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curiosità

SAI CHE… Cosa accadrebbe a eventuali pianeti abitati?

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Le nane rosse, stelle piccole e longeve della classe M, hanno da sempre catturato l’attenzione degli astronomi per il loro potenziale di ospitare pianeti abitabili. Data la loro abbondanza nella Via Lattea e la lunga stabilità, queste stelle sono state considerate ottime candidate nella ricerca di mondi con condizioni favorevoli alla vita. Tuttavia, nuove scoperte stanno sollevando dubbi sul loro effettivo ruolo nella ricerca di vita extraterrestre.

Recenti studi hanno rivelato che le nane rosse, nonostante la loro apparente tranquillità, sono soggette a potenti esplosioni di radiazioni ultraviolette (UV) note come flare stellari. Questi eventi, finora sottostimati, possono avere conseguenze devastanti per i pianeti che orbitano intorno a esse. Un team di ricercatori ha analizzato oltre dieci anni di dati raccolti dal telescopio GALEX, concentrandosi su quasi 200 flare emessi da nane rosse, scoprendo che l’intensità delle radiazioni UV generate è molto superiore a quanto previsto in passato.

Sebbene una certa esposizione ai raggi UV possa favorire la formazione di molecole organiche necessarie alla vita, una dose eccessiva rischia di distruggere completamente l’atmosfera di un pianeta, privandolo della protezione dai raggi cosmici e riducendo le possibilità di ospitare forme di vita. I dati suggeriscono che i modelli precedenti avevano gravemente sottovalutato questo rischio, mostrando che la maggior parte dei flare delle nane rosse non segue le leggi termodinamiche tradizionalmente applicate.

Questa nuova comprensione potrebbe cambiare il modo in cui gli scienziati valutano l’abitabilità dei pianeti che orbitano attorno a queste stelle. Anche se un pianeta si trova nella cosiddetta “zona abitabile”, il continuo bombardamento di radiazioni potrebbe eroderne lentamente l’atmosfera, creando condizioni estremamente ostili. Lo studio, pubblicato di recente, mette in dubbio l’idea che le nane rosse siano ambienti ideali per la vita, complicando ulteriormente la ricerca di mondi extraterrestri abitabili.

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SAI CHE..le giraffe

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…. nonostante la loro altezza, non possono correre a velocità superiori a 56 km/h. Ciò che è ancora più interessante è che, nonostante abbiano lunghe gambe, non possono saltare come altri animali. La loro grande altezza le aiuta però a vedere i predatori da lontano e a rimanere in sicurezza. Inoltre, non hanno corde vocali, quindi comunicano tra di loro utilizzando suoni a bassa frequenza che non sono udibili per l’orecchio umano.

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SAI CHE…i pinguini…

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ADN24

…non sono solo degli eccellenti nuotatori, ma anche dei “sindacalisti” naturali! Quando si trovano a dover affrontare un inverno particolarmente rigido, alcuni pinguini si organizzano in gruppi per fare fronte comune contro il freddo. Si spostano continuamente, in modo che tutti possano avere il loro turno al centro del gruppo dove è più caldo, risparmiando energia e riscaldandosi a vicenda. Un vero esempio di solidarietà tra i membri di una comunità!

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La Mimosa Pudica: quando le piante ‘sentono’ il tocco

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ADN24

Una curiosità affascinante riguarda il comportamento delle piante: alcune piante, come la mimosa pudica, sono in grado di “sentire” il tocco. Quando vengono stimolate, le sue foglie si chiudono rapidamente come risposta difensiva. Questa reazione rapida è il risultato di un cambiamento nei flussi ionici nelle cellule vegetali, che provoca una temporanea perdita di pressione cellulare. La mimosa usa questo meccanismo per proteggersi dai potenziali predatori, dimostrando che anche le piante hanno sorprendenti modi di interagire con l’ambiente circostante.

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