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SAI CHE… C’era una Tassa sull’Urina nell’Antica Roma?

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Nell’antichità, il sistema fiscale di Roma presentava delle peculiarità che oggi farebbero sorridere e, allo stesso tempo, riflettere. Tra le tasse più bizzarre imposte dall’imperatore Vespasiano nel I secolo d.C., spicca quella sull’urina, un’imposizione che rivelava non solo l’ingegno della burocrazia romana ma anche il bisogno urgente di nuove fonti di reddito.

Durante il suo regno, Vespasiano si trovò di fronte a un’importante sfida: garantire entrate fiscali per finanziare progetti ambiziosi, tra cui la costruzione del Colosseo. In un’epoca in cui le risorse scarseggiavano, decise di attingere a una materia prima inusuale: l’urina. Questa sostanza, infatti, era utilizzata per estrarre ammoniaca, un elemento cruciale nella concia delle pelli. L’urina veniva raccolta in appositi orinatoi e rivenduta a chi si occupava della lavorazione delle pelli, generando un mercato fiorente.

La tassa, nota come “centesima venalium”, colpiva proprio questo commercio e si rivelò una scelta finanziariamente vincente per il governo romano. Nonostante il suo successo, l’imposizione non mancò di suscitare critiche, persino tra i membri della famiglia imperiale. Il figlio di Vespasiano, Tito, si oppose a questa misura, trovandola imbarazzante. In risposta alle sue obiezioni, Vespasiano pronunció una frase che sarebbe rimasta impressa nella storia: “pecunia non olet”, sottolineando così che il valore del denaro non è influenzato dalla sua origine.

Questo episodio ci invita a riflettere sulle origini delle tasse e sul modo in cui le società si sono adattate alle esigenze fiscali nel corso dei secoli. In un contesto in cui le entrate fiscali sono fondamentali per il funzionamento dello Stato, la creatività romana nell’affrontare le difficoltà economiche emerge come un aspetto affascinante della storia. Non importa quanto possa sembrare strana, la tassa sull’urina rappresenta un capitolo significativo del pensiero economico e culturale dell’epoca.

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SAI CHE..

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Ecco una curiosità affascinante: le stelle marine non hanno sangue! Invece di un sistema circolatorio tradizionale come quello degli esseri umani, le stelle marine utilizzano un sistema idraulico per muoversi e nutrirsi. Il loro corpo è pieno di un liquido che permette loro di spostarsi e operare in modo simile a un fluido, senza bisogno di sangue. Inoltre, grazie a questo sistema, le stelle marine possono rigenerare parti del loro corpo, come braccia, se danneggiate o perse. Se una stella marina perde un braccio, può ricrescere completamente, e in alcuni casi, persino un nuovo esemplare può emergere da un singolo braccio rimasto!

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Le formiche non dormono mai: il segreto della loro incessante attività

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Ecco un’altra curiosità affascinante: le formiche non dormono mai! A differenza degli esseri umani e di molti altri animali, le formiche non hanno un vero e proprio ciclo di sonno. In realtà, riposano a intervalli brevi durante la giornata, ma non dormono mai per periodi prolungati come noi. Alcuni studi suggeriscono che ogni formica riposa per pochi minuti alla volta, spesso alternandosi con altre formiche nel formicaio. Questo comportamento permette alle formiche di essere costantemente attive, svolgendo lavori come la raccolta di cibo, la cura della regina e la protezione del nido, senza mai fermarsi completamente!

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Il miele: un alimento eternamente commestibile e la sua magia naturale

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Ecco una curiosità affascinante sul miele: questo alimento, noto per la sua dolcezza e versatilità, non va mai a male! Gli archeologi hanno scoperto miele in tombe egizie antiche di oltre 3.000 anni fa che era ancora commestibile. La sua lunga durata è dovuta alle sue proprietà uniche. Il miele ha un pH molto basso, che rende l’ambiente inospitale per batteri e lieviti. Inoltre, le api aggiungono un enzima durante la produzione che converte gli zuccheri presenti nel nettare in zuccheri più semplici, rendendo il miele naturalmente conservabile.

Un altro motivo per cui il miele non si deteriora è la sua bassa umidità, che impedisce la crescita di microrganismi. La combinazione di zuccheri, bassa umidità e acidità lo rende praticamente sterile. Inoltre, i contenitori di miele sigillati bene non permettono l’ingresso di aria, il che impedisce ulteriori contaminazioni.

Sebbene il miele sia praticamente eterno, può cristallizzarsi nel tempo. Ma non preoccuparti: questo non significa che sia andato a male. Basta riscaldarlo a bassa temperatura e tornerà liquido. Questo rende il miele un alimento incredibile, non solo per le sue proprietà nutrizionali, ma anche per la sua capacità di conservazione naturale!

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