curiosità
SAI CHE… Ogni nuovo pianeta scoperto c’è chi decide i nomi e perchè?
Ogni volta che viene scoperto un nuovo pianeta o corpo celeste, il processo per attribuirgli un nome segue regole precise e tradizioni secolari, gestite dalla International Astronomical Union (IAU). Questa organizzazione internazionale, attiva dal 1919, è responsabile di tutte le decisioni riguardanti la nomenclatura astronomica. Riunendo i maggiori esperti di astronomia e astrofisica, l’IAU non solo coordina le ricerche astronomiche a livello globale, ma decide anche i nomi ufficiali di pianeti, satelliti, asteroidi e altri oggetti spaziali.
Le regole seguite dall’IAU sono ancorate alle tradizioni culturali e mitologiche, come nel caso dei pianeti del sistema solare che portano nomi di divinità greche o romane. Anche altre mitologie, come quella dell’Isola di Pasqua, sono state occasionalmente utilizzate, come dimostra il caso del pianeta nano Makemake. Per i satelliti naturali, i nomi vengono solitamente associati a figure legate mitologicamente al pianeta che orbitano.
Nel caso dei pianeti extrasolari, invece, il metodo di denominazione è diverso. Di solito, si usa una lettera minuscola per indicare la sequenza dei pianeti scoperti intorno a una stella, iniziando dalla lettera “b”. Ad esempio, nel sistema stellare di 16 Cygni, il pianeta 16 Cygni Bb è il primo scoperto intorno alla stella 16 Cygni B.
In questo modo, la IAU assicura che la denominazione degli oggetti celesti sia sistematica, rispettosa delle tradizioni culturali e uniforme su scala internazionale.
curiosità
Lo sai che le farfalle..
..hanno le antenne così sensibili da poter “annusare” un fiore a distanza? Le antenne delle farfalle sono dotate di minuscole cellule sensoriali che permettono loro di rilevare le sostanze chimiche presenti nell’aria. Questo le aiuta a localizzare i fiori ricchi di nettare da cui nutrirsi, ma anche a trovare un compagno durante la stagione degli amori.
Ma non è tutto: le antenne sono così sofisticate che le farfalle possono “annusare” anche da lontano, percependo tracce di feromoni rilasciati dalle piante o da altre farfalle. In questo modo, riescono a orientarsi con una precisione incredibile, anche in ambienti complessi. Questa capacità di rilevare segnali chimici nell’aria è estremamente sviluppata e permette alle farfalle di navigare e interagire con il loro ambiente in modi che noi umani non possiamo nemmeno immaginare.
Le antenne delle farfalle sono, quindi, strumenti multiuso che non solo le aiutano a nutrirsi, ma sono anche fondamentali per la loro sopravvivenza e riproduzione. Un altro esempio affascinante della straordinaria natura dei piccoli insetti!
curiosità
Lo sai che i polpi hanno tre cuori?
Due cuori pompano il sangue verso le branchie, dove avviene lo scambio di ossigeno, mentre il terzo cuore pompa il sangue ossigenato al resto del corpo. Questo sistema circolatorio speciale permette ai polpi di adattarsi all’ambiente marino, che può essere povero di ossigeno in alcune zone. Tuttavia, c’è un dettaglio curioso: quando un polpo nuota, il cuore che pompa il sangue al corpo si ferma temporaneamente, il che significa che i polpi tendono a stancarsi molto più rapidamente mentre nuotano rispetto a quando si muovono strisciando sul fondale marino.
Inoltre, i polpi sono esseri straordinariamente intelligenti. Sono noti per la loro capacità di risolvere problemi complessi, aprire contenitori e persino utilizzare strumenti, come conchiglie e noci di cocco, per proteggersi dai predatori. La loro intelligenza è stata studiata a fondo, in particolare per la loro sorprendente capacità di memorizzare e adattarsi a nuove situazioni.
Un’altra caratteristica affascinante dei polpi è la loro capacità di cambiare colore e texture della pelle grazie a cellule specializzate chiamate cromatofori. Questo permette loro di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente circostante per sfuggire ai predatori o per cacciare le prede.
curiosità
Lo sai che gli alberi comunicano tra loro?
Lo sai che gli alberi comunicano tra loro attraverso una rete sotterranea di funghi? Questo fenomeno, noto come Wood Wide Web, è una vera e propria “internet naturale” che permette agli alberi di scambiarsi informazioni e risorse. Sotto la superficie, le radici degli alberi si collegano a una rete di funghi micorrizici che agisce come una sorta di cavo di comunicazione. Attraverso questa rete, gli alberi possono condividere nutrienti, come zuccheri e azoto, ma anche inviare segnali di allarme in caso di attacchi da insetti o malattie.
Un esempio affascinante di questa cooperazione è che gli alberi più anziani, spesso più forti, inviano risorse agli alberi giovani che potrebbero avere difficoltà a sopravvivere. Inoltre, se un albero viene attaccato da parassiti, può inviare segnali chimici attraverso questa rete per avvisare gli altri alberi, i quali si preparano a difendersi. Questo comportamento altruista dimostra come le piante non solo competano tra loro per risorse, ma possano anche cooperare per garantire la sopravvivenza collettiva. La scoperta della rete sotterranea di comunicazione tra alberi ha cambiato il nostro modo di pensare all’intelligenza e alla cooperazione nel regno vegetale.
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