca -. Tra l’altro, parliamo di un risparmio di una manciata di euro a famiglia. E’ una scelta che non si giustifica. Ricordiamo che l’Italia è il secondo paese al mondo con circa 500 incidenti in un anno e che circa la metà degli ascensori presenti, oltre 500 mila, possono essere considerati obsoleti, quindi i controlli andrebbero fatti ancora più spesso. L’ascensore è a tutti gli effetti un mezzo di trasporto, così come dice lo stesso decreto e quindi in un momento in cui si parla tanto di patente a punti e di aumentare la sicurezza in tutti i settori dimezzare i controlli sarebbe un controsenso”.

 

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Buoni pasto, Ancd “Positivo il tetto massimo del 5% alle commissioni”

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L’Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti (ANCD), che rappresenta le cooperative del mondo Conad, esprime soddisfazione per l’introduzione di un tetto massimo del 5% alle commissioni applicate ai buoni pasto. “Accogliamo con soddisfazione l’introduzione nel DDL Concorrenza di un tetto massimo del 5% alle commissioni delle società emettitrici sul valore dei buoni pasto, così come già avvenuto per quelli usati dai dipendenti degli enti pubblici – ha dichiarato Alessandro Beretta, Segretario Generale di ANCD – I commercianti associati alle cooperative Conad potranno così avere le stesse condizioni per ogni buono pasto, mettendo i loro oltre 3.500 punti vendita a disposizione delle persone che utilizzano questo importante strumento di welfare aziendale”, ha concluso Beretta.
“L’introduzione del tetto alle commissioni non avrà alcun impatto per i dipendenti delle società che li ricevono – spiega ANCD – e darà un nuovo impulso all’impiego di questo strumento perchè amplia il numero degli esercizi che li riceveranno, consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività., consentendo ai commercianti e agli operatori della ristorazione di non vedere compromessa la sostenibilità economica delle loro attività”.

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