Economia
Giornata mondiale del Pane, Nutella lancia nuova campagna
Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale del Pane, un’occasione per celebrare uno degli alimenti più antichi e amati dagli Italiani. Una ricorrenza che mira anche a rendere omaggio alle abilità dei panificatori e l’arte tradizionale della panificazione.
Per l’occasione, il progetto “Pane e Nutella”, nato proprio come tributo all’arte della panificazione, intesa come patrimonio immateriale tra i più rilevanti nel nostro Paese, pubblicherà sul proprio hub i risultati emersi dall’iniziativa digitale “Pane e Nutella 2024”, dando contestualmente avvio alla campagna dedicata per rendere omaggio alla tradizione panificatoria italiana. Grazie al coinvolgimento dei cittadini, che a partire dallo scorso maggio hanno partecipato all’iniziativa “Candida il pane della tua Regione”, sono pervenute, nell’arco di un solo mese, oltre 13.000 candidature di pani regionali, attraverso la piattaforma Pane e Nutella ospitata sul sito www.nutella.it.
“Al di là delle specifiche peculiarità territoriali, e del fatto che Pane e Nutella continua ad essere uno dei binomi più rappresentativi della tradizione gastronomica italiana – spiega Ferrero in una nota -, questa iniziativa ha consentito di riportare al centro dell’attenzione l’arte della panificazione e dei panificatori, che in Italia ha dato vita a una varietà straordinaria di pani regionali, simbolo gastronomico ed eccellenza della tradizione italiana. La collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ha consentito di guidare il racconto delle tradizioni di tutte le Regioni italiane attraverso i loro pani più tipici, dai più noti ai meno conosciuti”.
“Grazie alla straordinaria partecipazione dei cittadini che, da nord a sud, si sono fatti parte attiva nella segnalazione di nuove forme e varietà di pani e al successivo lavoro di analisi e validazione dei pani candidati, realizzato da una commissione dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, è stato possibile arricchire l’hub “Pane e Nutella” con 240 nuove tipologie di pane, e promuovere così alcuni tra i tesori gastronomici del nostro Paese”, prosegue la.
Il binomio Pane e Nutella sarà valorizzato anche attraverso una campagna dedicata e uno spot TV, che andrà on air a partire dal 16 ottobre, Giornata Mondiale del Pane, raccontando in modo autentico l’arte della panificazione in Italia: i protagonisti sono infatti quattro veri panettieri, provenienti da diversi territori, che daranno voce ad altrettante varietà di pane. Lo spot rende omaggio alle tradizioni dei panettieri italiani e permette di scoprire tutte le fasi di preparazione del pane: dall’impasto, al tipico taglio per la lievitazione, fino al momento della cottura e della cura con cui si controlla che il pane cuocia in modo perfetto, andando ad evidenziarne la forma, la crosta e l’alveolatura, diverse per ogni tipologia, ma tutte accomunate da un unico ingrediente: “l’amore che i panettieri ci mettono ogni giorno”.
Come tributo a questa celebrazione, Ferrero ha realizzato anche una versione estesa dello spot da un minuto, che andrà in onda in prima serata dalle 20.40.
Carlo Petrini, Presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, afferma: “Il pane è davvero un simbolo e un orgoglio della cultura gastronomica del nostro Paese: probabilmente nessun altro alimento ha una valenza sentimentale e di appartenenza locale così forte come il pane, in tutte le sue declinazioni e specialità. Lo testimoniano le migliaia di candidature di pani regionali arrivate da tutta Italia in risposta all’appello ‘Candida il pane della tua Regionè, che l’Università di Scienze Gastronomiche ha quindi proceduto a catalogare e validare, fornendo il suo contributo scientifico. Nella filiera del pane, è inoltre fondamentale l’arte e il saper fare del panettiere, che è colui che dà forma e specificità a questo prodotto semplice e speciale al tempo stesso, che caratterizza le tavole di ogni territorio della nostra penisola”.
All’interno della sezione “Pane e Nutella”, consultabile sul sito www.nutella.it, le nuove varietà, che si sommano a quelle già mappate, andranno presto ad arricchire la piattaforma costituita da circa 300 varietà di pani, e saranno consultabili in corrispondenza della Regione di appartenenza.
– Foto ufficio stampa Ferrero –
Economia
Festival Città Impresa, si è conclusa la prima edizione a Treviso
Si è conclusa oggi a Treviso la prima edizione trevigiana del Festival Città Impresa, promosso quest’anno da Gruppo Nem (Nord Est Multimedia), Il NordEst, La Tribuna di Treviso e dal Comune di Treviso, Confindustria Veneto Est e Camera di Commercio Treviso-Belluno Dolomiti.
L’edizione 2025 del Città Impresa, che ha visto una partecipazione di migliaia di persone, tra cui moltissimi giovani e tantissimi imprenditori di vari settori, ha offerto numerosi spunti su tutti i grandi temi relativi alle trasformazioni in atto, dai dazi ai mutamenti degli scenari geopolitici ma anche su partite come innovazione, nuove tecnologie e sostenibilità, registrando per il 90% degli incontri il tutto esaurito nelle sei sedi dislocate nei palazzi storici nel centro storico di Treviso. Treviso intesa – in un festival di respiro nazionale – come dimensione esemplare delle dinamiche dell’economia italiana, alle prese con sfide autenticamente storiche.
In questi contesti si sono susseguiti gli interventi di economisti, esperti, imprenditori, politici. Tra questi, ad esempio, Dario Fabbri, analista geopolitico di grande fama, ha messo a fuoco in profondità le nuove dinamiche internazionali, mettendo in luce come le politiche di Donald Trump abbiano modificato gli equilibri mondiali, con ripercussioni sulle strategie delle imprese e di come queste si trovino a dover affrontare un panorama in continua evoluzione, con impatti diretti sulla loro strategia operativa. Altro tema di grande rilevanza è stato il futuro delle imprese e la sostenibilità dei processi industriali che ha caratterizzato l’evento di apertura: tra i protagonisti Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est, Mario Pozza presidente della Camera di Commercio.
Particolare rilevanza è stata data a tutti i settori produttivi più rappresentativi del tessuto imprenditoriale, tra cui l’automotive, con gli interventi di Paolo Bonometti, presidente di OMR, e Luca Businaro, amministratore delegato di Novation Tech, i quali hanno trattato le sfide e le innovazioni che caratterizzano l’industria automobilistica. Anche il settore tessile-moda è stato oggetto di dibattito, con approfondimenti e riflessioni sulle dinamiche dei distretti produttivi e sull’evoluzione dei mercati internazionali. Non è mancato il focus sulle dinamiche di Paesi e aree chiave come India, Africa, Messico, Cina, Ucraina e Germania. In particolare, Paolo Gentiloni, già commissario europeo per l’Economia, e Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa CUAMM, hanno discusso nell’evento di chiusura delle potenzialità di crescita dell’Africa e delle necessità urgenti di sviluppare progetti che favoriscano un’economia sostenibile e inclusiva.
Lo spunto di diverse discussioni le hanno inoltre fornito libri di recente pubblicazione che hanno registrato livelli di partecipazione da tutto esaurito. Tra questi, Wolfgang Münchau, uno dei più brillanti analisti europei, che ha presentato Kaput. La fine del miracolo tedesco, offrendo una riflessione sul futuro dell’economia tedesca e sull’evoluzione delle politiche europee. Tommaso Ebhardt, con Prada. Storia di una grande famiglia ha raccontato la storia di uno dei marchi più iconici al mondo, esplorando la sua crescita e il suo impatto nel panorama internazionale del lusso. Ampia partecipazione di pubblico hanno fatto registrare anche due importanti appuntamenti con i giornalisti Paolo Mieli e Paolo Rumiz, centrati sulle grandi scelte che l’Europa deve affrontare in questa fase, densa di insidie e insieme di nuove prospettive.
“Abbiamo voluto offrire alla città, al Nordest e al Paese l’occasione di ascoltare voci autorevoli su aspetti cruciali del nostro presente – afferma Paolo Possamai, direttore editoriale di Gruppo Nem -. E gli obiettivi sono stati confermati nei fatti, con un foltissimo seguito di pubblico al di là delle attese”. Per Marco Panara, editorialista Gruppo NEM Nord Est Multimedia e direttore Festival Città Impresa, “abbiamo ascoltato molte analisi, testimonianze, esperienze. É stata una occasione di confronto straordinaria per livello e partecipazione nella bellissima cornice di Treviso, che ha accolto questo evento con un pubblico numeroso, attento e curioso”.
Mario Conte, sindaco di Treviso: “Treviso Città Impresa è stata una vera opportunità per conoscere, approfondire e fotografare il presente e il futuro attraverso voci autorevoli ed esperti. Queste sono rassegne che per prestigio e respiro internazionale arricchiscono la comunità. La città ha risposto con grande entusiasmo e attenzione partecipando alle varie serate. Ringrazio il Gruppo Nem per questo grande progetto che speriamo di poter replicare anche su altri settori di interesse”.
– foto [email protected] –
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Economia
Confagricoltura, “In Europa servono fertilizzanti a prezzi equi”
Confagricoltura esprime preoccupazione circa la decisione del Consiglio europeo di introdurre dazi su prodotti agricoli e fertilizzanti provenienti da Russia e Bielorussia. Dal momento che la misura dovrebbe riguardare anche i fertilizzanti a base di azoto importati dalla Russia – oltre il 25% del totale degli approvvigionamenti dell’Unione (dati 2023) – la Confederazione sottolinea la necessità di garantire ai propri agricoltori forniture a prezzi equi. In mancanza di alternative equivalenti, il rischio è che si ripeta la crisi verificatasi nel 2022, ulteriormente aggravata dall’attuale rincaro dei costi dell’energia.
“I fertilizzanti sono uno strumento fondamentale per preservare la competitività del comparto agricolo in Europa. – evidenzia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Serve un intervento governativo che garantisca la stabilità dei prezzi e scongiuri nuove crisi”. La Confederazione auspica l’introduzione di un Temporary Framework: misura che, in occasione dell’attacco russo all’Ucraina, ha aiutato a mantenere il mercato in equilibrio.
Inoltre, si auspica una revisione della Direttiva nitrati, per adeguarla alle nuove esigenze del settore, sempre a tutela del reddito degli agricoltori. La posizione del Consiglio mira a ridurre i flussi in entrata e a promuovere la produzione interna. Tuttavia, per Confagricoltura, il taglio delle forniture non può gravare sugli agricoltori, soprattutto in assenza di adeguate alternative per mantenere inalterati i livelli di produzione attuali.
– foto IPA Agency –
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Economia
In Francia approvato il nuovo Nutri-Score, critiche della ministra dell’Agricoltura
Il Nutri-Score aggiornato entrerà in vigore in Francia nonostante le critiche della ministra dell’Agricoltura. Le aziende avranno due anni per adeguare il packaging. Dal 2017, il Nutri-Score classifica gli alimenti con un sistema a cinque colori (dal verde al rosso) e lettere (A-E), valutando la loro composizione nutrizionale. La nuova versione modifica i criteri di calcolo per consentire ai consumatori un confronto più preciso sulla qualità nutrizionale dei prodotti.
Tra i principali cambiamenti, le bevande contenenti edulcoranti verranno penalizzate: i soft drink “light”, precedentemente classificati B, potranno ottenere un punteggio da C a E. Inoltre, i prodotti ricchi di fibre saranno valorizzati rispetto alle varianti raffinate. Anche il punteggio di alcuni pesci grassi e oli con grassi benefici migliorerà, mentre gli alimenti troppo zuccherati o salati verranno declassati. Un’altra modifica riguarda la carne: il pollame otterrà una valutazione migliore rispetto alla carne rossa, il cui consumo eccessivo è stato associato a un aumento del rischio di alcuni tipi di cancro secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC).
Nonostante le resistenze politiche, il decreto è stato firmato dai ministeri competenti. La ministra dell’Agricoltura, inizialmente contraria per la penalizzazione di formaggi e salumi tradizionali, ha infine dato il suo consenso. Secondo Pauline Ducrot, esperta di salute pubblica, il 30-40% dei prodotti sarà interessato da questi cambiamenti.
– foto IPA Agency –
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