Un’operazione congiunta della Polizia di Stato ha portato al fermo di due persone a Villa San Giovanni, accusate di ricettazione. Gli agenti, dopo aver ricevuto una segnalazione dalla Questura di Messina su un’auto sospetta, hanno effettuato un controllo che ha portato a un breve inseguimento. Fermati, un uomo di origine napoletana e una donna cilena sono stati perquisiti.

Durante le ricerche, gli agenti hanno trovato vari monili in oro, argenteria e contante per un totale di circa 13.000 euro, tutti oggetti non giustificati dai fermati. Ulteriori indagini hanno confermato che parte del materiale rinvenuto era di provenienza illecita.

Dopo le formalità di rito, i due sono stati associati al carcere di Reggio Calabria, in attesa di ulteriori sviluppi legali. Gli indagati, come previsto dalla legge, sono considerati innocenti fino a prova contraria.

Nella giornata di ieri, tre uomini di Taranto sono stati arrestati dalla Polizia di Stato con l’accusa di furto aggravato. Gli agenti della Squadra Mobile, noti come Falchi, avevano intensificato i controlli nei pressi di supermercati e ipermercati a seguito di numerosi furti segnalati nella zona.

Durante una di queste operazioni, i poliziotti hanno osservato un pregiudicato che, mentre si allontanava dal supermercato, portava con sé una busta piena di prodotti alimentari e cosmetici, senza averli pagati. Seguendo il sospettato, gli agenti hanno notato che il ladro aveva riposto il bottino nel cofano di un’auto e poi era tornato all’interno del negozio.

Dopo aver verificato la situazione, gli agenti hanno assistito a un secondo furto, in cui il complice, un addetto alla vigilanza, ha aiutato il sospettato a uscire dal negozio con altre buste colme di merce. Gli agenti sono intervenuti tempestivamente, bloccando i due uomini e il vigilante. Nel cofano dell’auto sono stati trovati circa novanta articoli, per un valore totale di oltre 500 euro.

La merce recuperata, gran parte della quale era deperibile, è stata restituita ai legittimi proprietari. Gli arrestati sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ma godono della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

La Polizia di Stato di Padova ha condotto un’importante operazione contro il traffico di stupefacenti, culminata con l’arresto di quattro individui coinvolti in attività illecite. Tra i fermati, due tunisini irregolari, un nigeriano irregolare e un italiano. Il minorenne tunisino, già attivo nello spaccio, ha destato particolare preoccupazione.

Nel corso di pattugliamenti mirati nella zona della stazione e nei parchi pubblici, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato un nigeriano di 30 anni, già con precedenti, mentre cedeva eroina a un giovane. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha portato al suo arresto e al sequestro di droga e denaro.

In un’operazione separata, due tunisini sono stati rintracciati in un appartamento segnalato come ritrovo per spacciatori. Durante il controllo, sono stati trovati in possesso di cocaina, hashish e un bilancino di precisione. Il minorenne è stato collocato in una struttura adeguata, mentre l’altro è in attesa di essere allontanato dal paese.

Infine, un diciannovenne italiano è stato fermato in un parco, mentre mostrava comportamenti sospetti. La perquisizione ha rivelato il possesso di hashish e materiale per lo spaccio, portando anche a lui l’arresto. Questa operazione evidenzia l’impegno della polizia nel contrastare il traffico di sostanze stupefacenti e garantire la sicurezza della comunità.